Le feste sono finite e abbuffate e brindisi di fine d'anno hanno messo a dura prova il nostro fegato. "Tutto ciò che mangiamo passa attraverso quest'organo, che lo filtra e lo metabolizza" spiega il professor Daniele Prati, epatologo del direttivo dell'Associazione italiana per lo studio del fegato. "Così, quando consumiamo troppi grassi e zuccheri, il fegato li accumula nelle sue cellule (gli epatociti) sotto forma di goccioline di grasso e, nel tempo, si ingrossa, si "appesantisce" e funziona male. È la cosiddetta steatosi epatica, che colpisce tre italiani su 10".

Come evitare guai futuri e depurarsi dopo le feste? La prima regola è seguire una dieta depurativa nei primi 10 giorni post abbuffata. Non vuol dire sottoporsi a grossi sacrifici, ma seguire alcuni semplici consigli.

Il primo: ridurre drasticamente alimenti grassi o fritti, evitare di cucinare con il burro, limitarsi a un bicchiere di vino al giorno (ma è meglio sospendere per 10 giorni se si è bevuto troppo durante le feste). L'alcol, inoltre, non va mai associato ai farmaci, nemmeno in piccole quantità.

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Dieta depurante: più leggeri dopo le feste

  • 09 01 2016

I brindisi delle feste sono stati momenti di superlavoro per il nostro fegato. Che ora si merita un po' di riposo. Con questi consigli detox che ti aiuteranno a depurarti, a sgonfiarti e a ritrovare la forma in modo semplice e senza sacrifici

Consigli detox per il fegato e tutto l’organismo

La mattina si inizia con il caffè

Facciamo colazione con il caffè. Si è scoperto (anche se  i meccanismi non sono ancora chiari) che ha un effetto protettivo nei confronti del fegato. Sembra che stimoli il metabolismo, migliorando la capacità degli epatociti di liberarsi delle goccioline di grasso accumulate.

Alla larga dal latte

Questo alimento, al contrario di quel che credono in molti, non depura. Anzi, contiene dei grassi dannosi. Possiamo, però, concedercene una tazza a colazione, a patto di mangiare bene negli altri pasti.

Vietato digiunare

Saltare i pasti pensando di depurarsi è sbagliatissimo. In realtà si attiva un meccanismo di difesa. Il cervello, infatti, già al pasto successivo ordina al metabolismo di accumulare più grassi, per compensare le “perdite” precedenti e prevenire eventuali digiuni a distanza ravvicinata. Così come non è assolutamente necessaria la classica dieta in bianco, del tutto inutile e pesante da un punto di vista psicologico.

In tavola tanti legumi

Mangiamo ogni giorno i legumi, che aiutano il fegato a smaltire le tossine e i cibi ricchi di fibre (verdure, frutta), veri e propri spazzini dell’apparato digerente. Via libera anche a riso e pasta, conditi con un filo d’olio.  

Tutti a passeggiare

La sedentarietà fa ingrassare il fegato, mentre anche una semplice camminata a passo svelto (l’ideale sarebbe farlo per un’ora e mezzo al giorno, non importa se in più riprese) induce l’organo a utilizzare come energia le calorie e impedisce alle goccioline di grasso di depositarsi.

E dopo 10 giorni i controlli

Alla fine della dieta si possono fare le analisi del sangue. Le transaminasi sono il parametro più importante per capire come sta il fegato. Di solito, con gli eccessi delle feste è facile che siano un po’ sballate (per le donne non devono superare le 20 unità per litro e per gli uomini le 30): ecco perché vanno misurate dopo il periodo depurativo. Se i livelli superano anche di poco la norma, è meglio consultare un epatologo. E in attesa della visita si può chiedere subito un consiglio on line su www.webaisf.org.

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