Disturbi da vacanza, come agire

Che sia al mare, in montagna o in campagna, la vacanza dovrebbe essere una pausa all'insegna del relax e del benessere psico-fisico. Ma a minacciare questo stato di grazia, spesso, si presentano alcune insidie che, pur non essendo gravi, rappresentano una vera noia se non un fastidio-dolore a tutti gli effetti.

Per affrontarle e risolverle a volte è necessario l'intervento del medico ma, più frequentemente, si può agire bene da sè sin dal primo istante, seguendo le strategie giuste.

Gli infortuni da sport, infatti, sono dietro l'angolo se non si è allenate e, allo stesso modo, anche il mare o il sole possono diventare improvvisamente un problema. Un must della viaggiatrice previdente: partire ben equipaggiata per far fronte a ogni evenienza con prontezza e tranquillità.

Insidie da vacanza? Ecco come superarle

In vacanza sono frequenti piccoli imprevisti che possono minare serenità e relax. Ecco come affrontarli e risolverli, ritrovando il benessere

Hai urtato una medusa? Niente panico

Calma è la parola d’ordine

Le meduse sono esseri viventi fondamentali per il buon funzionamento dell’ecosistema marino. Ma, per molti, possono diventare un vero e proprio incubo: soprattutto dopo incontri ravvicinati non proprio graditi… Innanzitutto, è opportuno precisare che le meduse non pungono ma siamo noi a urtarle.

Essendo trasparenti, in alcuni casi violette, le meduse restano invisibili in acqua ed è frequente ‘incontrarle’ mentre si nuota o si gioca in acqua.

Cosa succede quando ci scontriamo con una medusa? I suoi tentacoli si attaccano alla nostra pelle e rilasciano una neurotossina che provoca un dolore intenso, simile a una scossa elettrica, accompagnato dalla sensazione di arto paralizzato. Immediatamente dopo la zona urticata si arrossa e, a volte, la cute appare in rilievo. Il bruciore può persistere per molte ore o, addirittura giorni.

Per prima cosa, è necessario uscire dall’acqua senza farsi prendere dal panico. Se ci si trova in acqua alta, bisogna nuotare con tutta tranquillità chiamando aiuto: nel caso la medusa abbia temporaneamente ‘paralizzato’ una gamba, ricordarsi che è comunque possibile galleggiare e muovere le braccia per tornare piano piano a riva.

Una volta usciti dall’acqua, se sono rimasti frammenti di tentacolo attaccati alla pelle, è opportuno toglierli aiutandosi con un oggetto rigido ma non tagliente, tipo la carta di credito. Mai e poi mai usare lame o forbici.

In seguito, la parte urticata andrà trattata con un‘apposita crema, con cui è stata soppiantata la vecchia ammoniaca. La crema si recupera in qualsiasi farmacia e comunque tutti i bagnini ne sono provvisti.

Se il dolore è molto forte, probabilmente saranno necessari anche un cortisonico o un antistaminico, ma solo previa visita dal medico di guardia.  Infine, un’accortezza fondamentale: la pelle va risciacquata solo con acqua di mare e mai con acqua dolce, quest’ultima infatti favorisce la circolazione della neurotossina in tutto il corpo.

Micosi e funghi: precauzioni necessarie

Attenta alle docce e alla piscina

Capita di trovarsi in luoghi bellissimi, magari in mezzo al verde e assolati, e di aver voglia di restare sedute a bordo vasca di una rinfrescante piscina: questo è proprio uno dei comportamenti che andrebbero evitati per tenere lontani funghi e micosi.

Infatti, sedersi con il solo costume in una zona in cui si siedono tutti e che resta sempre umida, significa entrare a stretto contatto con microrganismi come virus e miceti di ogni genere e sorta. Ciò non significa contrarre automaticamente un fungo o un’infezione ma, se il sistema immunitario non è al top, fastidi vari (irritazione, prurito) sono da mettere in conto.

Eppure, bastano semplici accortezze per prevenire noie e dolori: sedersi sempre sul proprio asciugamano, usare ciabattine o speciali calzine di gomma (molto comode e in vendita in qualsiasi negozio sportivo) quando si fa la doccia o si cammina attorno alla vasca. Lo stesso vale quando si prende il sole sedute sulla sabbia o su una sdraio.

Se il danno è fatto, è necessario non tenere la pelle umida ma cambiare subito costume e indumenti intimi, evitando fibre sintetiche e colorate. Immediatamente, si può intervenire con detergenti a base di tea tree oil (antivirali e antibatterici) e lenitivi come aloe o calendula. Ma è comunque necessario farsi vedere da un medico per impostare la terapia antibiotica adatta, spesso a uso esclusivamente topico.

La distorsione, un classico in montagna

Tieni nello zaino bende e ghiaccio secco

Una delle attività preferite di chi sceglie la vacanza in montagna è il trekking: le lunghe passeggiate in mezzo alla natura e ai boschi sono un ottimo modo per rilassarsi e rimettersi in forma. Ma, a volte, si può appoggiare male il piede o addirittura cadere provocandosi una distorsione.

La distorsione è davvero fastidiosa e dolorosa ma, in parte, si può prevenire camminando con grande attenzione e lontane dai sassi o dai dirupi. Inoltre, un ruolo preventivo fondamentale è ricoperto dalle calzature che vanno scelte specifiche per il trekking ovvero leggere, con suole antiscivolo e alte sulla caviglia, a ripararla e proteggerla.

In caso di distorsione, è opportuno farsi aiutare in una sorta di prima medicazione e, teoricamente, non appoggiare il piede a terra caricandolo con il peso del corpo. Per questi motivi sarebbe indicato non avventurarsi mai da sole in camminate prolungate e avere nello zaino l’occorrente di pronto soccorso: bende elastiche, disinfettante, cerotti e ghiaccio secco.

Il ghiaccio è la prima risorsa da sfruttare e, nel caso non ci sia, può essere sostituito con l’acqua gelida di un torrente. Poi, la caviglia dovrebbe essere fasciata e la persona infortunata sorretta fino a destinazione.

Insolazione, come intervenire

Fresco e ombra in primis

Dopo lunghi mesi chiuse in ufficio e tra i grigiori metropolitani, cosa c’è di più esaltante di intere giornate trascorse in spiaggia al sole? Effettivamente, poco o niente se non fosse che, spesso, in preda all‘euforia estiva ci si dimenticano le giuste precauzioni in fatto di sole e caldo.

Infatti, non è raro accusare malori a fine giornata sotto il solleone oppure ritrovarsi con zone del corpo rosse e doloranti. Per evitare l’insolazione, i consigli giusti sono quelli dettati dalle nonne e dal buonsenso: evitare di stare al sole nelle ore centrali della giornata, coprire sempre la testa con un cappello in cotone chiaro, bagnarsi frequentemente in mare o sotto una doccia, bere molto spesso e a piccoli sorsi e proteggere sempre la pelle con un filtro solare adeguato al fototipo.

Se si è state negligenti e ormai ci si è prese una bella insolazione, è necessario agire tempestivamente. Per prima cosa bisogna ripararsi dal sole in un luogo fresco e ombreggiato: ombrellone o, meglio, pineta e ambienti ventilati. Poi, è importante bagnarsi fronte, caviglie, polsi e incavi dei gomiti.

Se la pelle è scottata, si può iniziare a trattarla con un gel all’aloe, da tenere sempre in borsa, per lenirla in attesa di applicare uno specifico doposole o pomata per scottature. Molto consigliato è sdraiarsi con le gambe sollevate e bere acqua a temperatura ambiente per ripristinare la giusta idratazione e combattere la sensazione di svenimento tipica dell’insolazione.

Contrattura in agguato per le atlete improvvisate

Non avere fretta e fai stretching

Un altro comportamento tipico di chi va in vacanza, è lanciarsi in sport e attività fisica tutto di un colpo: tuffi, windsurf, canoa, arrampicata, corsa ogni mattina…

Tutti questi sport sono molto benefici e consigliati ma, come ogni attività fisica, vanno affrontati con gradualità e, soprattutto, con il riscaldamento giusto. Se durante l’anno si è praticata la sedentarietà, non si può recuperare tutto in pochi giorni di vacanza. Se desiderate tornare in forma o allenarvi per la prima volta, è bene farlo praticando stretching preparatorio e procedendo per piccoli step.

Come? Iniziando con semplici camminate in salita invece che cercare immediatamente di sfidare rocce e dirupi, scegliendo una canoa multiposto per non pagaiare da sola, evitando movimenti bruschi e sollevamenti di pesi improvvisi.

Una volta presa la contrattura, infatti, sono necessari alcuni giorni perché il muscolo si riprenda, se non qualche settimana. La prima cosa da fare è sospendere l’attività fisica praticando il riposo.

E, contro il dolore, usare la terapia del freddo-caldo a seconda della zona da trattare e del tipo di infortunio. Indicate anche le specifiche creme, i massaggi fisioterapici e gli speciali cerotti da applicare in loco per ridurre infiammazione e algìa.

Rimedi naturali molto validi in caso di infiammazioni e contratture sono larnica (in pomata e compresse) e l’argilla verde ventilata. Quest’ultima, da usare come impacco e reperibile in erboristeria o farmacia, vanta un’azione antinfiammatoria potente, ‘riportando’ l’infiammazione in superficie e favorendone la scomparsa.

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