Bambini in piscina senza micosi

Quando il caldo inizia a farsi opprimente, l'afa aumenta e si è costretti a restare in città...un tuffo in piscina può essere davvero risolutivo. I bambini, con i primi caldi, tendono a diventare più irrequieti e nervosi, dormendo meno e peggio.

Rinfrescarli, testa compresa, è sempre un'ottima idea: una giornata trascorsa in piscina, a sguazzare felici, sarà il preludio di notti più rilassate e umore migliore.

Unico neo: le insidie da piscina. Tra quest'ultime, si annoverano: micosi di varie origini e tipologie, irritazioni da cloro, congiuntiviti e, nel caso di ingestione di grandi quantità di acqua di piscina, anche episodi di diarrea.

Consigli per godersi la piscina, senza micosi o irritazioni

Con i primi caldi, un tuffo rinfrescante è un toccasana per i bambini. Per evitare le insidie da piscina più comuni, occorre qualche attenzione in più

 

Pericolo micosi

Verruche e piede d’atleta

Tra gli inconvenienti da piscina più comuni (nonché fastidiosi) vi sono le micosi e le infezioni virali, che colpiscono soprattutto la pianta del piede (ma non solo).

Tra queste, si annoverano le odiose verruche, papule da Molluscipoxvirus (mollusco contagioso, un virus piuttosto comune nelle piscine) e il famigerato “piede d’atleta” (un fungo, Tineaa pedis).

Le cure per questo tipo di micosi e virus sono differenti e vanno dalla crioterapia all’applicazione di creme antibiotiche. Alla comparsa di papule o bollicine sulla cute, è necessario portare il bambino dal pediatra, che valuterà eventuali visite specialistiche.

Vietato ogni tipo di fai da te, sia per quanto riguarda la diagnosi sia per le eventuali cure. Piuttosto, andrebbero trasmesse ai bambini semplici ma essenziali regole di igiene: la prevenzione è sempre la via migliore da perseguire.

Attenzione ai piedini

Meglio una precauzione in più

Uno dei modi più semplici per guadagnarsi una verruca o un’altra infezione da piscina, è camminare sul bordo vasca o nelle docce a piedi nudi. Questo genere di comportamento (adottato dalla maggior parte dei bambini) è sconsigliato anche per questioni di sicurezza: sul bordo piscina è facile scivolare e sbattere la testa.

Per questo motivo, in numerosi impianti sportivi all’aperto (e non) campeggiano indicazioni e normative a riguardo. Inoltre, in tutte le piscine sono presenti speciali docce per sciacquarsi i piedi prima di entrare in acqua e nella struttura: si tratta di apposite soluzioni antimicotiche. Le stesse precauzioni vanno adottate per tutto il resto del corpo, prima di tuffarsi è sempre necessaria una doccia.

Le ciabattine anti-micosi

La regola d’oro per la piscina

Prevenire verruche o altri tipi di contatti indesiderati con virus vari, non è così difficile. Accessorio “salvavita”: le ciabattine di gomma.

Queste calzature, spesso dimenticate dai bambini tra un tuffo e l’altro, sono necessarie sia a evitare scivoloni pericolosi sul pavimento bagnato sia a proteggersi dai più comuni funghi della pelle. Le ciabattine in gomma andrebbero indossate sempre a bordo vasca, sotto le docce, nelle parti comuni come spogliatoi, bar, zone relax…

Un asciugamano per amico

Un errore molto comune

Sedersi o sdraiarsi sul bordo della piscina senza asciugamano o su lettini e sdraio, prendendo il sole e rinfrescandosi i piedi…Si tratta di un comportamento molto diffuso, anche tra gli adulti.

Ma dimenticarsi l’asciugamano, anche se per poco tempo, predispone a possibili contatti “pericolosi”: i funghi, infatti, non attaccano solo i piedi bensì anche altre aree del corpo. Quindi, è bene insegnare ai bambini (anche con l’esempio) di sedersi o sdraiarsi sul pavimento della piscina e sulle sdraio sempre sul proprio asciugamano. Da evitare, quindi, anche lo scambio di teli.

Cuffia e occhialini

Proteggi occhi e capelli

Un altro tipico inconveniente da piscina sono irritazioni agli occhi o le congiuntiviti. Mel primo caso, bastano sciacqui con prodotti specifici mentre nel secondo la cura consiste in colliri antibiotici o a base di cortisone (sempre dopo prescrizione del pediatra).

La parola d’ordine, anche in questo caso, è prevenire: occorre, quindi, il giusto equipaggiamento. In piscina, non bisognerebbe mai dimenticarsi di occhiali e cuffia. Quest’ultima di solito è obbligatoria per questioni di igiene ed è utile anche per proteggere in parte i capelli dalle aggressioni del mix cloro e sole. Gli occhialini, invece, sono idispensabili come barriera tra gli occhi e l’acqua della piscina (cloro, batteri…).

Doccia a fine giornata

Eliminare il cloro dalla pelle

Dopo una giornata trascorsa in piscina, pelle e capelli vanno sempre risciacquati da cloro ed eventuali impurità o residui di crema. Lasciare il cloro sulla cute dei bambini, infatti, predispone a fastidiose irritazioni (bollicine, rossori, prurito, desquamazione) e secca l’epidermide.

Quindi, a fine giornata si impongono doccia e detergenti delicati ad hoc (ottimi quelli con aggiunta di tea tree oil o timo, potenti disinfettanti naturali). e l’applicazione di una crema base, idratante e lenitiva ma priva di agenti irritanti.

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