Chi è vegetariano campa 80 anni

Umberto Veronesi

Niente carne, un po' di cioccolato e un po' di Sudoku per mantenere allenata la mente: è la ricetta antinvecchiamento dell'oncologo Umberto Veronesi, da sempre vegetariano. Al primo posto tra le ragioni della sua scelta “no meat”, tuttavia, c'è un motivo autobiografico. «Sono cresciuto in una cascina lombarda; vitelli, agnelli e puledri erano i miei compagni di giochi: il solo pensiero di macellarli per me è stato fin da ragazzo inaccettabile» ci confida l'ex ministro della Sanità in una pausa tra gli interventi in sala operatoria, la visita ai pazienti e gli impegni in campagna elettorale (è candidato al Senato per il Pd). Essere vegetariani, per il direttore scientifico dell'Istituto Oncologico Europeo, è anzitutto una scelta etica. «Mangiare è un modo per celebrare la vita: non mi piace farlo negando quella di altri esseri viventi. Gli animali per l'industria alimentare sono macchine di trasformazione: nei macelli, per legge, vengono sgozzati e dissanguati lentamente affinché la carne assuma un colorito più chiaro.

La mia dieta è a base di pasta, riso, uova, yogurt e tanta frutta e verdura, soprattutto cavoli, rape e ravanelli. E adoro il cioccolato: un'iniezione di buonumore ed energia indispensabile per uno come me che, nonostante sia ottuagenario, lavora ancora 11 o 12 ore al giorno, alzandosi alle 6 del mattino e andando a dormire all'una di notte. Una dieta vegetariana, d'altronde, è un grande aiuto per chi vuole avere una vita intensa, perché è facile da digerire e protegge le cellule dai guasti del tempo. Inoltre, meno carne si mangia, meno rischi ci sono di ammalarsi, anche di tumore. Noi siamo circondati da inquinanti. Sono nocivi se li respiriamo, ma lo sono molto di più se li ingeriamo. Consumando carne, accade questo: dall'atmosfera le sostanze tossiche si posano sull’erba e di lì passano nei depositi adiposi degli animali che la mangiano. Così finiscono nel nostro piatto. Insieme alla rinuncia alla carne, per restare in forma mangio poco. L'attività di chirurgo mi ha aiutato: in sala operatoria devi stare in piedi per molte ore senza perdere la concentrazione. Una dieta carnivora, peggio se abbondante, mi appesantirebbe. Così, salvo qualche pranzo di lavoro, mi sono abituato a un pasto al giorno, la sera, quando posso godermi famiglia e amici. Prima di divertirmi con il Sudoku e rilassarmi con le mie passioni: poesia, musica e cinema».

IEO per le donne: testimonianze di donne curate per un tumore al seno

  • 10 05 2013

L'evento del 15 maggio a Milano. Un'idea di Umberto Veronesi per ascoltare la testimonianze delle donne curate per un tumore al seno dallo IEO

Condividere la propria esperienza, creare relazioni positive e incontrare i medici e i dirigenti dell’Istituto Europeo di Oncologia dove sono state curate: è accaduto anche quest’anno a più di mille donne curate dallo IEO per un tumore al seno, e a tante altre persone che, per curiosità o voglia di ascoltare e a loro volta testimoniare esperienze di vita, hanno partecipato a “IEO per le donne 2013”.

Nato da un’idea di Umberto Veronesi, “IEO per le donne” è unico nel suo genere e riscuote sempre notevole successo perché riunisce le pazienti trattate di IEO per un tumore al seno e chiede loro di raccontare.

“La testimonianza è utile per queste donne, permette di esprimere ricordi, emozioni, pareri e anche – perché no – critiche alla presenza dei medici e di chi dirige IEO dal punto di vista della gestione amministrativa. Abbiamo il massimo dell’attenzione per la qualità di ciò che offriamo nella prevenzione e nelle cure, e la massima considerazione per ciò che i pazienti hanno da dire”, questo il commento di Mauro Melis Amministratore Delegato di IEO e Centro Cardiologico Monzino.

Insieme alle donne operate e al personale dello IEO, ospiti come Lella Costa, Donato Carrisi, Andrea Vitali, Caterina Bonvincini e Sara Rattaro: hanno contribuito con interventi di vario genere ma, soprattutto, con l’ascolto delle donne nelle loro testimonianze, in uno scambio che ogni anno si è rivelato profondo e indimenticabile.

Dice Umberto Veronesi, Direttore Scientifico di IEO: “Ho ideato questo incontro e ogni anno sono presente perché non è possibile pensare di curare il corpo delle persone senza prendersi cura della mente, della qualità della vita. Mio dovere, dovere di tutti noi in IEO, è anche ascoltare e essere partecipi delle emozioni di chi curiamo ogni giorno”.

IEO per le donne 2013” si è tenuto a Milano al Teatro Dal Verme la mattina del 15 maggio dalle 10 alle 13. A vivacizzare ulteriormente l’atmosfera un simpatico flashmob per le vie di Milano.

In occasione della sesta edizione di IEO per le Donne che si è tenuto mercoledì 15 maggio presso il Teatro dal Verme a Milano il 14 maggio dalle ore 20.30 le facciate del Teatro si sono animate attraverso la proiezione di pensieri e testimonianze delle donne IEO per una “Notte in Rosa”.

Un modo unico per coinvolgere la città di Milano in questo importante appuntamento dedicato a tutte le donne!

Guarda il video del flash mob di IEO

Per informazioni:

http://www.ieo.it/ieoperledonne

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