Donna con occhi affaticati

Occhi affaticati per l’uso eccessivo del computer? 6 consigli per alleviare i fastidi

Come possiamo alleviare i sintomi degli occhi affaticati per l'uso intensivo del computer, dopo lunghe sessioni di smart working e ore e ore davanti al monitor?

Giornate intere passate a fissare intensamente il nostro laptop ci portano a sentire tutto il peso degli occhi affaticati per l’uso intensivo del computer, con tanto di mal di testa e sensazione di forte stanchezza.

Per riuscire a minimizzare questi fastidi e, ancor meglio, per fare in modo che non si ripresentino, ecco 6 consigli utili: la nostra vista ci ringrazierà!

Accendere le luci giuste

Illuminare bene l’ambiente è il primo passo per evitare di avere gli occhi affaticati per l’uso eccessivo del computer. Sì, perché talvolta commettiamo l’errore di accendere troppe luci o, viceversa, di accenderne poche.

Lo stesso vale per la luce solare: se si lavora vicino a una finestra bisogna dosare la sua intensità per mezzo di tende, tapparelle o accostando le persiane, senza però correre il rischio di piombare del tutto nel buio.

Una luce correttamente dosata fa sì che i nostri occhi non si sforzino più del dovuto spostandosi da un punto qualsiasi della stanza al monitor.

Mettere il monitor nella posizione corretta

A proposito di monitor: siamo sicure che sia nella posizione giusta? Può capitare che, per creare l’home office perfetto, si commetta l’errore di pensare solo al lato estetico.

Ciò può portare a collocare il monitor controluce, con fastidiosi riflessi, che per diretta conseguenza danneggiano i nostri occhi. Dunque, ripensiamo gli spazi: il monitor deve sempre stare di fianco alle finestre o alle luci, mai davanti o dietro.

Se invece il nostro computer è posizionato sotto una lampada da tetto, cerchiamo di usare dei faretti led con luce indiretta, bianca e morbida.

Sedersi alla giusta distanza

In base al lavoro che svolgiamo al computer potremmo avere la tentazione di arrivare quasi a rannicchiarci sul monitor per cogliere dei dettagli extra o per leggere meglio qualcosa.

Allo stesso modo, sempre per via di ciò che facciamo, potremmo essere tentate di allontanarci e stare parecchio tempo in una posizione che mette sotto sforzo la nostra vista.

Sono entrambe abitudini scorrette, che portano ad avere gli occhi affaticati per l’uso eccessivo del computer. Per combatterle dobbiamo sederci a una distanza che va dai 50 agli 80 centimetri (in base anche alla grandezza del monitor).

Regolare le impostazioni del computer

Anche le impostazioni del computer fanno la loro parte. Non dovremmo infatti dare per scontato che il loro settaggio sia ok di default: siamo noi a doverlo calibrare. Nello specifico, è importante regolare:

  • Luminosità. Deve essere modificata in modo tale da essere simile alla luce dell’ambiente circostante. Possiamo fare una prova guardando una pagina bianca: se ci sembra accecante o troppo scura rispetto al resto della stanza, occorre sistemarla.
  • Contrasto. È la seconda cosa che bisogna regolare. Un contrasto troppo elevato, infatti, rischia di “ferire” i nostri occhi. Una lunga esposizione a testi troppo scuri su sfondo bianco, giusto per fare un esempio, provoca forti emicranie e appannamento della vista.
  • Saturazione e colori. I colori del nostro monitor possono essere sbilanciati e portare a un grave affaticamento dei nostri occhi. Giocando con la saturazione, con la temperatura e con i livelli, la situazione cambia radicalmente.

Fare delle pause frequenti

Per le workhaolic questo è lo scoglio più grande: ci si mette al pc al mattino e ci si ritrova in un batter d’occhio a sera, senza neanche capire come. Invece bisogna intervallare l’attività lavorativa, anche per far riposare gli occhi.

Per di più fare delle pause di almeno 10 minuti ogni ora minimizza il rischio di dolori al collo, alla schiena e alle spalle e riduce gli effetti dello stress, dando una nuova carica e permettendo di essere ancora più produttive.

Sbattere le palpebre

Non tutte lo sanno, ma sbattere le palpebre è fondamentale quando si lavora al computer. Permette infatti di inumidire gli occhi per prevenire secchezza e irritazione.

Quando fissiamo lo schermo, infatti, siamo portate a sbattere le palpebre meno frequentemente (un terzo in meno rispetto alla norma). Tra l’altro, molti battiti sono solo parziali, perché la volontà di rimanere concentrate è più forte del riflesso.

Questa riduzione drastica fa sì che lo strato lacrimale che ricopre l’occhio evapori rapidamente, portando a bruciori, pruriti e rossori. Per evitare che tutto ciò accada possiamo mettere in atto una piccola azione di contrasto.

Semplicemente, ogni volta che è possibile, dobbiamo chiudere e riaprire le palpebre in maniera molto lenta, come se ci stessimo addormentando. In questo modo inumidiamo gli occhi e diamo loro un po’ di tregua.

Un consiglio extra: esercitare gli occhi

Gli occhi affaticati per l’uso eccessivo del computer sono una conseguenza di un’altra cattiva abitudine: quella di mantenere lo sguardo fisso in un solo punto, generalmente al centro del monitor.

Per tamponare questa cattiva abitudine si possono fare dei piccoli esercizi che non richiedono sforzo ma sono dei veri e propri salva-vista:

  • Il 20.2.20. Basta alzare lo sguardo ogni 20 minuti e fissare un oggetto distante almeno 2 metri per almeno 20 secondi. Guardare lontano rilassa il muscolo di focalizzazione all’interno dell’occhio e riduce l’affaticamento.
  • Il lontano-vicino. Bisogna fissare un oggetto lontano per 10-15 secondi, poi fissare qualcosa di vicino per lo stesso lasso di tempo e poi tornare all’oggetto lontano. Ripetendo questo esercizio almeno 10 volte si riduce la perdita di abitudine a mettere a fuoco gli oggetti lontani.
  • Il girotondo rilassante. Occorre muovere gli occhi in cerchio e poi ruotarli in direzione inversa per almeno quattro volte. Questo esercizio va ripetuto 2 o 3 volte con pause di 5 secondi tra una volta e l’altra e serve a rilassare i muscoli e i nervi che controllano i movimenti degli occhi.

Con tutte queste accortezze, i nostri occhi saranno al sicuro. Ricordiamoci però di aiutarli anche con i cibi perfetti per il loro benessere e di proteggerli dalla luce blu.

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