Contrazioni da parto

Come riconoscere le contrazioni (da parto)

Come si distinguono le contrazioni del parto da altri tipi di contrazioni? Ecco i segnali da osservare attentamente

Quando si avvicina la data presunta del parto, aspettarsi le contrazioni diventa quasi la normalità. Ma non solo: in generale, nel terzo trimestre di gravidanza si ha la sensazione che il travaglio sia proprio dietro l’angolo e si tende ad ascoltare alcuni segnali con un’attenzione quasi maniacale.

Anche durante il resto della gestazione, le contrazioni possono diventare motivo di preoccupazione e di ansia. Vediamo insieme quali sono le contrazioni da parto, ovvero quelle che segnalano un imminente travaglio, e come riconoscerle. Il primo consiglio, però, resta quello di frequentare i corsi preparto organizzati negli ospedali o in apposite strutture: qui, le ostetriche potranno spiegare con precisione ed esempi pratici quali siano le contrazioni del parto e quali invece siano le “false” contrazioni.

Con le positive conseguenze di attenuare ansie immotivate e di recarsi all’ospedale solo a reale travaglio iniziato (con grandi vantaggi per la futura mamma).

Contrazioni di Braxton Hicks

Esiste una tipologia di contrazioni che può spaventare molto le future mamme, soprattutto se al primo figlio. Si chiamano contrazioni di Braxton Hicks e sono uno dei numerosi modi con cui l’utero si prepara gradualmente al momento del travaglio. Per questo motivo, le contrazioni di Braxton possono presentarsi già dal secondo trimestre di gravidanza.

Ma come si riconoscono le contrazioni di Braxton Hicks? Innanzitutto, dalla sensazione di pancia molto tesa e dura. Il tutto accompagnato da un fastidio, come se si avesse un peso che “tira” la pancia. Ma si tratta di contrazioni non dolorose e non ritmiche né frequenti: sono queste le caratteristiche che le differenziano dalle contrazione che preannunciano il travaglio.

Le contrazioni di Braxton si presentano solitamente dopo aver praticato attività fisica o dopo aver fatto uno sforzo, ma non solo: anche i movimenti del bambino nell’utero possono provocarle. Di norma, si esauriscono spontaneamente e si possono attenuare con bagni o docce calde, nonché bevendo di più (non di rado, sono infatti causate da uno stato di disidratazione della futura mamma).

Contrazioni da parto

Le contrazioni che annunciano il travaglio, invece, hanno caratteristiche molto precise e, quindi, possono essere facilmente riconosciute dalla futura mamma. Saperle identificare e monitorare è un grande aiuto per il parto poiché permette di recarsi in ospedale a travaglio già iniziato, diminuendo il tempo trascorso nella struttura e rendendo l’esperienza del parto più serena.

Come accade per le contrazioni di Braxton, anche in questo caso l’utero si contrae e la pancia si indurisce. Ma la sensazione che si prova non è di solo fastidio: il dolore è simile al crampo mestruale e va crescendo di durata e intensità. Le contrazioni da travaglio sono, poi, regolari ovvero si presentano seguendo un ritmo.

Il primo consiglio delle ostetriche è, infatti, proprio di monitorarne la regolarità. Solitamente la durata della contrazione “da parto” supera i 30 secondi e segue un andamento regolare: cresce, raggiunge un apice, decresce e si esaurisce.

Però, è bene ricordare che la contrazione uterina non può durare più di un minuto e, quindi, un dolore al basso ventre molto prolungato può non essere una vera e propria contrazione.

Altri segnali

Oltre al dolore simile al crampo mestruale, alla pancia dura, alla durata e al ritmo regolare, le contrazioni da travaglio possono essere accompagnate da perdite di sangue o da rottura delle acque. Le acque, però, si possono rompere ben prima dell’inizio del travaglio vero e proprio e non dare immediatamente origine alle contrazioni.

La contrazione da parto si sente di solito prima nella parte bassa della schiena e poi il crampo si irradia alla pancia, e viceversa. A volte, le contrazioni da travaglio vengono addirittura percepite soltanto nella zona dei reni come se si avesse un forte mal di schiena.

Cosa fare

In presenza di contrazioni dolorose e se si è vicine alla data presunta del parto, il primo consiglio è di monitorarne l’andamento. Se le contrazioni si presentano a intervalli regolari (anche se ampi), preannunciano il travaglio.

Ma ciò non significa che sia necessario precipitarsi in ospedale. È importante recarsi nella struttura in cui si partorirà solo quando le contrazioni saranno regolari e ravvicinate.

 

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