Difficile mettere un uomo che si ama con le spalle al muro, dicendogli: «O ti decidi o ti lascio». L’aut aut poi non servirebbe perché lui, oltre a non reggere la pressione, si sentirebbe forzato a prendere una decisione. «È meglio cercare di capire e fare delle distinzioni. Se l’incapacità di compiere una scelta nasce da una motivazione seria, come il desiderio di concentrarsi ancora per un po’ sul lavoro, si può provare a concedergli una finestra di tempo ben precisa, per esempio 6 mesi, durante la quale riflettere» consiglia Marina Pisetzky.
«Quando invece si ha la sensazione che una decisione da parte sua non arriverà mai, è bene che una donna si guardi dentro, per capire che cosa è davvero importante. La domanda da farsi è: “Come mi vedo tra 10 anni?”. Se la risposta è “Con un marito e dei figli”, bisogna sforzarsi di immaginare il prezzo, in termini di dolore e insoddisfazione, che il sogno mancato porterà con sé. Ed è certo che a questo punto nessun compromesso sarà più accettabile».