BOVO MARINA marevivo salvare le spiagge

Spiagge: il progetto per adottarle

Rosalba Giugni è stata la prima, con l’associazione Marevivo, a lanciare l’idea di ripulire le spiagge italiane. All’inizio la chiamavano “casalinga del mare”, però il tempo le ha dato ragione. Con l’aiuto di migliaia di persone sono già stati salvati chilometri e chilometri di coste. Ma c’è sempre bisogno di una mano in più

L’associazione Marevivo è stata la prima in Europa a lanciare l’idea di ripulire le spiagge.

La onlus Marevivo a difesa delle spiagge

L’immensità del mare è sorella maggiore del grembo materno. Questa citazione poetica, rubata allo scrittore Erri De Luca, è il mantra di Rosalba Giugni, presidente della onlus Marevivo.

Quando si pronunciano parole come oceani e sostenibilità, il pensiero corre a questa associazione e alla sua fondatrice. Così ci facciamo raccontare proprio da lei cosa significa tutelare un habitat tanto importante. E come ciascuno di noi può contribuire.

I primi in Europa a lanciare la pulizia delle spiagge

Rosalba, ci presenta Marevivo?

«Siamo nati 38 anni fa. Io sono napoletana, figlia di armatori e sub appassionata. Il mare e le spiagge ce l’ho nelle vene, insomma. Decenni fa, immergendomi con le bombole, ho visto con i miei occhi lo scempio che stavamo causando noi esseri umani, con plastiche e immondizia che inquinavano le correnti e soffocavano i pesci. Così ho dato vita alla onlus per scendere in campo e fare qualcosa di concreto. Siamo stati i primi in Europa a lanciare la pulizia delle spiagge, un’iniziativa che si è poi diffusa in tutto il mondo. All’inizio non mi prendevano sul serio, mi chiamavano “la casalinga del mare”, eppure non ho mollato e il tempo mi ha dato ragione. Oggi possiamo contare su migliaia di volontari nel nostro Paese, e ormai tutte le ricerche ci dicono che la salute del Pianeta dipende proprio dal mare».

Avete dedicato un’importante iniziativa anche alle spiagge

«Si chiama Adotta una spiaggia. Abbiamo selezionato 24 spiagge in tutta Italia, dalla Toscana alla Puglia, dalla Sicilia alla Sardegna. Con una donazione libera, i cittadini ci aiutano a proteggerle. Non solo: possono pulirle e prendersene cura in prima persona per tutto l’anno. È un piccolo gesto, ma fondamentale. Sul nostro sito marevivo.it ci sono le informazioni. Finora abbiamo coinvolto migliaia di persone, raccolto 25 tonnellate di rifiuti, ripulito 30 km di costa. Invitiamo tutti a partecipare: pensate, un’onda di persone di ogni età innamorate della magia del mare, quella che ci regala ossigeno e mantiene in equilibrio ogni ecosistema».

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La vostra lotta è arrivata in Parlamento, giusto?

«Cerchiamo di proporre e far passare delle leggi a tutela del mare. Una delle più importanti è quella che ha vietato l’uso delle microplastiche nei cosmetici. Ora, invece, siamo concentrati sulla “salvamare”: se oggi i pescatori trovano plastica in acqua o nelle loro reti, non possono portarla a riva perché prendono una multa salata. La nuova norma cancella questa assurdità: è stata approvata dal Senato nel maggio scorso ma mancano i decreti attuativi, quindi stiamo con il fiato sul collo ai politici».

E puntate sull’educazione…

«Sì, con percorsi che coinvolgono gli alunni della scuola primaria e secondaria, a cui insegniamo il rispetto del mare e delle coste in località da sogno, da Capri al Tevere. Organizziamo attività nelle scuole, cacce al tesoro, lezioni di ecologia e corsi di formazione con gli istituti nautici di tutta Italia».

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Ci vediamo al Villaggio per la Terra

Non prendete impegni il 22 aprile. A Villa Borghese, nel cuore verde di Roma, torna il Villaggio per la Terra, l’appuntamento più green (e divertente) per festeggiare l’Earth Day, la Giornata mondiale dedicata al nostro Pianeta. I numeri parlano da soli: 17 piazze dedicate ai 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, centinaia di eventi, almeno 200.000 persone presenti (info: www.villaggioperlaterra.it, www.earthdayitalia.org). «Il Villaggio aprirà i battenti già dal 21 aprile e chiuderà il 25» racconta Tiziana Tuccillo (nella foto), responsabile eventi di Earth Day Italia, sede italiana dell’Earth Day Network di Washington, l’ong che promuove la Giornata Mondiale della Terra. «Torniamo dal vivo dopo 3 anni di pandemia e siamo molto emozionati».

Cosa puoi trovare al Villaggio per la Terra

In programma, appuntamenti, laboratori e dj set, tutti gratuiti. Qualche esempio? Gli esperti Lipu insegneranno a costruire nidi per gli uccelli con i materiali di recupero, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia simulerà per i più piccoli eruzioni e calamità e spiegherà il collegamento tra cambiamenti climatici e disastri naturali, mentre i Carabinieri Forestali presenteranno gli animali salvati durante le loro operazioni. Si potranno anche provare tutti gli sport del Coni e saranno presenti le federazioni di 30 discipline e il Comitato Paralimpico.

Non solo appuntamenti scientifici

Ma non finisce qui. «Il 22 per la prima volta ci sarà un Villaggio anche a Torino, ai Musei Reali, con tantissimi eventi, e sempre il 22 nel pomeriggio partirà la maratona di 14 ore alla Nuvola di Fuksas a Roma, che sarà trasmessa anche su RaiPlay, con talk show, performance artistiche e il grande concerto finale» prosegue Tiziana Tuccillo. «Insomma, sarà una grandissima festa per accendere i riflettori sull’ambiente e sensibilizzare le persone ma, soprattutto, per passare all’azione. Vogliamo che la gente esca dal Villaggio avendo scoperto tanti nuovi comportamenti sostenibili da mettere in pratica. Purtroppo è finito il tempo delle parole: se vogliamo avere un futuro dobbiamo invertire la tendenza fatta di sprechi, inquinamento e disattenzione». E, ciliegina sulla torta, al Villaggio per la Terra parteciperemo anche noi di Donna Moderna. Stay tuned!

Non solo spiagge: Replant, il progetto per ripopolare le “foreste del mare”

Le foreste del mare, l’insieme cioè degli organismi vegetali presenti nelle sue acque, svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento degli equilibri naturali indispensabili per la nostra vita e per quella del Pianeta. Producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica in eccesso prodotta dalle attività umane con una velocità 35 volte maggiore rispetto alle piante terrestri. Purtroppo, però, si stima che solo in Italia oltre il 30% delle praterie sommerse e fino all’80% delle foreste algali sia andato perduto e si prevede che entro il 2050 si arriverà a un’ulteriore regressione del 21% a causa dell’inquinamento, dei cambiamenti climatici, della pesca a strascico e dell’ancoraggio selvaggio. Le foreste del mare non sono solo il “polmone” del nostro Pianeta ma anche il rifugio per oltre un quarto delle specie di flora e fauna del Mediterraneo.

Cosa prevede il progetto

L’associazione ambientalista Marevivo – che da sempre si occupa della tutela delle praterie sommerse, a partire da quelle di Posidonia oceanica – con il sostegno di Oknoplast, azienda leader nella produzione e distribuzione di infissi in PVC e alluminio, lancia in questi giorni la sua nuova campagna “Replant”, un progetto di divulgazione scientifica che accendere i riflettori sul ruolo vitale di questi ambienti marini minacciati dalle attività umane, mettendo in pratica sperimentazioni di piantumazione della Cymodocea nodosa, con l’obiettivo di poter un giorno riforestare il mare così come si fa sulla terra. L’attività sperimentale della campagna di piantumazione prevista da “Replant”, che partirà a maggio nell’area dei fondali marini di Aurisina in provincia di Trieste, si compone di più fasi: una prima indagine sul territorio per identificare le aree di prelievo delle piante e le aree ideali per il trapianto e l’attecchimento delle zolle; una seconda fase di formazione degli operatori e una terza fase finale di trapianto delle zolle di fanerogame sommerse e monitoraggio dell’attecchimento, con un’analisi del tasso di espansione delle neonate praterie e del livello di accrescimento di biodiversità.

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