Paradisi a rischio: Mar Morto

Cambiamenti climatici: 6 paradisi a rischio per cui dobbiamo “lottare”

Cambiamenti climatici, turismo di massa sfrenato, inquinamento mettono a rischio luoghi straordinari nel mondo per il cui futuro dovremmo invece tutti lottare!

Diciamo la verità, anche solo sognare le prossime vacanze è un antidepressivo naturale che aiuta ad affrontare al meglio le grigie giornate quotidiane. Questa volta però non vogliamo parlarvi delle mete turistiche più glamour, ma vogliamo raccontarvi di luoghi meravigliosi che rischiano di scomparire, di diventare inaccessibili o di perdere il loro antico splendore. Il colpevole? L’uomo e le sue attività.

Cambiamenti climatici, turismo di massa, inquinamento sono infatti le cause principali, che, se le cose non cambieranno, impediranno di ammirare in futuro luoghi straordinari nel mondo. Per questo, vi consigliamo di scegliere uno stile di vita sostenibile e consapevole. Ognuno può fare la propria parte e ogni giorno provare a impegnarsi di più. Se a volte la sfida vi sembra difficile, pensate a questi luoghi d’incanto. Salvarli vi darà la carica giusta. 

Venezia

Il nostro viaggio virtuale parte dall’Italia e da una città ricca di storia e cultura. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Communications entro il 2100 il livello dei mari potrebbe salire di oltre 2 metri a causa dell’ aumento della temperatura globale e del conseguente scioglimento dei ghiacci. Sulla base di questo scenario decine di siti UNESCO situati nell’area costiera del Mediterraneo sarebbero in pericolo a causa di inondazioni e erosioni costiere. Tra questi anche Venezia e le isole della Laguna che, entro il 2100, potrebbero essere sommerse.

Uno scenario che non è difficile da immaginare soprattutto se analiziamo la cronaca degli ultimi mesi, caratterizzata da acqua alta straordinaria che ha superato a Venezia i 187 cm e che ha “regalato” alla città ingenti danni. Sorte analoga è prevista anche per due famose città d’oltre Oceano.

Miami e New Orleans

Se il vostro sogno è passeggiare lungo le bianchissime spiagge di Miami all’ombra delle alte palme o visitare il famoso quartiere francese di New Orleans e magari fermarvi in qualche locale ad ascoltare della buona musica jazz, dovrete fare in fretta. Uno studio pubblicato su Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) nel 2015, ha evidenziato come queste due città scompariranno a causa dell’innalzamento dell’Oceano Atlantico, un processo questo che, dalla ricerca, viene definito oramai irreversibile. 

È invece già tardi per organizzare una scalata e avventurarsi sulla cima più alta del mondo.

Monte Everest

Da tempo ormai più che il “tetto del mondo” l’Everest era tornato agli “onori” della cronaca come la “discarica più alta del mondo”. Le spedizioni che si sono succedute negli anni hanno infatti lasciato sulla montagna numerosi indesiderati ricordi: tende, bombole di ossigeno, pentolame e molta altra spazzatura. Questa situazione, divenuta insostenibile, ha portato alla decisione da parte del governo cinese di limitare l’accesso al campo base, dal lato tibetano della montagna, solo a chi avrà ottenuto un permesso di scalata. In tutto 300 permessi all’anno. Gli altri visitatori dovranno arrestare la loro avventura al monastero di Rongbuk, molto più in basso.

Grande barriera corallina

Se invece vi hanno parlato della bellezza della grande barriera corallina australiana pensate che anche questa potrebbe ben presto svanire.  A causa dell’inquinamento e del riscaldamento delle acque si è innescato un processo di sbiancamento dei coralli che già nel 2016 ha portato alla perdita del 30% degli stessi.

Se questo scenario non muterà non ci resterà che accontentarci delle immagini presenti nel web per ammirare questo spettacolo della natura.

Mar Morto

Per riposarvi volevate provare a galleggiare nelle acque salate del Mar Morto e provare i benefici dei suoi fanghi? Anche in questo caso il tempo a vostra disposizione non è molto. Perchè? Vittima dei cambiamenti climatici e dello sfruttamento umano, le acque del Mar Morto si stanno ritirando: sempre più velocemente, lasciando al loro posto un deserto di sale.

Taj Mahal

Volete invece immegervi nell’antosfera dell’antica India? Il post che fa per voi è il Taj Mahal. Una delle sette meraviglie del mondo, un mausoleo simbolo dell’amore eterno. Famoso per il bianco candido dei marmi delle sue pareti che, purtroppo, stanno cambiando colore divenato giallastre, con macchie verdi e marroni.  Questo deterioramento è provocato principalmente dall’inquinamento, a causa infatti delle polveri sottili il marmo di cui è ricoperto si sta ingiallendo. Quindi se volete godere di quello che è rimasto dei suoi antichi splendori non attendete altro tempo: potrebbe già essere tardi.

Vi siete convinti? Ecco cosa potete fare da subito: rinunciate all’auto nei tragitti brevi o quelli sostituibili con i mezzi pubblici, mettete un maglione in più in casa e abbassate di uno o due gradi la temperatura, progettate i prossimi viaggi secondo i ritmi più lenti, con mezzi pubblici low impact (magari prediligendo, se possibile, il treno all’auto o addirittura al’aereo!) in armonia con i principi di un turismo responsabile!

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