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È morta la zia Yetta de La Tata

  • 16 06 2016

L'attrice divenuta famosa negli anni Sessanta che interpretava la vecchina della sitcom La Tata, è morta il 14 giugno, a Los Angeles all'età di 87 anni.

È scomparsa a 87 anni a causa di un tumore Ann Morgan Guilbert, una delle più simpatiche caratteriste di Hollywood: deve la sua popolarità, arrivata nel 1961, all’entrata nel cast di The Dick Van Dyke Show ma è divenuta celebre in Italia per il ruolo di Yetta Rosenberg, la tremenda vecchina (cognata di zia Assunta) della sitcom degli anni Novanta La Tata. Amatissima in Italia grazie al divertente personaggio, la ricordano tutti con grande affetto in queste ore.

La Guilbert era nata in Minnesota nel 1928 e iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo nel varietà musicale Billy Barnes Revues, con il quale ha girato tutta la California, fino ad approdare, nel 1959, nella Grande Mela.

Nonostante la lunga attività in teatro, l’attrice ha conosciuto la grande popolarità solo nel 1961, quando è entrata nel cast di The Dick Van Dyke Show. Nella celebre serie americana interpretava Millie Helper, la migliore amica della protagonista, Laura Petrie, che aveva il volto di Mary Tyler Moore. Ma il ruolo che l’ha consacrata e che senza dubbio ha contribuito ad accrescere la sua notorietà è stato quello di zia Yetta in quella che tutti conosciamo come Tata Francesca.
Malata da tempo non si faceva abbattere dalla malattia tanto che recentemente è stata nel cast di Getting On, è comparsa in due episodi della commedia Life in Pieces, in Grey’s Anatomy e in Law & Order: Special Victims Unit.

L’attrice è stata sposata fino al 1966 con l’attore e produttore George Eckstein, da cui ha avuto due figlie: Nora e Hallie. Ma l’amore della sua vita è stato un altro attore, Guy Richmond, che l’ha lasciata vedova nel 1997.

Fran Drescher, Tata Francesca, è stata la prima a inviare un messaggio di cordoglio non appena appr

Fran Drescher, Tata Francesca, è stata la prima a inviare un messaggio di cordoglio non appena appresa la notizia.

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