Come curare l’acne con il sapone allo zolfo

1/6 – Introduzione

Sono in molti dal mondo dello spettacolo a confessarsi: “In passato ho sofferto di acne”. Questo sofferto problema dermatologico è da molti esperti identificato come un disturbo psicosomatico, causa e a sua volta conseguenza di forti disagi interiori. Il mondo esterno, talvolta, non aiuta: coetanei o colleghi poco empatici potrebbero prendere di mira quei brutti inestetismi che tanto ci affliggono. Normalmente si tratta di un problema temporaneo, strettamente legato a questioni emotive e/o ormonali, per cui niente paura! Armatevi di pazienza e amor proprio, e nel frattempo cercate soluzioni che minimizzino gli effetti. Esistono moltissimi trattamenti, più o meno aggressivi, più o meno chimici, e più o meno professionali. Ognuno è specifico e adatto dipendendo dal caso. Per questo la regola numero 1 è rivolgerti a un bravo dermatologo, il quale deluciderà ogni tua domanda e paura, indicandoti probabilmente una linea di prodotti adatti al tuo caso. Qualunque trattamento deciderai di usare, sappi che in natura esiste un rimedio molto speciale: lo zolfo. In questo articolo vedremo come il sapone allo zolfo può aiutare e talvolta perfino curare chi soffre di acne.

2/6 Occorrente

  • Sapone allo zolfo
  • Pazienza
  • Olio di rosa mosqueta
  • Olio di sesamo

3/6 – Lo zolfo: quando e con chi

Lo zolfo possiede proprietà antinfiammatorie, antimicotiche, antibatteriche e astringenti. È universalmente riconosciuto come un rimedio eccellente in caso di dermatiti seborroiche, acne, psoriasi, punti neri, dermatite atopica, e molto altro. Ad ogni modo tenete ben presente che l’effetto dello zolfo risulta essere piuttosto aggressivo, per cui attenzione alle pelli sensibili e con couperose. Il lavaggio con sapone allo zolfo è l’ideale per le pelli tendenzialmente grasse o miste. Il fatto di soffrire di acne o di punti neri non è necessariamente indice di una pelle grassa, questo è bensì solo un luogo comune. Si ribadisce quindi la necessità di identificare con il tuo dermatologo il tuo tipo di pelle, per evitare di peggiorare la situazione. Nel caso in cui già sai che la tua è una pelle grassa o mista, ricorda che l’eccessivo tentativo di sgrassarla talvolta produce l’effetto contrario, chiamato “rebound”, ovvero la pelle reagisce con una successiva iper-produzione di sebo nel tentativo di ripristinare il film protettivo che le hai strappato via. Quindi ricorda: equilibrio. Agisci senza aggredire.

4/6 – Uso del sapone allo zolfo

Usate la saponetta allo zolfo come qualunque altra detersione. L’unico consiglio è quello di usare acqua tiepida o abbastanza calda, in modo tale da aprire i pori delle pelle e permettere una più profonda pulizia mentre massaggiate accuratamente e senza fretta tutto il viso. Alcune ragazze hanno un trucco: la notte, prima di andare a letto, prendono la saponetta di zolfo, la inumidiscono appena sotto il rubinetto e la applicano direttamente sui brufoli più evidenti e infiammati, creandovi sopra una pellicola che si seccherà e agirà per tutta la notte. L’indomani noterete l’infiammazione dimezzata. Un altro importante luogo comune da abbattere è quello di pensare che la pelle grassa non necessiti idratazione. Niente di più sbagliato! Se da un lato devi togliere l’eccesso di sebo, dall’altro devi rispettare il bisogno della tua pelle di “proteggersi” attraverso il suo film lipidico, naturale e necessario. Una volta terminata la tua detersione con il sapone di zolfo, DEVI idratare! Ma attenta a cosa scegli, opta per olii naturali piuttosto che per le creme. Olii perfetti per le pelli grasse sono quelli alla rosa mosqueta o al sesamo. La rosa mosqueta è un alleato delle pelli acneiche, in quanto velocizza il rinnovamento cellulare e permette una più veloce eliminazione delle cicatrici da acne. L’olio di sesamo invece è antinfiammatorio e anti-arrossamento.

5/6 – L’aspetto psicologico

Il viso è il nostro biglietto da visita. Su di esso vi è tracciata la nostra storia, le nostre paure, e le nostre insicurezze. L’acne, quando non collegato meramente ad un problema ormonale, è considerato da molti esperti come una manifestazione di un’insicurezza profonda, talvolta legata a sensi di colpa, o timidezza. Prova a chiederti: quali aspetti della mia persona posso migliorare per sentirmi più pronto a espormi al mondo? Cosa sento la necessità di “nascondere” di me? Quale paura mi assale quando sono “visibile” agli altri? Se sorgono risposte dentro di te alla lettura di queste domande, agisci: ricorda che non puoi limitarti a curare le foglie quando le radici sono marce. Scegli letture costruttive che ti aiutino a crescere dentro, che ti insegnino l’arte di amarti, e se ti senti pronto puoi anche scegliere di consultarti con gli esperti del settore emotivo, ce ne sono di tutti i tipi e settori, sta a te scegliere quale linea di pensiero è più adatta e in armonia con il tuo essere. Non trascurarti! Meriti di sentirti bene con te stesso!

6/6 Consigli

  • Resisti, non massacrarti i brufoli! Le cicatrici impiegano più tempo ad andar via di un brufolo a guarire.
  • Rivolgiti al tuo medico per assicurarti di non avere un disturbo ormonale.
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