Orologio

Come e perché cambia la nostra percezione del tempo?

La nostra percezione del tempo cambia, te ne sei mai accorta? Ecco cosa accade alla tua mente (e alle tue emozioni)

Come e perché la nostra percezione del tempo cambia? Hai mai notato che ci sono giornate che si trascinano lente e altre che sembrano volare senza che tu te ne accorga? Non si tratta di una tua sensazione, ma di un fenomeno che ha delle basi scientifiche e che è stato lungamente studiato da psicologi e scienziati di tutto il mondo.

Ad esempio quando ti senti triste, sembra che il tempo scorra molto lentamente, quando invece ti diverti hai la sensazione che passi molto in fretta. Ciò significa che l’umore e le emozioni hanno la capacità di influenzare la nostra percezione del tempo. Qualcosa che muta, si trasforma e non è mai fisso, ma è legato a fattori come l’età, il contesto e lo stato d’animo.

Il ruolo delle emozioni

Emozioni e percezione del tempo dunque hanno un legame fortissimo. Questo “orologio interno” dunque può aiutarti a comprendere come ti senti.  La scienza, difatti, ha dimostrato che a creare l’esperienza del tempo è la nostra mente. Cosa significa? Che il cervello prova a misurare minuti, ore e giorni, ma…sbaglia!

Sono proprio le emozioni a disorientare il cervello umano. Quando abbiamo paura, ad esempio, tutto sembra rallentare e gli attimi si trasformano in eternità. Un momento di felicità intensa appare come qualcosa che vola via in un istante, mentre se ti senti ansiosa, stressata oppure eccitata il tempo non basta mai perché hai sempre qualcosa da fare e le ore scorrono troppo veloci secondo la tua percezione. Quando si è tristi o annoiati invece il tempo viene avvertito come lentissimo e veloce solamente a posteriori.

Le diverse percezioni del tempo

Le diverse percezioni del tempo sono state al centro di numerosi studi. Due esperti, John Boyd e Philip Zimbardo, hanno studiato la cosiddetta psicologia del tempo, categorizzando le varie prospettive temporali. Per gli scienziati solitamente le persone ne seguono una sola.

Passato positivo

Le persone che puntano sul passato positivo guardano con allegria ai momenti trascorsi. Sono amichevoli, sentimentali e affettuose, adorano stare in compagnia, ma soprattutto conservare degli oggetti che appartengono al passato e possiedono un valore simbolico.

Passato negativo

Il passato negativo è una prospettiva temporale seguita da chi spera di poter cancellare le esperienze negative del proprio passato. Si tratta di persone che temono di perdere il controllo, sono ansiose e spesso timide.  

Presente edonista

Le persone che puntano sul presente edonista sono invece creative e possiedono tanti amici, sono sempre in cerca di avventura ed energiche. Fanno spesso divertire gli altri, sono al centro dell’attenzione in numerose occasioni e hanno una tendenza a mettere in atto dei comportamenti che possono risultare rischiosi.

Presente fatalista

Il presente fatalista appartiene a persone che diffidano di chiunque, sono costantemente di cattivo umore e ansiose. Il loro motto? “Se deve accadere, accadrà”. Queste persone hanno fiducia nella predestinazione, proprio per questo sono convinte che le azioni che compiono non possono mutare in alcun modo il destino.

Futuro orientato agli obiettivi

Ci sono poi persone che vivono il tempo orientandosi sempre verso un futuro. Sono realiste, considerano le conseguenze sia a breve che a lungo termine, fanno bilanci continui riguardo i vantaggi e i costi che ci saranno in futuro. Rifiutano dunque una immediata gratificazione a favore di una futura ricompensa. Hanno tanti conoscenti, pochi veri amici.

Le conseguenze li preoccupano in modo eccessivo, per questo non apprezzano le novità e il brivido dell’ignoto. Sembra dunque che trascorrano la loro esistenza “rincorrendo continuamente il tempo”. Sempre con l’orologio al polso, prudenti e con una avversione al rischio, pianificano ogni cosa con delle liste.

Futuro trascendentale

Il futuro trascendentale appartiene soprattutto a chi crede in un’esistenza nuova dopo la morte. Ha un ottimo autocontrollo e si preoccupa delle conseguenze legate alle azioni che compie.

Come dilatarlo

Spesso la sensazione è che il tempo ci stia sfuggendo dalle mani, ma sappiamo perfettamente che le ore e i minuti si possono in qualche modo controllare. Il “tempo” dunque si può dilatare in alcuni modi.

  • Cambia spesso – Inserisci delle piccole novità nella tua quotidianità per fare in modo che i giorni che vivi non siano tutti uguali. In questo modo non solo ingannerai la tua mente, ma riuscirai anche a creare dei piccoli ricordi, aumentando in questo modo il tempo che percepisci.
  • Mindfullness – Sfrutta il potere della meditazione, provando a percepire il “qui e ora”. Questo ti permetterà di vivere diversamente il tempo, senza avere più la sensazione che le ore ti stano sfuggendo via dalle mani. Medita, pratica yoga, lavora su di te e sull’equilibrio fra mente e corpo per imparare ad assaporare davvero ogni istante.
  • Fermati – Fare delle pause permette di interrompere in qualche modo la pressione del tempo che viene percepito, decelerando in questo modo le giornate. Prova, ad esempio, a fermarti in un bar per bere un caffè durante una giornata in cui stai correndo ovunque, fra una commissione e l’altra. Uno stop ha proprio questo effetto, permette di rallentare lo scorrere continuo dell’esistenza.
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