ingoiare aria

Pasti abbondanti, ricchi di portate di vari cibi, ingurgitati velocemente senza quasi masticare possono aumentare l'aria nello stomaco e nell'intestino. È ciò che in gergo medico si chiama aerofagia: un fenomeno normale che non desta alcun fastidio se si mangia lentamente, il giusto e dando respiro (è il caso di dirlo) all'apparato digerente. Ma se ci si sente la pancia gonfia, con il bisogno di emettere aria dalla bocca, vuol dire che le proprie abitudini devono cambiare.

Quando poi a queste ci si aggiungono le bevande gassate, i chewing gum, il fumo e persino le cannucce (!), l'aria ingerita diventa veramente un peso che rovina la giornata.

Aerofagia: cause, sintomi e dieta

Alla lettera significa "mangiare aria", e la sensazione di averla mangiata si ha davvero, dato che il sintomo principale è lo stomaco che inizia a lievitare...

Letteralmente “mangiare aria”, l’aerofagia è una ingestione di una notevole quantità di aria tale da comportare disturbi a livello gastrointestinale, come ad esempio tensione addominale, gonfiore della pancia e persino meteorismo (gas nell’intestino).

Entro certi limiti, ingoiare aria è un evento del tutto normale: lo si fa involontariamente quando si parla e quando si mangia o si beve. La fisiologia dell’apparato gastrointestinale rivela che gran parte dell’aria presente nell’intestino (circa il 70%) deriva dalla masticazione, mentre il restante 30% è dovuto alla circolazione sanguigna e alla fermentazione batterica dei residui organici che non vengono digeriti.

Se in stomaco e intestino l’aria aumenta al punto da sentirla come un peso, vuol dire che banalmente abbiamo sbagliato qualcosa durante il processo di deglutizione: o abbiamo mangiato troppo o masticato velocemente, o ancora, bevuto bevande gassate, ricche di bollicine, e quindi di aria.

Cause dell'aerofagia

Le cause più comuni

1. Eccesso di cibo e porzioni abbondanti. Riduci le quantità per evitare di ingoiare, insieme agli alimenti, dell’inutile aria.

2. Mangiare alimenti ricchi di grassi che fanno sentire molto pieni. I grassi richiedono più tempo per essere digeriti, rispetto alle proteine ​​o ai carboidrati.

3. Ingurgitare il cibo, anziché masticarlo: la velocità con cui si consuma il pasto fa ingoiare aria, oltre a non far avvertire il senso di sazietà, dato che questo arriva dopo circa 20 minuti.

4. Bere troppo poco durante i pasti. Alcuni evitano di farlo, temendo che l’acqua appesantisca i cibi. In realtà, ciò è vero se si beve un litro intero in un pasto solo! La giusta di quantità di acqua invece fluidifica i succhi gastrici, consentendo una maggiore digestione, e per motivi fisico-chimi è come se “riempisse” l’aria, evitando che la ingoiamo mangiando.

Cause rare dell'aerofagia

Cause rare dell’aerofagia

Solo in rari casi, l’aerofagia ha connotazioni più prettamente patologiche; esistono infatti diverse condizioni patologiche che predispongono all’aerofagia; è per esempio il caso di coloro che soffrono di colecistite, gastroduodenite, ernia iatale, secchezza delle fauci (xerostomia), scialorrea (un problema che si verifica spesso quando si è affetti da patologie quali la rinite o la sinusite), sindrome del colon irritabile, ulcera peptica ecc.

Sintomi dell'aerofagia

Sintomi dell’aerofagia

L’eccessiva ingestione di aria può causare diversi problemi, in primis il disturbo noto come meteorismo con conseguenti flatulenza ed eruttazione; in alcuni casi, fortunatamente rari, sono presenti un dolore retrosternale diffuso piuttosto intenso associato a una sensazione di notevole oppressione al torace che potrebbero essere scambiati per un attacco di angina pectoris.

In alcuni soggetti, soprattutto quelli molto ansiosi, l’aerofagia determina una notevole dilatazione dello stomaco, talvolta associata a tachicardia e senso di soffocamento.

Cibi che causano aerofagia

I cibi che aumentano l’aria nello stomaco

In primis, tutti i cibi che fermentano: non è il caso di evitarli del tutto, basta mangiarne poco e mai associati. No per esempio zuppe di legumi accompagnate da contorni a base di cavoli, insieme magari a formaggi e latticini, pane ricco di cereali integrali, e per chiudere il pasto frutta ricca di zuccheri, come albicocche o cachi.

In sintesi, i cibi che fanno “venire” aria nello stomaco sono: fagioli, lenticchi, cavoli, cavolfiori, carote, prugne, albicocche; in alcune persone predisposte: i prodotti lattiero-caseari e l’eccessivo consumo di cereali integrali.

Il suggerimento resta quello di consumarli, certo, ma mai nello stesso pasto.

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