Gastroenterite virale: i sintomi, le cause, le cure e l’alimentazione

  • 25 02 2018

Conosciuta come influenza intestinale, la gastroenterite virale rimanda a un processo a carico di stomaco e intestino tenue, ad opera di un virus. Provoca crampi addominali, diarrea, febbre, nausea e vomito. Cosa mettere in tavola in questi giorni?

Quella che comunemente conosciamo come influenza intestinale, la ‘problematica’ che colpisce stomaco e intestino dando sintomi fastidiosi e debilitanti, altri non è che la gastroenterite: quando vediamo comparire contemporaneamente mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea, nella maggior parte dei casi, ci troviamo quasi sempre alle prese con una gastroenterite.

Questa problematica è frequente soprattutto nei bambini (che in quanto ad accaparrarsi germi e batteri sono veri e propri maghi) ma ovviamente anche gli adulti possono essere colpiti. E, talvolta, in modo addirittura più violento. Ma di cosa si tratta?

La gastroenterite è un’infiammazione a carico di stomaco e intestino tenue e può verificarsi in modo acuto e durare pochi giorni, oppure può presentarsi in maniera più persistente, e avere quindi una durata da 8 a 12 giorni. In alcuni casi, può addirittura essere cronica (ma, ovviamente, questa terza opzione va tenuta sotto stretto controllo da parte del medico).

Tutti i sintomi

Oltre al classico malessere generale, ai dolori muscolari e articolari e alla febbre alta persistente, la gastroenterite, come detto, vede protagonisti una forte perdita dell’appetito, vomito, nausea, diarrea, e dolori addominali molto forti accompagnati da giramenti di testa e da disidratazione (con bocca e pelle molto secca). Ecco perché idratarsi deve essere la parola d’ordine.

Regola n°1: attenzione ai liquidi

Il pericolo più temuto conseguente alla diarrea acuta, alla nausea e al vomito, soprattutto se la questione interessa bambini molto piccoli oppure anziani, è quello della disidratazione. Sì, perché la perdita eccessiva di liquidi che solitamente segue questi episodi persistenti può causare gravi disturbi. Ecco perché è così importante bere. E farlo in modo abbondante. 

Non si possono assumere bevande alcoliche, disidratanti a loro volta, o quelle contenenti caffeina perché irritano l’intestino rischiando di peggiorare la situazione. Anche le bevande gasate andrebbero evitate ma, molte volte capita che, con la nausea, siano le uniche ad essere gradite. In caso contrario meglio concedersi solo acqua oligominerale naturale da bere frequentemente e a piccoli sorsi. Come mai?

Semplicemente perché un bicchiere intero d’acqua assunto tutto d’un fiato finisce con il dilatare le pareti dell’intestino, il quale reagisce espellendo ciò che non riesce ad assorbire. Al contrario, piccole quantità di liquidi, anche se frequenti, lasciano il tempo di assorbirle alla mucosa intestinale.

Le cause della gastroenterite

Nella maggior parte dei casi si parla di episidi di natura virale: significa che nell’organismo è riuscito ad attecchire un virus che si è moltiplicato e si fa sentire attraverso questi sintomi. Si tratta quasi sempre del Rotavirus, anche se altri ceppi come norovirus, adenovirus, sapovirus e astrovirus possono essere all’origine della gastroenterite.

Attenzione a non confondere la gastroenterite con l’intossicazione alimentare, più rara e provocata da batteri come Salmonella, E. Coli, Listeria o Staphylococcus aureus.

Alimentazione: i cibi sì e gli alimenti no

Il ruolo dell’alimentazione è essenziale: deve essere leggera e soprattutto ben dosata, soprattutto nella fase iniziale quando i sintomi sono molto più acuti. Ma quali sono i cibi che si possono ‘portare in tavola’ in questa particolare occasione?

In caso di nausea e vomito, oppure diarrea, è preferibile mangiare cibi secchi come fette biscottate, crackers, gallette di riso, taralli oppure grissini. Ma anche un piatto di pasta, del riso oppure delle patate lessate e condite semplicemente con un filo d’olio extra vergine di oliva.

Evita qualsiasi tipo di verdura (al massimo puoi concederti le carote) e, tra i latticini, è permesso solamente lo yogurt. La frutta più indicata è la banana perché aiuta a recuperare i sali minerali persi ma anche ad assorbire i liquidi intestinali in eccesso, proprio come la mela.

I rimedi naturali

Se l’attività intestinale è sottosopra a causa della gastroenterite, può essere utlile assumere dei probiotici (reperibili facilmente in farmaci o erboristeria), cioè dei batteri buoni che vanno a riequilibrare la flora. Ma anche il succo di limone può essere utile a bloccare la diarrea e influire positivamente sul lavoro dell’apparato digerente.

Esattamente come lo zenzero che può diventare un validissimo aiuto in caso di nausea: prova a masticare un pezzetto di radice pura oppure prepararti una bella tisana allo zenzero.

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