Allergie dei bambini, come comportarsi

I bambini che soffrono di allergie stagionali sono sempre più numerosi. Tale incremento fa riflettere sulle possibili motivazioni che stanno alla base di bimbi sempre più allergizzati, non solo ai pollini ma anche agli alimenti.

Le ipotesi a riguardo sono numerose e spaziano dal ruolo chiave dell'inquinamento atmosferico (e indoor) sino alla tipologia di cibi più frequentemente consumati, arrivando persino al tipo di svezzamento scelto per il bambino.

Basti pensare che, in poco più di mezzo secolo, i bambini allergici sono passati dal 10 al 30 per cento della popolazione italiana. In Italia, l'allergia infantile si manifesta per lo più con forme di asma bronchiale, rinite allergica e dermatite atopica. Non mancano poi casi di congiuntivite dovuti ad allergeni e rash cutanei con orticaria.

Allergie: come fare con i bambini

Le allergie stagionali sono sempre più diffuse tra i bambini. Ai pollini ma anche alimentari, le forme allergiche non sono da sottovalutare. Ecco come comportarsi

Le allergie stagionali colpiscono un numero sempre più cospicuo di persone, di ogni età. Non sono risparmiati neppure i bambini che, anzi, sembrano essere sempre più allergici. Pare che un ruolo chiave sia svolto dall’inquinamento atmosferico, senza trascurare l’influenza dell’alimentazione e della provenienza del cibo. Le allergie infantili si manifestano al contatto dei più svariati allergeni, dai vari tipi di pollini fino ad alcuni alimenti, ma anche alla polvere e al pelo degli animali.  

Ciò che è importante sapere è che le allergie non andrebbero mai sottovalutate. Dunque, alla comparsa dei sintomi tipici (rinite, asma, congiuntivite, dermatite atopica, orticaria), è necessario portare il bambino dallo specialista in allergologia che prescriverà sia le prove allergiche necessarie, sia le eventuali terapie da seguire.

Inoltre, è bene sapere cosa fare in caso di emergenza. Sia a casa, sia a scuola. Per questo motivo, la formazione dei docenti e degli educatori riguardo al trattamento di pronto soccorso nel caso di anafilassi nei soggetti allergici, diventa sempre più urgente

Sintomi di allergia nei bambini

Non sottovalutare le allergie

I sintomi delle allergie nei bambini non andrebbero mai sottovalutati. Non appena compare una sintomatologia verosimilmente compatibile con una reazione allergica (rinite, congiuntivite, orticaria..) è bene contattare immediatamente il pediatra, che prescriverà una visita di controllo dallo specialista in allergologia.

Sarà poi l’allergologo a indirizzare verso i test e le prove allergiche più indicate. Se i sintomi, però, sono importanti (gonfiori al volto e alle mucose, edema della glottide) è necessario recarsi d’urgenza al pronto soccorso perché sussiste il rischio di anafilassi. In linea generale, la sintomatologia delle allergie dei bambini viene trattata con farmaci antistaminici e cortisonici a seconda dell’importanza e della gravità dei disturbi.

Prevenzione dell'allergia nei bambini

Immunoterapia e prevenzione dei rischio

Una volta individuato l‘allergene incriminato, attraverso test specifici, si potrà organizzare una vera e propria strategia di prevenzione insieme all‘allergologo.

Sono sempre più numerosi i bambini che oggi si sottopongono ai vaccini contro le allergie: l’intento è quello di desensibilizzare il bambino all’allergene (immunoterapia). La prevenzione, inoltre, consiste nell’evitare i luoghi con alta concentrazione dell’agente incriminato (per esempio, i parchi nei mesi a rischio) così come nell’impostare una dieta che non preveda i cibi-allergeni, responsabili di eventuali reazioni allergiche crociate (allergia doppia).

Sempre restando nel campo della prevenzione, si possono provare anche i rimedi naturali “cortison-like” che agiscono come blandi cortisonici e antistaminici, senza presentarne gli effetti collaterali. Uno su tutti, il gemmoderivato di ribes nero (da assumere, però, a partire dai tre anni di età del bambino).

Misure di pronto soccorso

Formare gli educatori sul trattamento del bambino allergico

Le allergie dei bambini non solo sono molto fastidiose, sia per i sintomi sia per i farmaci necessari, ma possono essere anche fonte di grande preoccupazione dei genitori quando il bambino è, per esempio, a scuola.

Secondo un allarmante rapporto del MUIR, infatti, buona parte delle scuole italiane non avrebbe il certificato igienico-sanitario di idoneità della struttura ad accogliere studenti senza esporli a rischi per la salute. Inoltre, docenti ed educatori non sarebbero formati riguardo alle tecniche di primo soccorso e di somministrazione di farmaci di emergenza nei casi di shock allergici in bambini a rischio.

Tutele per i bambini allergici

Proteggere i soggetti allergici

L’allergia è sempre stata considerata una sorta di malattia di serie B. Invece, le allergie possono essere davvero invalidanti e rischiose. A maggior ragione se coinvolgono i bambini e i ragazzi.

A tal proposito, esiste una Carta dei diritti del cittadino allergico e asmatico, che sancisce il sacrosanto diritto ad annoverare l’allergia tra le malattie sociali. E che richiede, quindi, che i soggetti allergici siano tutelati anche fuori dalle mura di casa.

Nel caso degli adulti, la Carta sottolinea il diritto a operare in ambienti di lavoro idonei e non rischiosi per la salute. Mentre, per quanto riguarda i bambini e i ragazzi, il discorso si sposta sull’idoneità dei luoghi scolastici.

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