Come gestire la propria irascibilità

1/5 – Introduzione

L’irascibilità è un tratto del carattere che difficilmente si apprezza in qualcuno. A volte, perfino chi ne soffre non lo sopporta. Non è difficile comprenderne il motivo: la rabbia non fa bene all’umore, può generare dei sensi di colpa, può perfino incrinare i rapporti tra le persone, poiché spesso si tende a pensare (e a dire) cose che non si credono davvero, che sono soltanto generate dall’astio. Non solo: nei casi più gravi, può provocare conseguenze molto più sgradevoli, ad esempio difficoltà nel lavoro, perfino aggressività fisica. L’ira, quindi, non va sottovalutata, anzi, può perfino peggiorare con il tempo. Bisogna tener però presente che, in ogni caso, essa è un sentimento umano, come la gioia, la tristezza, la gelosia. Va quindi primariamente accettata e, solo dopo, anche gestita.
Se soffrite di attacchi d’ira, di cui fareste volentieri a meno, siete nel posto giusto: vi daremo alcune dritte su come gestire la propria rabbia. E, magari, anche quella degli altri.

2/5 – Cause

La rabbia può avere diverse cause. Ci sono persone, ad esempio, che si arrabbiano facilmente per natura. In altri casi, invece, può essere una conseguenza psicologica di frustrazioni sofferte durante l’infanzia, di qualunque genere, sia in famiglia che con amici o a scuola. In questi casi, la persona irascibile tende a sfogare questo malessere che cova di continuo proprio con la rabbia, cogliendo ogni provocazione o occasione propizia allo scopo. Naturalmente, è un meccanismo istintivo, non avviene con premeditazione o cattiveria.
Ancora, la rabbia può essere legata a un momento di difficoltà che la persona in questione sta vivendo, magari insoddisfazione sul lavoro o nel legame di coppia, ci sono innumerevoli esempi a riguardo. Oppure, l’irascibile è costretto a trascorrere giornalmente del tempo con una persona che tende a sottometterlo, ad esempio un collega o un superiore sul lavoro, il partner o chiunque altro. In questi casi, quindi, è facile comprendere che l’ira è un modo con cui la persona cerca di sfogare il suo malessere intimo.

3/5 – Soluzioni

Per quanto l’ira possa essere esplosiva, esistono degli accorgimenti che potete adottare per migliorare la situazione o almeno renderla meno spigolosa, sia per voi che per chi vi circonda. La soluzione alla base di tutte è quella di analizzare la vostra rabbia per comprenderne la causa: in questo modo, sarà per voi molto più semplice agire per smussare questo lato della vostra personalità.
In secondo luogo, non reprimete la vostra rabbia. Lo trovate strano? Beh, non lo è affatto. Reprimere la rabbia non la fa scomparire, non vi fa sentire meglio. L’ira, infatti, comparirà in un secondo momento, magari proprio quando potrebbe essere fuori luogo. Potete reprimerla una, due volte, ma prima o poi esploderà comunque.
Un altro suggerimento potrebbe essere quello di dedicarvi regolarmente all’attività fisica e/o alla meditazione. La prima, infatti, aiuta a smaltire lo stress e vi regala una sensazione di benessere generale; la seconda è invece molto utile per sviluppare l’autocontrollo e rimanere calmi.
Un’altra cosa che potete fare, possibilmente mentre siete preda dell’ira, è quella di porre attenzione alle vostre risposte, darvi un senso, rallentare un po’ e non dire la prima cosa che vi passa per la testa, poiché potreste pentirvene. Inoltre, se siete suscettibili alle critiche e queste vi fanno facilmente perdere il sangue freddo, tenete presente una cosa importante: spesso, le critiche provengono da persone a noi care, che si preoccupano per noi e vogliono solo aiutarci. Magari esprimono il loro pensiero con le parole e il tono sbagliato, ma non dimenticate mai che è solo per affetto nei nostri confronti.
Ancora, prevenire la rabbia è possibile dedicando il giusto numero di ore di sonno al nostro organismo, in modo da non essere stanchi e intrattabili.
Se ci fate caso, noterete che alcune conversazioni che provocano irritazione e rabbia avvengono in determinati momenti della giornata, cioè quelli in cui si tende a essere stanchi, irritabili: stati d’animo del genere ci rendono più nervosi e polemici, per cui una buona idea può essere quella di rimandare conversazioni del genere, se proprio necessarie, a momenti migliori, in cui siete più calmi e razionali.
Non solo: un’altra ottima soluzione può essere semplicemente quella di evitare le situazioni che vi portano a perdere le staffe. Se proprio non potete, provate a immaginare una reazione idonea e di ricordarla, in modo da metterla in atto senza arrabbiarvi.

4/5 – Tecniche

Oltre ai suggerimenti precedenti, esistono anche varie tecniche per gestire l’ira. Noi ve ne proponiamo tre.
La prima è la respirazione addominale. Va eseguita da seduti, con le gambe incrociate, quindi su un cuscino, un tappetino, il letto. Si parte ponendo i palmi delle mani sotto le costole. Inspirate con il naso e gonfiate la pancia, quindi espirate lentamente e, allo stesso tempo, sgonfiate la pancia.
La seconda tecnica è quella del rilassamento muscolare progressivo. Essa si esegue preferibilmente da stesi; consiste nel contrarre e rilassare tutti i gruppi corporei in modo progressivo. Ad occhi chiusi, cominciamo contraendo le dita dei piedi e i piedi stessi per alcuni secondi, quindi rilassiamoli. Facciamo lo stesso con i polpacci e gli stinchi, quindi con le cosce, e così via, fino ad arrivare alla testa. Al contempo, è importante la respirazione, che deve essere lenta e controllata.
La terza tecnica è più che altro psicologica. Si chiama Refraining e consiste nel percepire qualcosa in modo differente, cambiando atteggiamento verso una particolare situazione e assumendo quindi pensieri positivi.

5/5 Consigli

  • Se ne sentite la necessità, rivolgetevi ad uno psicologo: sicuramente fornirà dei consigli appropriati al vostro caso

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