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Gambe gonfie e vene varicose: come rimediare

C’è chi al primo capillare in evidenza corre dallo specialista (e fa bene!) ma c’è anche chi rimanda troppo, per paura di doversi sottoporre a terapie lunghe e dolorose. La buona notizia è che oggi contro le vene varicose (o varici) si interviene in modo soft anche nei casi più complessi (come la tanto temuta safena). Il risultato non lascia cicatrici e restituisce bellezza e leggerezza

Non voglio ritrovarmi con le gambe come quelle di mia nonna! «Sono molte le ragazze che, spinte da questa paura, prenotano una visita con me appena hanno qualche capillare visibile» racconta Alessia Dossena, chirurgo vascolare, responsabile della Vein&Derma Clinic dell’Istituto di Cura Città di Pavia – Gruppo San Donato. «E hanno ragione a voler affrontare il disturbo, pensando ai casi in famiglia. Alla base dei problemi delle vene infatti c’è una debolezza strutturale della parete venosa geneticamente determinata, che si manifesta nel tempo con la dilatazione e l’allungamento irreversibili di capillari, venule e vene degli arti inferiori».

Vene varicose: la prevenzione

Tutte dovremmo essere previdenti come queste ragazze. E bisogna prestare ancora più attenzione in particolari casi. In gravidanza, quando il rischio di varici è più alto, soprattutto a causa del graduale aumento di volume dell’utero. Si verifica infatti una dilatazione delle vene delle pelvi, che rende temporaneamente più difficoltoso il ritorno venoso al cuore. Ma anche se si soffre di patologie osteoarticolari come l’alluce valgo o il piede piatto: queste problematiche a carico del piede causano una postura errata e ostacolano la corretta funzionalità della “spugna” presente a livello plantare.

Chi è più a rischio dovrebbe a maggior ragione giocare d’anticipo e rivolgersi a uno specialista ai primi segni sospetti. Per esempio, un senso di pesantezza alle gambe, soprattutto la sera, se si è state molto in piedi o se fa molto caldo, non va sottovalutato. «Sono campanelli d’allarme importanti, che spesso si possono tenere sotto controllo con alcuni accorgimenti e cure specifiche» continua l’esperta. «Ma solo lo specialista lo può dire. Ho visto sui social pubblicità di creme miracolose che promettono di far scomparire le vene varicose: niente di più falso, non esistono prodotti topici né farmaci che possano in alcun modo ridurre o eliminare le varici». Se le vene varicose si sono già formate, ci vogliono terapie medico-chirurgiche e oggi ce ne sono di soft in grado di risolvere tutti i problemi provocati dall’insufficienza venosa.

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Vene varicose: soluzioni su misura per ogni disturbo

Gonfiori alle caviglie, sensazione di avere le gambe “dure”, reticoli di capillari oppure addirittura nodi bluastri sottopelle. Sono i segnali che indicano la presenza di problemi di circolazione. Ti riconosci, ma rimandi perché ti ricordi i tormenti passati da tua mamma dopo un intervento per le varici? Oggi non è più così. Vediamo perché.

La soluzione più innovativa per le vene varicose si chiama TRAP, o fleboterapia tridimensionale, e consiste in iniezioni di una soluzione sclerosante di sodio salicilato a bassa concentrazione direttamente nella zona da trattare. A differenza delle altre terapie, come la scleroterapia, qui il patrimonio di vene e capillari rimane intatto: il farmaco riporta i vasi malati al loro calibro originale. Il trattamento è ambulatoriale e il numero di sedute viene deciso dallo specialista in base alla gravità del disturbo.

Se invece il tuo problema sono quelle brutte “ragnatele” di capillari sulle gambe oggi c’è modo di cancellarle. Con il laser vascolare che funziona nel caso di capillari rossi e di calibro sottilissimo. Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione che li elimina in una o più sedute a seconda della gravità, senza lasciare segni sulle gambe.

Anche per la vena safena oggi c’è una soluzione soft. Nella maggior parte dei casi si esegue la termoablazione. Attraverso piccoli tagli viene introdotto un micro-catetere che, grazie al calore emesso, “secca” la safena dall’interno. I vantaggi? Le microincisioni si cicatrizzano senza punti di sutura, si rientra a casa il giorno stesso e nell’arco di pochi giorni si può tornare a una vita normale. «Sono tutti trattamenti che non hanno controindicazioni e, cosa non da poco, permettono di riprendere subito le attività quotidiane» conclude l’esperto. «Sempre meglio comunque programmarli tra ottobre e aprile». Ma non ci sono solo le terapie mediche. Puoi fare molto per aiutare le tue gambe a mantenersi giovani e belle.

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1. I benefici del linfodrenaggio

Il linfodrenaggio migliora il ritorno dei liquidi dalla periferia e impedisce il ristagno di liquidi e tossine. Chi esegue il massaggio, effettua una vera e propria ginnastica linfatica, composta da una sequenza ben precisa di leggere pressioni in specifici punti, e manipolazioni lente e ripetitive.

Attenzione però. Tra i massaggi, è il metodo più efficace e mirato, a patto che venga eseguito da professionisti esperti, in base alle indicazioni stabilite dallo specialista. Il linfodrenaggio infatti è controindicato in caso di malattie come tumori, trombosi venosa profonda, insufficienza cardiaca grave e va evitato se nell’area da trattare ci sono ferite o fratture non ricomposte.

2. Mangia un’albicocca al giorno

Oppure un pugno di ciliegie e di mirtilli. O un bel pomodoro maturo. Contengono grandi quantità di bioflavonoidi, le sostanze che proteggono le pareti dei vasi e migliorano la circolazione del sangue. Sì anche al pesce azzurro tre volte alla settimana, perché è ricco di acidi grassi: rendono fluido il sangue e hanno un effetto antinfiammatorio sulle pareti delle vene. E tra i legumi privilegia i piselli almeno una volta alla settimana. Sono un mix di sostanze che combattono la ritenzione dei liquidi. Ricordati infine di bere almeno un paio di litri di acqua al giorno: contrasta la stasi, cioè il rallentamento del flusso sanguigno.

3. I benefici del “massaggio a spirale”

Fai così. La sera utilizza una crema o un gel a base di estratti vegetali di mirtillo, di vite rossa o di rusco: aiutano a migliorare i disturbi alle gambe. Applica il prodotto con il massaggio che parte dalla caviglia e sale man mano fino all’inguine con delicati movimenti a spirale. E conserva la confezione in frigo: allevia il caldo alle gambe. La mattina dedica cinque minuti alle spugnature per stimolare la circolazione linfatica e combattere il ristagno di liquidi. Riempi una bacinella di acqua e ghiaccio, aggiungi cinque gocce di olio essenziale di geranio, imbibisci una spugna e strofina le gambe. Sentirai che sollievo!


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Vene varicose: la gym per chi non hai mai tempo

Ti sei mai chiesta perché consigliano sempre di fare sport per la circolazione? La risposta è che l’attività fisica migliora l’ossigenazione del sangue, che così scorre più fluido. In più riattiva quella “pompa” simile a una spugna che abbiamo sotto la pianta dei piedi. E che contrasta il ristagno dei liquidi nelle nostre gambe. Gli sport più adatti sono la camminata e le attività acquatiche, come il nuoto e l’acquagym. Se però in questo periodo non hai tempo, segui i nostri consigli.

DURANTE IL GIORNO ogni tre ore circa appoggia prima i talloni e quindi poco alla volta tutta la pianta, dita comprese e ripeti tre volte, come se i piedi fossero su un dondolo.
LA SERA a piedi scalzi alterna dieci passi sulle punte e dieci sui calcagni. Quindi, spingi verso il basso come se volessi lasciare le tue impronte e, in contemporanea, stringi e rilascia i polpacci per 15 volte.

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