Il cavolfiore

I benefici del cavolfiore

Ricco di sali minerali e vitamine, con fibre, principi antiossidanti e antinfiammatori: le proprietà e i benefici del cavolfiore sono tanti. Te li raccontiamo qui

Le proprietà e i benefici del cavolfiore

Il cavolfiore è una crucifera molto diffusa nella dieta mediterranea, ma in pochi sanno quante siano in realtà le sue proprietà e i benefici che un consumo costante di questo ortaggio è in grado di offrire. Ricco di fibre, sali minerali, vitamine e soprattutto gusto, sia cotto che crudo, il cavolfiore non può mancare in una dieta equilibrata.

Sali minerali

Come tutte le crucifere, anche i cavolfiori contengono grosse quantità di sali minerali biodisponibili, come potassio, calcio, fosforo e ferro, che sono presenti sia nel crudo che nella verdura cotta. Un consumo costante del cavolfiore permette di mantenere alti soprattutto i livelli di calcio e ferro, che contribuiscono alla salute di ossa e fegato, oltre che alla formazione dei globuli rossi.

Vitamine

Acido folico e vitamina C sono presenti in alte quantità in questa crucifera, con livelli paragonabili a quelli che si riscontrano, per esempio, negli agrumi. Il consumo del cavolfiore crudo, magari con un filo d’olio e di aceto, permette di introdurre nell’organismo queste sostanze piuttosto volatili e facili all’ossidazione. La loro presenza li rende importanti nella dieta delle donne incinte. Esattamente come il ferro, che aiuta a contrastare l’anemia legata alla gravidanza.

Principi antiossidanti e anticancro

Grazie alla presenza della vitamina C e di altre molecole molto utili per l’organismo, il cavolfiore è uno alleato importante nella lotta contro il cancro, perché impedisce ai radicali liberi di attecchire. Il consumo di buone quantità di questo ortaggio aiuta a mantenere in buono stato il sistema circolatorio, riducendo la quantità di grassi saturi presenti nel sangue e dei colesteroli cattivi.

Fibre

Il cavolfiore contiene buone quantità di fibre, in particolare nelle sue foglie, che si possono consumare sia crude che cotte. La seconda via, in realtà, è la migliore, perché per taluni possono risultare fibrose. Proprio per questo motivo si deve introdurlo nella dieta, perché le sue fibre aiutano a mantenere in buone condizioni l’intestino, esercitando un’azione di rimozione meccanica degli strati superficiali di cellule morte.

Antinfiammatori ed antibatterici

Studi dimostrano che un consumo importante di cavolfiore riduce i livelli infiammatori a carico del sistema digerente, esercitando al tempo stesso una discreta azione antibatterica nei confronti degli elementi che non fanno parte della comune flora intestinale. Il consumo frequente di cavolfiore riduce il rischio di infezioni intestinali, in particolare quelle del tratto del colon.

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