Inositolo e gravidanza

Inositolo e gravidanza: un aiuto per rimanere incinta?

L'inositolo è chiamato molecola della fertilità perché esercita effetti positivi sulla qualità ovocitaria

In merito all’infertilità, la scienza e la medicina stanno compiendo passi da gigante tanto che, fortunatamente, sono sempre più frequenti le buone notizie per le donne che hanno difficoltà a concepire. Tra le ultime scoperte, spicca il ruolo dell’inositolo nel favorire la gravidanza. Tanto che l’inositolo è stato proprio ribattezzato molecola della fertilità.

Vediamo insieme cos’è l’inositolo, perché può essere un aiuto per rimanere incinta e dove si può trovare: un’alimentazione sana e attenta, infatti, può essere un’ottima fonte naturale di inositolo.

Inositolo

L’inositolo è la vitamina B7, ovvero un nutriente essenziale per il benessere dell’organismo umano. In parte, l’inositolo si assume attraverso l’alimentazione ma, in buona parte, viene anche prodotto dalll’organismo stesso.

Se consideriamo che l’inositolo è una molecola idrosolubile, va da sé che diventi necessario assumerlo e assorbirlo costantemente attraverso una buona alimentazione.

Il ruolo dell’inositolo per la nostra salute è quello di stimolare la produzione di lecitina, sostanza che pulisce le arterie e che riduce così la quantità di colesterolo presente nel sangue. Inoltre, la vitamina B7 aiuta il fegato a smaltire i grassi in eccesso e il cervello a superare stress e stati depressivi, contrastando anche l’invecchiamento delle cellule nervose.

Inositolo e fertilità

Perché, quindi, l‘inositolo aiuta la fertilità e come? A rivelare queste nuove scoperte, è uno studio condotto in sinergia dall’Università Ipus di Chiasso in Svizzera e dalla Commonwealth University della Virginia (USA).

Lo studio ha preso in considerazione un campione di donne affette da Sindrome dell’Ovaio Policistico (Pcos) e ha evidenziato l’effetto positivo dell’inositolo sulla funzionalità ovarica e sui disturbi di tipo endocrino-metabolico legati alla Pcos (iperandrogenismo, iperglicemia e resistenza insulinica).

A rivelarsi essenziali nel curare la policistosi ovarica, sono state in particolare due forme di inositolo: il Myo-inositolo (MI) e il D-chiro-inositolo (DCI). I risultati della ricerca hanno, poi, evidenziato il successo dell’utilizzo di questa molecola per combattere l’infertilità.

infatti, la metà delle pazienti che ha assunto inositolo ha di nuovo avuto lovulazione, più dell’80% è tornata ad avere il ciclo mestruale e ben il 55% ha avuto una gravidanza spontanea nell’arco di qualche mese.

Dove trovarlo

L’inositolo, o vitamina B7, si trova in abbondanza nella lecitina di soia, nei cereali integrali (riso integrale, avena, orzo, grano saraceno), nel lievito di birra, negli agrumi, nel tuorlo d’uovo, nelle noci, nelle arance e nelle banane.

Inoltre, alcune tipologie di carne forniscono un buon apporto di inositolo: per esempio, il fegato.

Alle donne che soffrono di infertilità, ma anche a tutte le donne che cercano una gravidanza, è consigliata quindi un’alimentazione molto varia ed equilibrata, ricca di inositolo. Infine, potrebbero rivelarsi utili integrazioni di vitamina B7 stabilite in accordo con il medico curante.

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