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Iodio: non fartelo mancare

Un oligoelemento sottovalutato ma di fondamentale importanza per molti organi e per i bambini in fase di crescita

Lo iodio è un oligoelemento essenziale per il nostro organismo, serve a sintetizzare gli ormoni tiroidei ed è indispensabile per il funzionamento della mucosa gastrica e delle ghiandole mammarie e salivari; ma difficilmente ne assumiamo una dose adeguata.
 
Molti credono che basti un soggiorno al mare per fare scorta di iodio, in realtà non è così: “Il mare e l’inalazione naturale dello iodio fanno senz’altro bene” spiega il Dott. Giorgio Iervasi, medico dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa “Così come le passeggiate in riva al mare possono contribuire alla cura di malattie dell’apparato respiratorio quali bronchiti e sinusiti. Va ricordato però che la quantità di iodio assorbita dall’organismo deve comunque essere integrata con il cibo”.
 
L’apporto principale di iodio si ha con l’acqua, con gli elementi addizionati, come il sale iodato, e con l’assunzione di alimenti che lo contengono naturalmente: pesci (come orate, branzini e saraghi), cozze e crostacei.
“I pesci dei mari del Nord, come la platessa, sono tra i più ricchi di iodio: 100 grammi possono contenere oltre 500 microgrammi di iodio” conclude Iervasi.
 
Integrare lo iodio (RDA 3 mg) è importante soprattutto nei bambini, perché la sua mancanza può causare ritardi nello sviluppo psicofisico: il cosiddetto cretinismo da carenza iodica è una forma di deficienza intellettiva largamente diffusa specie nei paesi con scarsa sorveglianza medico-sanitaria.
 
Quindi sì alle passeggiate al mare, ai pesci (purché di stagione) e al sale da tavola arricchito di iodio.

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