Sono passati cinque mesi dalla decisione delle autorità sanitarie irlandesi di ritirare i farmaci a base di nimesulide: erano sotto osservazione per aver provocato gravi danni al fegato a sei malati. Ora l’Agenzia Europea dei Medicinali pone l’ultima parola sull’uso di questi antinfiammatori che sono fra i più venduti al mondo (solo il noto Aulin è stato prescritto a 500 milioni di pazienti). D’ora in poi si potrà usare la nimesulide ma bisognerà seguire regole precise. Limitazioni che rendono sicuro il farmaco e tranquillizzano i malati. Ecco, con l’aiuto del dottor Carlo Gargiulo, medico di famiglia e conduttore di Elisir, che cosa c’è sapere.
Le novità in farmacia
Tutti i farmaci a base di nimesulide (più di 30 fra quelli di marca e i generici) devono essere prescritti con ricetta non ripetibile (fino a ieri lo era) e per non più di 15 giorni di cura. Per questo la scatola di medicinale non può contenere più di 30 pastiglie o bustine.
Quando serve davvero
Va bene per i dolori acuti, legati per esempio all’osteoartrosi, a problemi reumatici, al colpo della strega e a infiammazioni articolari come le tendiniti. “Meglio limitarsi però a due bustine al giorno per sette giorni” consiglia Gargiulo. “È sbagliato prendere il farmaco per continuare le nostre attività come se niente fosse successo. Ci vuole riposo, altrimenti il dolore si cronicizza e si tende a usare più a lungo il medicinale”. La nimesulide è indicata anche per i dolori mestruali che non sono dovuti a una qualche malattia. Ma il farmaco deve essere preso al massimo per due giorni. “Per il mal di testa invece è meglio provare il paracetamolo, che può essere assunto anche in gravidanza” aggiunge l’esperto.
Chi non deve prenderlo
Vietato a tutte le persone che hanno problemi di fegato. Da chi ha semplicemente le transaminasi sballate a chi soffre di malattie importanti come la steatosi epatica. Per lo stesso motivo non deve essere usato dagli over 75. Devono evitarlo anche le donne che cercano un bimbo o sono già in gravidanza. E poi, i minori di 12 anni e chi soffre di gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo cronico. Per prudenza, anche chi ha problemi di cuore dovrebbe usare il paracetamolo.
Istruzioni per l’uso
Il farmaco va sempre preso a stomaco pieno, perché blocca gli enzimi che proteggono le mucose gastriche, e quindi aumenta il rischio di ulcere e gastriti. “Infine, non trattiamolo come un medicinale da banco” conclude Gargiulo. “Non prestiamolo ad altri, perché richiede sempre il consiglio del medico, la conoscenza dello stato di salute di chi lo prende. E ricordiamoci sempre di sospenderlo dopo pochi giorni se non risolve il problema”.