«Come stai?». Ci sono giorni in cui ci sentiamo in forma. Altri in cui non sappiamo nemmeno da dove cominciare. Per provare a rispondere a questa domanda, semplice solo in apparenza, abbiamo scelto due voci autorevoli e complementari che, con passione e professionalità, offrono consigli unici e storie autentiche nel mondo QVC: Michela Coppa, Wellbeing Expert di QVC Italia, che unisce competenze olistiche ed esperienza personale per accompagnare le donne verso uno stile di vita più consapevole e vitale, e Valentina Antonini, Beauty Expert di QVC Italia, farmacista e divulgatrice, che ogni giorno ascolta, accoglie e consiglia con un approccio concreto e competente.
Abbiamo chiesto a entrambe consigli sui temi che vi stanno più a cuore: alimentazione, movimento, pelle, sonno, benessere mentale. Perché, se non esistono soluzioni universali, esistono punti di partenza. Ecco i nostri: pratici, realistici, alla portata di tutte.
Conversazioni di benessere con Michela Coppa e Valentina Antonini
Oggi ci dicono tutto e il contrario di tutto su cosa mangiare. Da dove si ricomincia, secondo voi?
MC: «Ascoltando se stesse. Ci sono troppi stimoli, ma ognuna di noi può sentire cosa funziona davvero. Io, per esempio, ne ho provati tanti, ma quando ho seguito il regime di nutrizione funzionale ho capito che era quello giusto per me».
VA: «Dimentichiamo le diete drastiche. Meglio un’alimentazione equilibrata fatta di più frutta e verdura, meno glutine e carboidrati integrali. Per ridurre l’infiammazione consiglio piante depurative come carciofo e tarassaco e proteine leggere: pesce o vegetali».
Un gesto piccolo che può cambiare il nostro modo di mangiare?
MC: «Mangiare verdure crude prima del pasto: saziano, attivano la digestione e abbassano la glicemia». VA: «Lascia perdere bilancia e app per contare le calorie. Fidati di come ti senti. E affidati a un professionista per capire davvero come sta il tuo corpo».
Se non ami la palestra, ma vuoi comunque sentirti meglio, da dove puoi partire oggi stesso?
MC: «Cammina. Soprattutto in mezzo alla natura, se puoi: è un toccasana per il cuore e per il sistema nervoso. E se non ti senti pronta per lo yoga, inizia con qualche minuto di stretching: anche così si riattiva la circolazione e cambia l’energia della giornata».
VA: «C’è un’attività per ogni esigenza: io amo il Pilates, perché tonifica e migliora la postura. Ma se vuoi socializzare, anche il padel può essere un’ottima alternativa. Basta trovare quello che ti fa stare bene».
E se il tempo è poco? Un trucco per muoversi anche nelle giornate strapiene?
MC: «Basta poco. Anche solo camminare per andare a fare la spesa o prendere un gelato. Il movimento può essere semplice, spontaneo, quotidiano».
VA: «Quindici minuti di camminata al giorno possono fare la differenza. E se proprio non puoi uscire, bastano cinque minuti di stretching e respirazione profonda, occhi chiusi, immaginando il tuo posto sicuro».
Quanto conta la cura di sé per sentirsi bene quando il corpo cambia?
MC: «La cura di sé è importante, ma lo è altrettanto l’accettazione del tempo che passa. Cure naturali, alimentazione, trattamenti e movimento sono strumenti preziosi per accogliere il cambiamento. Il tempo poi è democratico: passa per tutte».
VA: «Conta tantissimo. Quando ci vediamo con una pelle luminosa o ci sentiamo bene in un abito, cambia il nostro umore. Prendersi cura di sé non è vanità: migliora anche il modo in cui ci relazioniamo agli altri».
Un rituale beauty semplice per le giornate no?
MC: «Una candela, una musica che ci alleggerisce e 30 minuti per noi. Una maschera viso, uno scrub con olio di lavanda e una domanda: chi sono oggi? Ricentrarsi è la chiave».
VA: «Detergente al mattino, siero antiossidante con vitamina C, poi un fluido colorato con Spf. Bastano tre step per sentirsi meglio e più in ordine, anche nelle giornate di corsa».
Perché oggi facciamo così fatica a dormire bene?
MC: «Anche io ho sofferto di insonnia che si cura con un lavoro quotidiano e diurno! La serotonina, prodotta in gran parte nell’intestino, è fondamentale: possiamo stimolarla con il cibo giusto, integratori e abitudini sane».
VA: «La causa è lo stress. Portiamo a letto pensieri e lavoro. Quando mi capita, leggo o mi concentro sulla respirazione. Anche questo è un segnale: se non dormiamo bene, il corpo ci sta parlando».
Quali segnali dovremmo ascoltare prima di arrivare al burnout?
MC: «Se ti svegli ogni notte alle 4 e non riesci più a riposare, qualcosa va visto. Dietro ci sono ansia o preoccupazioni non ascoltate. A volte basta una pausa, anche breve, per prevenire il crollo».
VA: «Stanchezza al mattino e iperattività la sera sono segnali chiari: il cortisolo è sfasato. È il momento di fermarsi, prima che sia troppo tardi».
Cosa fare (o non fare) la sera per dormire meglio?
MC: «Yoga rilassante, respirazione profonda a letto e qualche goccia di lavanda sul cuscino».
VA: «Niente lavoro o allenamento a tarda sera. E, se serve, integratori: valeriana, escolzia, o melatonina a rilascio prolungato».