Gerusalemme by night

NATALE A GERUSALEMME

In ebraico è Yerushalayim, al-Quds in arabo: Gerusalemme, la città eterna, ha tanti nomi. La sua anima millenaria vibra tra le mura della Città Vecchia, patrimonio dell'umanità Unesco e se i conflitti umani insanguinano il suo cuore, considerato sacro dalle tre religioni del ceppo biblico, qui si respira l'atmosfera dei luoghi in cui sfiorare il passato ancestrale dell'umanità. Durante il periodo natalizio le luci sono ovunque e intensa è la percezione che, attraverso la bellezza e una cultura capace di creare dialogo, sia di nuovo possibile immaginare la pace.

I luoghi nel cuore del Natale: da Betlemme a Gerusalemme

Viaggio fra archeologia e atmosfere senza tempo

TEMPO PER ISPIRARSI

Abbiamo tutti bisogno di silenzio. Per ritrovare il filo dei pensieri, riscoprire il nostro spazio interiore.

Viaggiare non è questione di grandi budget, ma di… creatività, organizzazione e ispirazione.

Durante le feste ci sentiamo tutti un po’ bambini: riscopri la bellezza dell’infanzia nei piccoli gesti.

Una fuga romantica… da progettare, vivere, sognare.

Hai mai provato a meditare? Ecco come iniziare adesso, in modo facile.

Chiesa del Santo Sepolcro Gerusalemme

INTRECCIO DI RITI E STORIA

La basilica del Santo Sepolcro si trova nel cuore della Città Vecchia. Oggi questa chiesa cristiana è la sede del Patriarcato Ortodosso di Gerusalemme: culto cattolico, armeno, etiopico, giacobita e ortodosso si intrecciano dando vita a un mosaico complesso di riti, fedeli, celebrazioni. L’incenso e il fumo delle candele abitano questo spazio, immenso e tortuoso: un tempio dalla storia secolare che la tradizione indica come il luogo della crocifissione, sepoltura e resurrezione di Gesù. Già nel II secolo ci sono prove archeologiche circa la sua esistenza: distrutta, venne ricostruita con un lavoro senza fine.

Storia del Santo Sepolcro

LE CHIAVI DEL TEMPO

Una piccola curiosità sul Santo Sepolcro: ogni sera la basilica viene chiusa dall’esterno. Le chiavi sono custodite da due famiglie musulmane; dal 1244 questa tradizione familiare si trasmette da una generazione all’altra e in occasione dell’apertura solenne mentre il sacrestano apre il battente di sinistra il portinaio musulmano spalanca quello di destra. In questo luogo antico la percezione è di un tempo messo fra parentesi, in cui respirare il senso di un rito che zittisce i rumori del quotidiano per fare posto al silenzio.

Porta di Damasco Gerusalemme

LA CITTÀ VECCHIA

Le mura della città di Gerusalemme, costruite dal sultano Solimano I all’inizio del XVI secolo, hanno otto  porte, ancora abitualmente utilizzate dai cittadini. Il coloratissimo souk dell’imponente Porta di Damasco, costruita nel 1537, costituisce l’accesso diretto alla Città Vecchia, che è divisa in quattro quartieri: cristiano, ebraico, musulmano e armeno. Fra banchi di frutta, verdura e spezie, il via vai della folla che scivola fra le strade di pietra antica si affianca alle processioni delle prime stazioni della Via Crucis, dirette verso la Basilica del Santo Sepolcro, poco distante da qui.

Città Vecchia e la Torre di David Gerusalemme

ARCHEOLOGIA E STORIA

Sede di installazioni artistiche, concerti e mostre di artigianato, la Torre di David ospita il museo della storia di Gerusalemme: da questo punto è possibile abbracciare l’intero orizzonte della città, vibrante alle luci del tramonto. Poco lontano si staglia il profilo della Porta di Giaffa, storica entrata della Città Santa, che durante il giorno vede il passaggio continuo di viaggiatori e pellegrini, mentre i suonatori in cerca di qualche moneta offrono al pubblico il tocco leggero delle dita sulle corde di strumenti antichi.

Gerusalemme dal Monte degli Ulivi

GERUSALEMME AL TRAMONTO

Non si può lasciare Gerusalemme senza salire verso il Monte degli Ulivi. Separato dal centro cittadino dalla valle del torrente Cedron, il luogo, che secondo la tradizione fu attraversato da Gesù per raggiungere il Getsemani, ha la forza degli alberi millenari a cui deve il nome: con l’olio ricavato da questi ulivi nell’antichità venivano unti i sommi sacerdoti e i sovrani. Il frastuono della città diventa lontano: Gerusalemme si confonde con il sole all’orizzonte e lo sguardo si lascia abbracciare dalla luce che da secoli rende queste fertili vallate ricche dei frutti della terra, intrise di una natura originaria che è Madre e futuro.

Basilica della Natività a Betlemme

VIAGGIO A BETLEMME

A una manciata di chilometri da Gerusalemme, divisa da un muro che rende questo breve tragitto una distanza quasi incolmabile, si incontra Betlemme, dove secondo la testimonianza dei Vangeli nacque Gesù. La Basilica della Natività è un grande complesso dove perdersi nella vastità delle cinque navate dalle colonne altissime, imponenti: curiosamente l’accesso per entrare in questo luogo sacro è costituito da un’unica piccola porta, che si indovina sullo sfondo della facciata di pietra chiara, dove quasi è necessario inginocchiarsi per poter entrare.

Luogo della nascita di Gesù

IL CUORE SACRO DI BETLEMME

All’interno della Basilica della Natività di Betlemme, che da giugno 2012 è annoverata nel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, si trova il punto simbolico dove la tradizione ricorda il luogo in cui nacque Gesù, indicato da una stella d’argento che molti pellegrini sfiorano silenziosamente, inginocchiati fra le pareti della Grotta della Natività, situata a fianco dell’abside e proprietà dei Padri Francescani della Custodia di Terra Santa.

Nazareth

LA CITTÀ DELL’ANNUNCIAZIONE

Nazareth, che secondo la tradizione è la città di Gesù, si trova in Galilea. In questa generosa terra delimitata dal fiume Giordano le strade sterrate si confondono con la vegetazione percorsa dagli ulivi, mentre in lontananza le rocce del deserto di Giuda rievocano l’asperità di un territorio dove si stagliano antichi monasteri, nelle vicinanze del luogo in cui, decenni fa, vennero ritrovati da un giovane pastore i preziosi Rotoli del Mar Morto, nascosti in giare di terracotta nella caverna di Qumran.

Natale in Terra Santa

VIAGGIO ALLE ORIGINI

Luogo percorso da pellegrini di ogni epoca, la Terra Santa è un prezioso amalgama di storia, archeologia, antiche tradizioni. In questo paesaggio dalla geografia complicata eppure splendido si riscopre la bellezza del silenzio, la connessione con le proprie radici: qui la storia tocca le ferite di un’umanità che da secoli cerca il proprio senso nel mondo e, senza tregua ma ancora con speranza, eleva una preghiera di pace al futuro in tutte le lingue del mondo.

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