Ad ognuno i SUOI parenti

All’inizio di ogni matrimonio bisognerebbe chiarire che ogni coniuge è tenuto a gestirsi in autonomia i propri consanguinei.

Perché è importante che ognuno sovrintenda ai PROPRI parenti? Molto semplice: perché se, putacaso, nostra madre la fa veramente grossa, siamo perfettamente libere di mandarcela e di non farci più sentire per un mese (o per sempre). Se la stessa cosa accade con la suocera o comunque con un parente acquisito, NI.

Potrebbe essere che il nostro valoroso consorte stia dalla nostra parte e magari proceda egli stesso con la fanculizzazione del parente mannaro, ma più probabilmente la sua reazione sarà una scrollata di spalle seguita dalla frase preferita dei mammoni italiani:

LEGGI ANCHE: I vantaggi del parente mitilo
 

“Avrai frainteso” – Come sia possibile fraintendere una cacca di cane spalmata sul parabrezza della nostra auto è un capitolo a parte, ma situazioni di questo tipo rendono l’idea di come sia mandatario assicurarsi che il proprio partner sia ben consapevole che i suoi parenti sono I SUOI.

Se ogni volta che suoceri e compagnia vengono a casa nostra lui trova ogni scusa per assentarsi, oppure si piazza davanti alla televisione o davanti al computer fingendosi completamente assorto (tutte mosse finalizzate a crearsi un alibi per quando, la sera, gli sottoporremo una compassionevole selezione di tutte le cazzate dette e fatte dal suo parentado) allora significa che fa parte di quell’80% dei maschi italiani che cercano, fondamentalmente, non una moglie ma una badante/assistente sociale per i membri della propria famiglia d’origine.

Ecco altri atteggiamenti significativi:

– quando ci sono pranzi e cene con la sua famiglia, si mette a whatsappare e messaggiare furiosamente tutto il tempo, anche a tavola, come se avesse 20 anni di meno;

– propone con insistenza di andare in vacanza con i suoi. Noi, lui no, lui deve lavorare;

– tende a non rispondere al telefono ai suoi, tanto sa che se non lo trovano poi chiamano noi;

– addirittura ci rimbalza le richieste più pressanti dei suoi congiunti: “venite a pranzo domenica?” “non so se abbiamo impegni. Meglio che chiedi a mia moglie.” Segno di sudditanza? Nossignore: semplice scaricabarili;

– alla lunga i nostri parenti acquisti assorbono questo atteggiamento generale: tipico il caso della suocera che, appena nostro marito esce dalla stanza, inizia a chiamarci col nome della sua ex e a parlare male di nostra madre.

C’è un solo modo per avere un bel rapporto con i parenti acquisiti: un marito che li tiene alla larga.

Riproduzione riservata