Roberta Cavalcante, vicina a Moana, racconta la sua storia di trans

Si chiamava Roberto quando era il coiffeur di Moana Pozzi. Ha molti ricordi legati alla pornostar. Oggi Roberta Cavalcante racconta la sua storia di transex che ha vissuto un'epoca...

Storia di una carriera trans. Si chiama Roberta Cavalcante e il suo fisico è quello di un’amazzone: un metro e ottantadue di altezza, capelli biondo platino, corpo statuario, décolleté generoso, stacco di gambe impressionante. Ama definirsi la transex più amata dagli italiani.

”Gli uomini impazziscono per me, quello che ho fatto l’ho fatto per loro”.

Si chiamava Roberto quando faceva, come mestiere, il truccatore personale e il coiffeur di Moana. Robertino, per l’esattezza. Lui si è sentito sempre donna, e per questo ha scelto di stare tra loro, tra le amate creature facendo il parrucchiere.

Poi un giorno hai incontrato lei, la divina Moana Pozzi…

Una volta il porno era una cosa di classe. Era uno stile, e Moana ne aveva da vendere. Aveva anche i suoi capricci, i suoi momenti no, le sue manie. Ma era una donna vera. Aveva il sangue in tumulto. Il porno per lei era non denaro e non fama, ma passione.

Le sue acconciature preferite quali erano e che cliente era Moana?

Disponibile, ma con il suo look preciso: da femmina. Mai e poi mai se li sarebbe fatti tagliare i suoi meravigliosi capelli. Era aperta ai consigli ma poi faceva di testa sua

Roberta decide di fare come lei e diventare una stella dell’hard…

Non solo cambiare sesso, ma mestiere. Il porno aveva il suo perché. Noi eravamo (lo siamo ancora ma in maniera diversa) dei miti, dei riferimenti. Rocco Siffredi per i maschi. Moana Pozzi per le femmine. Implicitamente magari, ma tutti desideravano fare come loro a letto. Dei leoni e delle pantere, miti…

E che persone erano tutti i giorni questi attori hard?

Erano persone serissime: niente droga o Viagra, solo allenamento, stile di vita sano, alimentazione, sport. Il porno era porno solo sullo schermo. Per tutto il resto sognavamo, e io ancora lo sogno, il grande amore della nostra vita.

Vivi a Milano con Manìa, un’amica attrice di teatro

L’unica con cui riesco a fare giochini di un certo tipo –  dice ammiccando.

A te le donne non piacciono?

Faccio fatica ad accettare le loro proposte. Anche se devo dire che, nel dichiararsi, sono molto più oneste e sinecere e disarmanti degli uomini. Le donne mi dicono – voglio venire con te perché sei bellissima ma sei anche maschio e chissà cosa si sente a far l’amore con te…    Dicono tutto questo senza porsi il problema o senza accennare mai all’ipotesi di essere lesbiche.

E a Moana Pozzi ci pensa mai?

Certo, e credo che sia ancora nell’aria. C’è chi dice viva, e io non lo so. Magari sì, era nauseata dal cambiamento della nostra storia, e non voleva vedere il suo tramonto come quello dell’hard. Una maga lo è sempre stata. Una star non finirà mai di esserlo.

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