Floriterapia: i fiori californiani

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo della floriterapia: dopo i fiori di Bach e i fiori Australiani, oggi parliamo dei fiori Californiani, e lo facciamo insieme ad un'esperta, la dottoressa Antonella Napoli

A cura di Antonella Marchisella

 

Il nostro interessante viaggio nell’universo della floriterapia continua con uno sguardo ai fiori Californiani, un’estensione dei fiori di Bach. Richard Kats della Flower Essence Society insieme alla moglie Patricia Kaminski ne ha portati alla luce ben 103. Scopriamone alcuni:
ANGELICA: è  l’essenza ideale nei momenti di transizione e di cambiamento, dona forza e coraggio per non lasciarsi andare nella disperazione;

BABY BLUE EYES: è un bellissimo fiore azzurro che aiuta ad essere meno diffidenti e cinici nei confronti degli altri;

BLACK EYES SUSAN: a volte capita che si presentino stati di depressione,angoscia, senza apparentemente una motivazione. Si tratta del caso in cui un individuo ha vissuto dei grandi dolori psicologici che sono stati rimossi,relegati nell’inconscio. Black Eyes Susan viene in aiuto di queste persone, portandole ad integrare quel che è stato rimosso;

BLEEDING HEARTH: è un meraviglioso fiore rosa a forma di cuore che ha origine dalla famiglia delle papaveracee. Secondo il linguaggio dei fiori si adatta a coloro che presentano una personalità possessiva e dipendente dalle persone che scelgono di amare. Questo fiore aiuta a vivere e a donare amore, in modo sereno,libero ed incondizionato,ma anche per accettare la fine di una storia;

CALIFORNIA POPPY: il rimedio naturale per chi è eccessivamente attratto dal mondo spirituale fino a ricorrere a sedicenti santoni o guide di questo tipo;

CALIFORNIA WILD ROSE: è un bellissimo fiore dal colore rosaceo e delicato, utile per donare voglia di vivere a soggetti apatici e con scarsa forza di volontà;

COSMOS: il rosso porpora è il colore che contraddistingue questo fiore davvero tanto efficace per esprimere le proprie intuizioni in modo chiaro. Questo magico fiore integra il pensiero con la parola, dando chiarezza alle idee;

DILL: è l’essenza ideale nei casi di congestione mentale a causa di un sovraffollamento di stimoli;

EVENING PRIMEROSE: è una gialla primula della sera, originaria dell’America Settentrionale,utile per favorire un aiuto nelle persone che si sentono inadeguate e non amate a causa di un rifiuto materno nel periodo pre-natale o per via di abusi subiti nella prima infanzia;

FAIRY LANTERN: è un fiore della famiglia delle liliacee,ideale per coloro che hanno voluto restare bambini tanto da assumere la classica sindrome da Peter Pan e anche per chi, avendo vissuto la propria infanzia privato della possibilità di potersi esprimere liberamente, o in ambienti famliari iperprotettivi, fino a diventare un adulto pieno di insicurezze e alla ricerca di rassicurazioni continue;

GARLIC: fiore di tonalità violetta indicato per i soggetti facilmente influenzabili e con scarsa volontà, che fanno da spugna assorbendo le paure degli altri. Regala il coraggio e la forza per superare ansie e timori;

INDIAN PINK: l’essenza ricavata da questo fiore rosso dalla forma particolareggiata,è indicata nei casi in cui si è sotto pressione e non si riesce a mantenere la calma;

LOTUS: è uno splendido fiore delicato,portatore di equilibrio tra il piano spirituale e quello fisico;

MILKWEED: è il fiore che accresce la forza e l’indipendenza,adatto per chi tende a crearsi dipendenze come quella da sostanze psicotrope o da alcool per sfuggire alla realtà.

Ma cerchiamo di entrare in maniera più approfondita nel mondo dei fiori Californiani: lo faremo con l’ausilio di una specialista, la Dottoressa Antonella Napoli, Floriterapeuta e Naturopata laureata in Discipline della Ricerca Psicologico Sociale: “Nella mia professione uso ciò che la Natura mette a disposizione per un miglior equilibrio della persona” afferma.

Dottoressa Napoli parliamo di fiori californiani. Che cosa sono esattamente nella floriterapia?
Sono essenze floreali californiani che estendono i fiori di Bach, create da Richard Kats e Patricia Kaminski, fondatori della FES (Flower Essence Society). Dal 1978 hanno prodotto più di 150 essenze (con le ultime Range of Light), che prima di essere messe in commercio sono state studiate e verificate da terapeuti e ricercatori di tutto il mondo per anni. In comune questi fiori hanno il fatto di lavorare su problematiche specifiche più moderne e attuali rispetto ai tempi di Bach. Per esempio Pomegranate è una essenza utile per le donne che non riescono a scegliere tra il ruolo di madre e quello di donna in carriera e spesso si sentono frustrate in entrambi i ruoli. Oppure Cala Lily, è l’essenza che fa accettare la propria identità sessuale, senza inibizioni, frustrazioni, vergogne Yarrow enviromental solution, è una composizione utile per fortificare e proteggere contro le influenze ambientali e tossiche: radiazione da monitor di pc, campi elettromagnetici, ecc..

Ho letto nel Suo sito internet una frase che mi ha molto colpito circa il fiore Yerba Santa: “Con questo fiore “benedetto” la persona ristabilisce il proprio santuario, rendendo libero il cuore umano di vivere il mondo con una rinnovata emotività, pieno di luce e più spazioso”. In che modo agisce un fiore sull’interiorità di un individuo?
Le nostre anime sono guidate dalla personalità e durante la vita apprendiamo lezioni, ci trasformiamo. Una disarmonia, un conflitto tra Anima e personalità può cristallizzarsi portando crisi, sensazioni somatiche sgradevoli, malattie. Le essenze agiscono riarmonizzando l’informazione tra Anima e personalità, sbloccando quindi informazioni che sono già dentro di noi.
Le essenze floreali funzionano come catalizzatori che stimolano e potenziano il processo di trasformazione interiore, lasciandoci liberi di sviluppare le nostre capacità innate in un processo di crescita interiore. Questo è il motivo per cui non vengono usate sintomatologicamente per curare malattie particolari, ma ci aiutano ad apprendere le lezioni forniteci da ogni più piccola malattia, ad affrontare le sfide ed il dolore e la sofferenza emotiva e fisica che provengono dalla nostra Anima e quindi a trasformare la nostra vita. Tali metamorfosi possono eliminare naturalmente molti sintomi fisici dolorosi, ma il fine ultimo resta comunque l’evoluzione dell’animo.

Attualmente la floriterapia è un campo di studio molto seguito, ma i fiori sappiamo non avere effetti biochimici sull’organismo. Come si stabilisce che un determinato fiore possa essere il rimedio per un determinato squilibrio?
Noi siamo abituati a ragionare allopaticamente, quindi se ho un problema per esempio di tipo ansioso, il medico mi potrà prescrivere quel farmaco che contiene quella specifica molecola che andrà ad agire biochimicamente sui recettori delle sinapsi del nostro cervello per modificarle in modo che il sintomo si allevi o possa sparire. Quel sintomo ha bisogno di quel farmaco e quel farmaco ha effetto su quel sintomo. Una causa-effetto lineare e diretta dove l’intervento è qualche cosa di esterno che modifica il nostro interno.

La floriterapia si chiede da dove arriva quell’ansia, cosa mi procura e quali sono gli obiettivi che voglio raggiungere. Se due persone hanno un problema di ansia, probabilmente non hanno bisogno degli stessi fiori. Faccio alcuni esempi rimanendo tra i fiori californiani:
– Sento una grande ansia perché il mio ragazzo ha appena rotto la relazione ed io pensavo che sarebbe stato con me per sempre? Bleeding Hearth
– Non sarò mai qualcuno in questa società perché mi sento timida, insicura, buona a nulla e senza capacità di buttarmi?
*
Buttercup
*

– Quando mi guardo allo specchio il mio corpo mi fa schifo e questo mi mette ansia?
*
Manzanita; Pretty Face
*

– Mi sento ansiosa perché non riesco a concentrarmi nello studio o nel lavoro, inizio le cose, ma poi le lascio a metà perché mi si intorpidisce la mente?
*
Madia; Peppermint
*
e via dicendo.
Come dicevo prima, l’intervento delle essenze stimola dall’interno il nostro processo di crescita e trasformazione interiore.

Quali sono le essenze californiane utili per ritrovare la leggerezza del cuore?
Il cuore può essere pesante per vari motivi. Eccone alcuni:
– Perché è finita una relazione in cui credevamo e il nostro cuore infranto ci sembra sanguinare perché ci sentivamo dipendenti da quella persona (
/
Bleeding Hearth
/
); e questo ha portato una profonda tristezza e depressione ed una malinconia da cui abbiamo la certezza di non uscire più (
/
Borage
/
).
– Perché è morta una persona cara e oltre
/
Bleeding Hearth
/
e
/
Borage
/
sarà utile
/
Forget me not
/
per il senso di solitudine e di abbandono dovuto al dolore e alla perdita che diventa anche angoscia.
– Quando reprimiamo le emozioni che in qualche modo sono legate al cuore anche di situazioni passati o traumi vissuti in famiglia (per es. divorzi), ma il dolore è stato soffocato
/
Yerba Santa
/

– Se non riusciamo a sentirci fiduciose di lasciarci andare, di donarci agli altri, di *credere nei sentimenti,* vivere l’affettività senza insicurezza e diffidenza
/
Mallow
/

– Durante la
*
gravidanza
*
quando aspettiamo un bambino e il rapporto con nostra madre non è stato armonico
/
Mariposa Lily
/

– Durante
*
l’adolescenza
*
quando si hanno problemi nel gruppo o a mantenere le amicizie.
/
Mallow
/

– Quando si teme il
*
giudizio
*
degli altri per paura che si veda la propria fragilità. Si ha vergogna, sensi di colpa, si tendono a nascondere i propri sentimenti e la vera personalità. /Pink monkeyflower .  /

/Visita il sito della Dottoressa Antonella Napoli –  www.fioriperlanima.com

Riproduzione riservata