donna mangia insalata

Più magnesio per un cervello più giovane

Il magnesio aiuta a mantenere più giovane e in salute il cervello. Lo dimostra un recente studio australiano. Come assumerlo, dove si trova e quando servono davvero gli integratori

Una maggiore assunzione di magnesio fa bene al cervello e, in particolare, al contrasto delle demenze. A dirlo è uno studio australiano, appena pubblicato sull’European Journal of Nutrition, secondo cui aumentando la quantità del prezioso minerale, le funzioni cognitive possono migliorare.

Lo studio: serve più magnesio

I ricercatori del Neuroimaging and Brain Lab dell’Australian National University hanno preso in esame un campione di oltre 6.000 persone cognitivamente sane di età tra i 40 e i 73 anni. Dopo aver fatto assumere loro una quantità di 550 milligrammi di magnesio ogni giorno, ossia circa il 41% in più del normale, hanno osservato che il loro cervello risulta più “giovane” da un punto di vista cognitivo rispetto a chi si limita a 350 milligrammi al giorno, che rappresentano la quantità di magnesio che in media è contenuta nella dieta quotidiana. Questo avrebbe dei riflessi positivi, quindi, nel contrasto a malattie come le demenze e nel miglioramento delle funzioni del cervello.

Perché il magnesio fa bene al cervello

«Lo studio è sicuramente interessante e conferma conclusioni analoghe che erano state raggiunte con altri lavori. Sembrerebbe, quindi, che il magnesio possa avere un ruolo protettivo sulla sostanza bianca del cervello, come neuro protettore. Il che ha anche un senso perché agisce, per esempio, anche nella riduzione della pressione arteriosa, che si sa essere una delle cause dei micro-danni cerebrali», spiega Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l’Università Campus Biomedico di Roma. «Naturalmente ogni studio va inserito in un contesto. In questo caso c’è il limite di come è stato effettuato, cioè tramite recall, telefonate con le quali veniva chiesto al campione di volontari cosa avessero mangiato, per dedurne la quantità di magnesio. È evidente che è difficile trarre un risultato certo. Come detto, però, è verosimile che come emerso da altri lavori le persone che assumono più magnesio hanno anche una maggior “salubrità” cerebrale, meno Parkinson e Alzheimer. Questo non significa che si debba fare la corsa ad aumentarne la quantità», aggiunge l’esperto.

A cosa serve il magnesio?

«Il magnesio è un minerale molto utile alla salute. La sua funzione principale è quella di rafforzare la struttura ossea, insieme a calcio e fosforo. Ma interviene anche in altri processi: ad esempio, nella sintesi delle proteine e del Dna, nella possibilità di sfruttare la capacità energetica dei nutrienti. Consente anche un corretto equilibrio della pressione arteriosa, la contrazione muscolare e permette il funzionamento adeguato del sistema nervoso centrale», spiega Piretta. Da qui l’importanza di un giusto quantitativo. Ma in che alimenti lo si trova?

Dove lo si trova nel cibo?

«Una corretta alimentazione, in particolare seguendo la dieta Mediterranea, permette di soddisfare il fabbisogno quotidiano, che normalmente è indicato in circa 350 milligrammi quotidiani. Gli alimenti che ne contengono di più sono le verdure a foglia larga verde, perché il magnesio si trova nella clorofilla, quindi lattuga, cicoria, spinaci e bieta. È anche molto presente nella crusca, quindi è importante mangiare cereali integrali, così come un quantitativo corretto di frutta secca a guscio tipo noci e mandorle, e nei semi vegetali. C’è anche nei legumi e nel pesce», suggerisce il nutrizionista e gastroenterologo.

Quanto e come possono essere utili gli integratori?

«L’integrazione è sempre delicata. Sarebbe sufficiente, infatti, una dieta equilibrata. Il problema è che poi nella pratica spesso non si ha un’alimentazione corretta, si possono verificare carenze con relativa frequenza e allo si ricorre agli integratori. Altre volte, invece, può essere utile integrare l’apporto di magnesio, come nel caso di particolari condizioni fisiologiche o patologiche: chi soffre di celiachia o malassorbimento o colon irritabile, per esempio, può avere carenza di magnesio. Oppure chi fa molta attività sportiva, come gli atleti, specie quando fa caldo. È sbagliato, però, prendere un integratore, come si fa abitualmente specie nel cambio di stagione, se ci si sente stanchi o giù di tono – spiega Piretta – Una moderata integrazione non fa male a nessuno, ma spesso è inutile: il benessere che a volte si prova assumendo integratori in molti casi è dovuto ad altro».

Quanto magnesio serve per mantenere in salute il cervello?

«In questo caso emerge che occorrerebbe quasi raddoppiare la quantità di magnesio normalmente assunta tramite la dieta, arrivando a 550 milligrammi al giorno. Ma, come dicevamo, è difficile dare un’indicazione così precisa, perché nel benessere del cervello possono aver inciso anche altri fattori. In ogni caso attenzione al sovradosaggio: una quantità eccessiva di magnesio può anche dare problemi intestinali come la diarrea, tant’è che in alcuni casi lo si prescrive come lassativo. Insomma, meglio affidarsi a un’alimentazione corretta e, nel caso, consultare uno specialista», conclude il gastroenterologo e nutrizionista.

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