Osteoporosi sintomi e prevenzione

Osteoporosi sintomi e prevenzione. L’80% dei pazienti con frattura non è sottoposto a terapia per evitarne una seconda, né ad accertamenti per verificarne le cause. In grave pericolo 5 milioni di persone affette da osteoporosi in Italia

Osteoporosi sintomi e prevenzione

L’80% delle persone che hanno avuto una frattura non è sottoposto a terapie adatte ad evitare che accada di nuovo né tantomeno ad accertamenti per verificarne le cause. Per questo la Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) lancia l’allarme, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il 20 ottobre.
 
A rischio ci sono in Italia 5 milioni di persone affette da osteoporosi, malattia subdola e nascosta che indebolisce le ossa e le rende molto più esposte a rompersi. Come recita la campagna dell’International Osteoporosis Foundation, “le fratture da fragilità non sono incidenti”. Secondo gli ultimi dati, in 10 anni il numero assoluto di fratture di femore da osteoporosi in Italia è cresciuto rispettivamente del 27% e del 36% nel sesso femminile e in quello maschile. Nelle donne la causa principale dell’osteoporosi è legata al deficit di estrogeni che si verifica dopo la menopausa, mentre negli uomini è dovuta pe rla maggior parte ad uso di farmaci, altre patologie che determinano perdita di massa ossea o abuso di alcol.

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L’osteoporosi è anche chiamata il “ladro silenzioso”. Si tratta infatti di una malattia che spesso non presenta sintomi o che è facile da confondere con qualcos’altro, come ad esempio l’artrite. E’ bene però conoscerla per capirne i rischi e per cercare di prevenirla. O di curarla al meglio nel caso si fosse già presentata.

Cos’è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una patologia ossea che sostanzialmente rende più fragile tutto lo scheletro, poichè calcio e minerali diminuiscono, si riduce la massa ossea, si deteriora la microarchitettura del tessuto osseo e l’ossatura in generale diventa più porosa e leggera. Al momento lato prevenzione non esiste alcun vaccino, ci si può solo controllare e scegliere uno stile di vita sano.

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Questo fa sì che qualunque osso del corpo possa rompersi con più facilità in seguito ad una botta o ad una semplice caduta; in particolar modo però i punti che risultano più indeboliti dall’osteoporosi sono la colonna vertebrale, il polso e le anche. L’osteoporosi è purtroppo una malattia cronica, che dipende da molti fattori. Alcuni di questi possono essere tenuti a bada da una buona prevenzione

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Le cause dell’osteoporosi

Le cause scatenanti dell’osteoporosi non sono note. Sicuramente si sa che si tratta di una malattia che agisce sul rimodellamento delle ossa, che cambiano di continuo: il tessuto osseo vecchio viene distrutto e tessuto nuovo viene creato. Fino ai 30 anni circa, è più il tessuto osseo nuovo che si crea, di quello vecchio che si distrugge. Poi il trend si inverte.

La possibilità di sviluppare o meno l’osteoporosi dipende dalla massa ossea raggiunta fra i 20 e i 30 anni (che si chiama picco della massa ossea) e dalla velocità con cui tale massa viene distrutta dopo i 30 anni. La forza delle ossa dipende invece dalla loro grandezza e dalla loro densità, un fattore che a sua volta dipende da quantità di fosforo, di minerali e di calcio.

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Quantità minime di questi elementi determinano ossa più deboli e quindi più soggette all’osteoporosi. Dato che alcuni ormoni influiscono direttamente sulla densità ossea, anche certe condizioni, come la menopausa, possono aumentare le probabilità di ammalarsi di osteoporosi. Più che di cause dunque, nel caso dell’osteoporosi si può parlare di fattori di rischio (alcuni si possono correggere con la prevenzione, altri no), che concorrono ad aumentare le possibilità di comparsa dell’osteoporosi:

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  • poco apporto di calcio
  • il fumo
  • disordini alimentari
  • vita sedentaria senza attività fisica
  • consumo eccessivo di alcool
  • assunzione di farmaci dannosi, come i corticosteroidi
  • invecchiamento
  • precedenti in famiglia
  • corporatura molto esile
  • eccesso di ormoni tiroidei
  • interventi chirurgici sulle ossa o altre malattie come il morbo di Chron o la celiachia.

I sintomi dell’osteoporosi

Quando la malattia è agli stadi iniziali, non dà sintomi. Come detto infatti si tratta di una patologia inizialmente silente. Ma ad uno stadio avanzato, dichiarato in seguito ad esami specifici come la MOC, i sintomi si presentano ovviamente con maggior incidenza e sono:

  • mal di schiena, a causa di fratture o collasso di una vertebra
  • diminuzione della statura
  • postura curva
  • frattura di vertebre, polso, femore o altre ossa in seguito a semplici cadute o traumi.

Curare l’osteoporosi

Per curare l’osteoporosi si possono fare sostanzialmente due cose:

  • seguire un’alimentazione sana, ricca di vitamine D e di calcio (latte, formaggi, arance, integratori di calcio)
  • assumere farmaci prescritti rigorosamente dal medico e per i quali occorre seguire alla lettera le indicazioni relative all’assunzione (dosi, modi e tempi di somministrazione).

In questo modo i sintomi dell’osteoporosi miglioreranno. Ma è bene ricordare che si tratta di una malattia cronica, che dunque rimarrà latente anche se si fortificano le ossa per contrastarla.

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Alimentazione con l’osteoporosi

Con l’osteoporosi è bene evitare del tutto l’alcool ed assumere con parsimonia alcuni alimenti che impediscono il completo e normale assorbimento intestinale del calcio, come ad esempio:

  • sale
  • alimenti integrali,
  • spinaci, uva, fichi, prugne, cioccolato e tè.

Fra gli alimenti consigliati invece troviamo:

  • latte, yogurt e formaggi
  • pesce
  • soia e legumi
  • ortaggi a foglia verde scuro
  • frutti di bosco
  • agrumi.

E’ poi assolutamente consigliato bere molta acqua ricca di calcio.

Inoltre è consigliato l’esercizio fisico, ma con le dovute precauzioni e magari seguiti da un consulente personale, perchè cadere o subire traumi con l’osteoporosi, come abbiamo visto, può diventare pericoloso per le ossa stesse

Maggiori info su
www.siommms.it
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