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Sport: le alternative per non annoiarsi

Se la sola idea di riscriverti in palestra ti fa sbuffare, prova a cambiare il tuo sport con uno più divertente. Con la musica e la compagnia, farai meno fatica

Diciamolo. Fare sport costa fatica. Quando poi è più il dovere che il piacere a portarvi in palestra, le possibilità di tenere duro e allenarvi tutta la stagione si riducono al minimo. «Se per alcuni (ma sono i veri atleti) sudare e spingersi oltre i propri limiti è stimolante, per la maggior parte delle persone la routine diventa presto noia. L’alternativa alla tentazione di mollare tutto è solo una: cominciare a divertirsi» spiega la dottoressa Marina Gerin Birsa, psicologa dello sport.

«Una ricerca dell’Associazione italiana di psicologia dello sport rivela che chi si allena in gruppo non salta neanche un appuntamento con la palestra. Perché muoversi con gli altri fa diminuire l’ansia da prestazione: si è meno concentrati sul record da battere e sullo sforzo da sostenere. Basta uno sguardo d’intesa con la compagna per superare il momento critico. E poi la possibilità di scambiare una parola, fare una risata rende tutto più leggero».

Senza nulla togliere all’efficacia degli esercizi. «Il fitness di gruppo aumenta la motivazione: osservare i miglioramenti degli altri stimola a dare fino al 20 per cento in più» aggiunge l’esperta. Un buon motivo per sostituire le attività meno entusiasmanti con altre divertenti».

– Kick boxe al posto degli addominali

La vecchia regola per mantenere la pancia piatta è ripetere serie su serie di addominali, fino a sentirli bruciare. Un’attività che assicura i risultati promessi, a patto di superare l’ostacolo della noia. Riesce chi è animato da una determinazione invidiabile. Molte donne, invece, stanno scoprendo i corsi con la musica, che permettono di raggiungere lo stesso scopo con maggiore facilità.

«Provate con le lezioni che mescolano le mosse della kick boxe con i passi dello step – consiglia Paolo Tedeschi, preparatore atletico – Ogni volta che sferrate in aria un pugno o un calcio, tonificate gli stessi muscoli che lavorerebbero a terra. Con un impegno più intenso perché, nel frattempo, stando in piedi, la pancia è obbligata a contrarsi».

Ma c’è un altro vantaggio: «muovendosi a ritmo di musica e senza pause, si bruciano gli accumuli di grasso sul girovita: così la muscolatura risalta di più» aggiunge l’esperto.

– Acquarunning invece che il nuoto

Anche chi ama la piscina spesso si fa scoraggiare dalla difficoltà di nuotare abbinando la respirazione corretta. In realtà, ci sono discipline complete tanto quanto il nuoto, da praticare in gruppo.

La più nuova è l’acquarunning. «Si tratta della corsa in acqua in tutte le varianti: con le ginocchia al petto, a scatti, in avanti o indietro – spiega Silvia Senati, istruttrice di European Aquatic Association – Non occorre essere runner esperte per praticarla; in piscina è più semplice muoversi, perché l’acqua ammorbidisce l’impatto con il suolo. Quindi rischiate meno di danneggiare le ginocchia e la schiena, soprattutto se avete qualche chilo in più. A questo lavoro si somma quello delle braccia. Come nel nuoto, dunque, entra in azione tutta la muscolatura. La testa però rimane all’asciutto, per sentire la musica».

Il risultato? In 30 minuti si polverizzano le stesse calorie di un’ora di nuoto.

– Ballo in alternativa alla corsa

Correre più di 15 minuti vi lascia senza fiato e con le articolazioni doloranti? Non abbandonate l’idea di un’attività aerobica. Ce ne sono altre che non concedono pause e mettono in azione tutti i muscoli, come il ballo.

«Un’ora di danza senza sosta allena il fiato e il cuore come un’ora di corsa, solo che con la musica è meno faticosa – spiega Daria Illy, personal trainer – Non tutti i balli, però sono adatti: perfetti i latino americani, da evitare l’hip hop, che prevede interruzioni tra una mossa e l’altra».

– Cose sì

«Ad assistere una lezione prima di iniziare il corso – dice Paolo Tedeschi, istruttore – Farvi un’idea di cosa vi aspetta vi renderà più sicure fin dal primo allenamento».

– Cose no

«Non scoraggiatevi se le prime lezioni del nuovo corso vi stancano – dice l’esperto – Il corpo fa il doppio della fatica a compiere gesti che non conosce».

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