donna al pc, chiedere aiuto a un collega

5 motivi per cui non dovresti vergognarti a chiedere aiuto a una collega più brava di te

  • 16 06 2021
Chiedere aiuto non è mai un segno di debolezza, nemmeno in un contesto lavorativo. Imparare a condividere le proprie perplessità è fonte di crescita per l’intera squadra: basta saperlo fare nel modo giusto

Ci hanno programmate per essere indipendenti e autonome: chiedere aiuto a un collega è tabù. O almeno così abbiamo sempre pensato, sin dai giorni della nostra infanzia. Forse anche a te hanno detto che l’autonomia è un valore inestimabile per una brava lavoratrice.

Ebbene, queste persone non hanno torto. Tuttavia, saper chiedere aiuto a una collega più brava di te può essere la chiave per sbloccare un rapporto di lavoro migliore. E non solo: farà bene sia a te che a lei, e addirittura a tutto il team.

In questo articolo ti spieghiamo perché l’essere indipendenti non equivale al non dover mai chiedere aiuto, e ti diamo cinque buone ragioni per cominciare un nuovo capitolo della tua vita lavorativa.

Cinque pregiudizi che ci impediscono di chiedere aiuto a un collega

Partiamo dalla solida verità che nessuno fa mai tutto per conto suo. Neanche i leader – anzi, soprattutto loro – sono mai del tutto indipendenti, e contano sull’aiuto e sulle competenze del team per progredire nei progetti.

La tentazione è quella di fare tutto per conto tuo. Fai ogni cosa sia in tuo potere per portare a termine i lavori che, forse, non sono neanche di tua competenza. Il tutto per non dover mostrare un segno di debolezza, o forse perché vuoi dimostrare quanto vali. I benefici di questa tua caratteristica ti fanno un grande onore, sai? Tuttavia, tra i bisogni naturali di ogni persona c’è quello di condividere esperienze e perplessità.

Perché siamo così restie a chiedere aiuto a un collega, magari più bravo di noi?

  • La prima possibilità è che possa essere percepito come un atto di debolezza. Se non puoi farlo da sola, avresti dovuto sapere come farlo, e hai paura che la gente scopra che non sei onnisciente.
  • La seconda possibilità è che l’eventualità di essere aiutata ti faccia perdere il controllo della situazione.
  • Che cosa succede se ricevi aiuto ma, al momento del bisogno, non sei capace di ricambiare? Talvolta questa motivazione è sufficiente dal farti desistere dal chiedere consiglio.
  • Hai paura di essere un peso per il team, rallentando le operazioni altrui.
  • Sei l’unica persona che può fare questo lavoro in un certo modo, e non andrai certo a rischiare che qualcuno possa svolgere il compito in maniera errata. Fai prima a imparare da sola.

Se queste sono motivazioni che ti spaventano, è il momento di elaborarle in un ragionamento che ti aiuterà sicuramente a vivere meglio le ore di lavoro.

Chiedere aiuto a un collega: un’opportunità di farlo brillare

È vero, la leader sei tu. Eppure, questa tua posizione lavorativa privilegiata, non ti mette nella posizione di dover conoscere ogni aspetto del tuo lavoro. Ciò significa che, quando sai di non sapere o di non avere una competenza adeguata, è buona norma rivolgersi alla persona più esperta dell’ufficio.

Solo così riuscirai a far brillare l’intelligenza e le grandi capacità di chi hai vicino, dimostrando rispetto per il percorso altrui. Chiedere aiuto, con rispetto e umiltà, non ti farà sembrare debole: darà l’impressione che dai valore a chi ti sta vicino.

Un’opportunità per costruire lo spirito di squadra

Quante volte hai partecipato a un corso di team building? Si tratta di progetti davvero fantastici e, talvolta, davvero utili. Tuttavia, non esiste cura migliore a un team disunito di un elemento collante che lo tiene insieme con la fiducia. E questo elemento potresti essere tu.

Chiedere aiuto a un collega diviene dunque un pretesto per costruire un ambiente di supporto, dove l’atmosfera è rilassata e piacevole per tutti. Lo spirito di squadra tende a smarrirsi nelle ambizioni individuali. Sii il vento del cambiamento e della collaborazione che vorresti vedere tra gli altri colleghi. Chiedere aiuto non è mai sinonimo di scaricare un barile, ricordatelo!

Chiedere aiuto a un collega: è una ruota che gira

Non è un segreto che ogni membro del team lavorativo abbia un portafoglio di skill differente. Anzi, è proprio la base di un buon gruppo di lavoro. Dare aiuto a chi ne ha bisogno, ma soprattutto trovare il buonsenso di chiedere a una persona più qualificata, renderà il clima lavorativo più rilassato.

Infondere orgoglio e ragione di andare fieri delle proprie capacità a qualcuno farà in modo che, prima o poi, la ruota arriverà a girare. E con un po’ di fortuna, un bel giorno, sarai tu quella collega a cui chiedere aiuto perché è più brava di te.

È ciò che fanno le brave leader (anche del futuro)

Facilitare la crescita lavorativa delle competenze dei tuoi colleghi è ciò che li rende motivati e devoti ai progetti del team. Il tuo ruolo in quanto leader, o in qualità di collega che cerca aiuto, è quello di mettere in luce gli aspetti positivi delle altrui competenze, investendo tempo nel dare supporto e trovando il modo di riceverlo quando è possibile. I colleghi apprezzano molto quando un collaboratore che rispettano chiede loro un consiglio in maniera educata a rispettosa.

Il segreto è fare in modo che questa persona capisca che ci fidiamo pienamente delle sue capacità di risolvere il problema che ci affligge.

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