Per tutte le appassionate di cammini spirituali, di trekking, di viaggi a piedi da fare in solitaria o anche in compagnia – tra gli altri il cammino di Santiago – ecco un viaggio da non perdere nel Nord Italia. Si tratta del Sentiero Spallanzani, che copre 135 chilometri ed è una vera e propria immersione nella natura ma anche una possibilità di ammirare cultura, storia e spiritualità che è spesso difficile incontrare in un unico posto.

Questo cammino è stato così denominato per celebrare il naturalista reggiano Lazzaro Spallanzani, vissuto nel Settecento, che ha realizzato proprio sulle colline scandianesi le sue prime osservazioni naturalistiche. Scopriamo quello che è uno dei cammini più belli d’Italia.

Il percorso

Un percorso che raggiunge un’altezza massima di 1.820 metri, con un dislivello complessivo di circa 5.000 metri. Un modo per ritrovare se stesse e mettersi alla prova. Il sentiero attraversa tutte le fasce vegetazionali dell’Appennino reggiano – collinare, montana e culminare – e parte dal centro storico di Reggio Emilia per arrivare sul crinale tosco emiliano, a San Pellegrino in Alpe, attraversando tutte le fasce vegetazionali dell’Appennino reggiano. Tale cammino è nato 30 anni fa ma negli anni è stato abbandonato e dimenticato. Solo recentemente la Compagnia dei cammini, associazione di turismo sostenibile, lo ha ripristinato e oggi è tornato finalmente ad essere meta degli appassionati di trekking.

Le tappe

Si può percorrere in 8 giorni di cammino oppure concedendosi solamente alcune tappe. In ogni caso, si potranno scoprire e ammirare delle bellezze naturalistiche incredibili che lasceranno letteralmente a bocca aperta.


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– Ospitale San Pellegrino


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– Panorama verso Garfagnana da San Pellegrino


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– Pietra Bismantova


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– Giandeto

Le “salse” di Regnano, vulcanetti freddi di fango, case-torre e borghi fortificati, i territori appartenuti al grande feudo di Matilde di Canossa, come la pieve di San Vitale e il castello di Carpineti, la Pietra di Bismantova, luogo misterioso e ricco di storia e leggende, tra faggete e praterie di montagna, verso la meta finale di San Pellegrino in Alpe, antico santuario, meta di pellegrinaggio medievale. E proprio qui l’Emilia e Garfagnana si incontrano e si possono ammirare i monti tinti di verde e le ampie vallate oltre che le Apuane in lontananza.

Per chi è adatto

Questo è un cammino adatto a chi è alla ricerca di esperienze autentiche, di incontro con gli abitanti di questi luoghi che sono stati dimenticati per anni e di sorpresa per gli scorci e i panorami che si incontrano lungo il percorso, tanto che diventerà ben presto un vero e proprio percorso interiore.

Le stagioni 

Le stagioni migliori per affrontarlo sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono ancora clementi e la natura e i colori sono più interessanti. In estate solo le prime tappe sono le più calde perché, man mano che si procede con il cammino, ci si alza in altezza e il clima diventa ideale. Le ultime due tappe, dislocate nella fascia del crinale, sono percorribili solo da escursionisti esperti, con racchette da neve o ramponi e piccozza.

Nella nostra gallery, un assaggio del sentiero. Pronta a camminare?