Rincospermo e gelsomino

Rincospermo o gelsomino? Impariamo a riconoscerli

Spesso confuse per aspetto del fiore e profumo, in realtà le due piante sono molto diverse, appartenenti addirittura a due famiglie botaniche differenti. Ecco qualche consiglio per distinguerle e per scegliere quella più adatta al vostro spazio verde.

È quasi estate e il profumo intenso e caldo di questa rampicante dai piccoli fiori bianchi inebria l’aria, sia quella di campagna che di città., Ma sappiamo chi stiamo ammirando e annusando? Perché, ad uno sguardo poco attento, spesso gelsomino, Jasminum officinale, e rincospermo, Trachelospermum jasminoides, si confondono. Si confondono cosi bene che, al rincospermo, è stato addirittura dato l’appellativo di ‘falso gelsomino’. Facciamo chiarezza, partendo da piccoli indizi per un riconoscimento facile e sicuro. Perché, per queste piante più che per altre, capire cosa abbiamo tra le mani, o in giardino, è fondamentale: il gelsomino infatti è specie edule e officinale, mentre il rincospermo è tossico.

Fiore di rincospermo con petali disposti a girandola

Come distinguere rincospermo e gelsomino: i fiori

In questa stagione, con le piante fiorite, il metodo più facile per distinguerle è osservarne i fiori, entrambi candidi e profumatissimi. Quelli del gelsomino hanno i petali ben distinti, più grandi e disposti a stella attorno o al calice. Nel rincospermo invece si rincorrono a formare una piccola girandola che ruota attorno al centro della corolla. Inoltre il gelsomino ha una fioritura più leggera ma che si protrae per tutta l’estate, mentre il rincospermo fiorisce un’unica volta, tra maggio e giugno, però molto più abbondantemente.

Siepe di rincospermo in fiore

Come distinguere rincospermo e gelsomino: le foglie

Un’altro valido metodo di osservazione è concentrasi sulle foglie, specie se siamo in inverno: il gelsomino infatti è deciduo, e quindi queste saranno già cadute e la pianta risulterà spoglia. Il rincospermo invece è un sempreverde, e le sue foglie sono più lucide, coriacee e scure.

Portamento

Passiamo al portamento, per una identificazione più raffinata ed esperta. Entrambe le piante sono rampicanti, anche se hanno bisogno di un traliccio di sostegno e di un nostro aiutino per crescere in verticale, non avendo né radici aeree, come ad esempio l’edera, né viticci, come la vite. Il gelsomino ha un aspetto più leggero, aereo e resta più basso del rincospermo, che può raggiungere anche i 10 metri di altezza, per altro con un portamento molto fitto che lo rende ideale per ombreggiare porticati e coprire recinzioni.

Fiore di rincospermo con petali disposti a girandola

Rincospermo e gelsomino: il profumo

Proviamo anche a definire il profumo: descriverlo e riconoscerlo è sempre molto difficile, ma una volta annusato… non lo si scorda mai. Quello del gelsomino è decisamente più delicato, con note aspre, mentre il rincospermo ha un odore più dolce, persistente e forte, per alcuni addirittura nauseabondo.

Rincospermo e gelsomino

Tossicità

Infine, il motivo per il quale è fondamentale saper riconoscere l’una dall’altra pianta:, Se i fiori di gelsomino sono eduli, ci si ricava un ottimo tè, la granita ed un estratto che è alla base di molti dolci, ed officinale, usato in fitoterapia, quelli del rincospermo sono tossici, come del resto tutte le parti della pianta. Quest’ultima contiene infatti sostanze dette alcaloidi, nocive per l’organismo, addirittura velenose se ingerite in quantità, ma già il suo lattice può causare irritazione alle pelli più sensibili. Velenose non solo per noi ma anche per i nostri animali domestici.

Relax sotto il gelsomino fiorito/Emog e il gelsomino. Piumino e cuscini, Etro Home Collection

Il consiglio per pollici “diversamente verdi”

Se si desidera una pianta a bassissima manutenzione, quasi nulla se messa a dimora in piena terra, robusta, in grado di sopportare le estati torride ma anche temperature leggermente al di sotto dello zero, una insomma che non si ammala, quasi, mai e ha bisogno di poca acqua, una compagna verde con la quale instaurare una lunga amicizia senza sentirsi troppo costretti… allora orientatevi sul rincospermo, lasciando il gelsomino a chi vive in luoghi molto caldi e protetti, vuole provare a mangiarne i fiori e ha tempo e voglia di occuparsi di una pianta decisamente più sensibile, che sarebbe infelice se non coccolata a dovere., Sarà pure un ‘falso’, il rincospermo, ma è più performante del gelsomino ‘vero’.

Rincospermo e gelsomino
Fiorisce una volta sola l’anno, tra maggio e i primi di giugno

Pillola verde

Bello, robusto, sano e felice ma anche… facile da riprodurre: il rincospermo è la pianta ideale per chi si vuole avvicinare -con calma e serenità- al giardinaggio e anche ai primi esperimenti di propagazione. Questo sempreverde si può infatti moltiplicare facilmente in due modi.

Rincospermo e gelsomino
Si possono creare muri vegetali, non spoglia neppure in inverno

Talea

Meglio se in primavera o autunno, con un procedimento simile a quello visto per la rosa.

Propaggine

Semplicemente piegando e interrando un ramo della pianta che, dopo alcuni mesi, produrrà radici autonome e sarà in grado di esser staccato dalla pianta madre. Questo metodo è ancora meno impegnativo della talea, specie se la pianta da propagare è messa a dimora a terra, nulla vieta però di farlo anche con un esemplare in vaso, magari già interrando il ramo in un altro vaso, posto lì accanto, in modo da evitare addirittura lo stress ‘da separazione e trapianto’. Per entrambi i metodi, come per molte pratiche di giardinaggio, ci vuole pazienza, molta pazienza, parlo di mesi, non settimane o giorni: ricordatevi che lentezza, non solo tra piante e fiori, è bellezza.

Cipolle di tropea con background di rincospermo in fiore
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