Donna che fa spesa

Come si fa davvero una buona eco-spesa?

Meno rifiuti, più attenzione all'ambiente (e al portafogli): ecco le regole d'oro che ci spiegano come fare davvero una buona eco-spesa

Piccole e grandi attenzioni possono fare la differenza, tutto sta a come ci rapportiamo con le quotidiane incombenze che dobbiamo affrontare. Una delle principali è la spesa: indispensabile per la sopravvivenza, è spesso causa di sprechi che fanno male all’ambiente (e anche alle nostre economie). Per questo è importante puntare alla sostenibilità, compiendo scelte che ci aiuteranno a ridurre i rifiuti e a dare il nostro contributo contro l’inquinamento. Ma come fare davvero una buona eco-spesa?

Ci sono alcuni piccoli stratagemmi che possono esserti d’aiuto per fare compere sostenibili, con un occhio anche al portafogli. L’attenzione per la tutela dell’ambiente passa non solo da un’attenta scelta in fatto di acquisti riguardanti l’abbigliamento o gli elettrodomestici, ma anche dalla classica (e indispensabile) spesa alimentare che alcune di noi fanno persino tutti i giorni. Vediamo dunque qualche consiglio per ridurre l’impatto ambientale delle nostre abitudini al supermercato.

Attenzione agli imballaggi

Siamo così abituate a trovare tutto già ben confezionato da non renderci conto di quanto ciò sia dannoso per l’ambiente. Almeno davanti alle corsie del supermercato: una volta a casa, infatti, è impossibile non notare l’incredibile spreco di plastica che l’imballaggio dei prodotti comporta. E se fare correttamente la raccolta differenziata è un primo passo per ridurre l’inquinamento, possiamo ancor meglio scegliere all’origine alimenti (e non solo) che non prevedano l’uso della plastica.

La scelta migliore consiste nell’acquistare prodotti senza imballaggio. Per quanto riguarda il cibo, possiamo prediligere frutta e verdura non confezionata o addirittura recarci in uno dei tanti negozi (ormai sempre più diffusi) che vendono alimenti sfusi. E lo stesso vale per i prodotti di bellezza, per la pulizia e per la casa, che possono essere acquistati alla spina portandosi il proprio contenitore da riutilizzare di volta in volta. Questa è un’eco-spesa che ha un ulteriore vantaggio: è più economica. Infatti, non solo si taglia di netto il costo degli imballaggi, ma si può scegliere esattamente la quantità di prodotti da comperare.

Data di scadenza, non ti temo

Lasciarsi invogliare dalle offerte è purtroppo una delle prime cause di spreco alimentare. Si cede facilmente alla tentazione di acquistare anche ciò di cui non abbiamo bisogno, ritrovandoci con cibi che scadono ancor prima che ce ne accorgiamo. Come fare dunque una buona eco-spesa per evitare di buttare prodotti inutilizzati rimasti ad ammuffire nella dispensa? Il primo passo è ovviamente comperare con accortezza la giusta quantità di cibo, senza eccedere solo perché il prezzo è conveniente.

È inoltre importante fare attenzione alla data di scadenza. Se vogliamo un prodotto che possa durare a lungo (perché non dobbiamo utilizzarlo subito o perché vogliamo farne scorta), è bene sceglierlo con una scadenza lontana. Al contrario, se sappiamo che quell’alimento lo consumeremo nel giro di brevissimo tempo, possiamo optare per una scadenza breve. Spesso questi prodotti sono anche in offerta, quindi ne trarremo vantaggio anche a livello economico.

Sì ai prodotti stagionali

Si parla molto di prodotti a km zero o a filiera corta, ma come facciamo a capire se stiamo acquistando qualcosa di provenienza locale? Fare spesa direttamente dai produttori è il modo ideale, ma non sempre possiamo permettercelo (per questioni di tempo e di denaro). Come fare un’eco-spesa anche al supermercato? Per frutta e verdura, la scelta migliore consiste nel puntare sulla stagionalità. Oltre ad essere alimenti più freschi e dal sapore notevolmente migliore, non hanno bisogno d’essere importati dall’altra parte del mondo.

Stop all’usa e getta

Moltissimi prodotti che utilizziamo quotidianamente sono usa e getta. È vero, sono indubbiamente comodissimi e ci permettono di risparmiare un sacco di tempo, ma sono anche una delle principali fonti di inquinamento. E con pochi accorgimenti possiamo imparare a farne a meno, tutelando l’ambiente (e addirittura tagliando i costi). Abbiamo già visto come l’acquisto di prodotti sfusi riduca gli imballaggi, che sono i più ingombranti usa e getta a cui spesso non facciamo attenzione.

Ma possiamo fare la differenza in molti altri modi. Ad esempio, rinunciando a piatti e bicchieri di plastica monouso: nelle situazioni in cui proprio non se ne può fare a meno, ce ne sono di materiali biodegradabili molto meno dannosi per l’ambiente. Un’altra fonte di inquinamento sono assorbenti e pannolini. Le opzioni sono diverse: possiamo optare per la coppetta mestruale, per gli assorbenti lavabili o addirittura per l’intimo appositamente ideato. Per i più piccini, invece, la scelta migliore è quella dei pannolini in cotone, che sono anche più rispettosi della pelle.

La shopper

Una volta terminati gli acquisti, è tempo di passare alla cassa e imbustare. Opta per shopper in stoffa da tenere in borsa, sempre pronte all’occorrenza. Ce ne sono di tantissimi tipi, da quella in juta a quella in cotone organico. Sono tutte molto resistenti (e non si strappano se ci mettiamo qualcosa di spigoloso!), senza contare che sono davvero comode da portare con noi e possono essere riutilizzate quasi all’infinito.

Riproduzione riservata