5 cose che un bambino di un anno inizia a fare

1/6 – Introduzione

Crescere un bambino è sempre piacevole e appagante, tuttavia il periodo intorno ai dodici mesi è uno di quelli più teneri ed esaltanti per un genitore. Infatti, proprio adesso il bimbo impara tante cose che lo rendono sempre meno un neonato. Comincia ad esempio ad esplorare gli ambienti, esaminare gli oggetti, ascoltare con maggiore consapevolezza i suoni che lo circondano, comprendere ciò che avviene attorno a lui. Tra le tante cose, ce ne sono in particolare 5 che qualsiasi bimbo prima o poi inizia a fare ad un anno di vita, e le vedremo di seguito. Ovviamente, bisogna sempre ricordare che ogni bambino ha i suoi tempi, quindi non esistono tempi standard per nulla.

2/6 – Spostamenti

Questo è il periodo in cui un bambino potrebbe cominciare a muovere i suoi primi passi. Non esiste un momento preciso per questo: tutto dipende dallo sviluppo psicomotorio del bambino, ma anche dal suo carattere. Se, infatti, il bimbo ha una personalità intraprendente, sarà più propenso a tentare qualcosa di nuovo, ignorando i suoi primi fallimenti. Lo stesso vale se il bimbo è dinamico: rispetto ad un bambino pigro, avrà meno problemi a imparare a camminare.
Mediamente, i bambini di questa età imparano a camminare intorno ai quattordici mesi, ma può capitare che ci voglia di più. Infatti, molti preferiscono gattonare, purché siano in grado di spostarsi all’interno della casa. In ogni caso, è bene mettere a disposizione del bambino qualcosa che lo aiuti ad alzarsi e a restare in piedi, per esempio un qualche appoggio, e stimolarlo a camminare. Quando cade, lasciate che si rialzi da solo: diversamente, potrebbe contare troppo su di voi e sforzarsi di meno.

3/6 – Comunicazione

Questo è il momento in cui il bambino comincia a cimentarsi nella comunicazione. Inizialmente, lo fa emettendo versi e gemiti. In seguito, tenterà di pronunciare le prime parole, imitando quelle che ascolta dai genitori o dagli adulti che si occupano di lui. Tutto ciò prende il nome di “piccolo linguaggio”. In questo periodo, è importante parlare con il bambino, pronunciare bene le parole affinché lui possa carpirle e memorizzarle più facilmente.
I bimbi di questa età acquistano un corredo di circa dieci parole, media molto variabile.
Intorno ai diciotto mesi, comincia a comparire la cosiddetta “olofrase”, ossia una parola singola che il bambino utilizza per esprimere una frase breve. I bambini, in questa fase, sono perfino in grado di dare un’intonazione a questa parola, dandole quindi un diverso significato.
Le parole non sono l’unico mezzo con cui i bambini di questa età tentano di comunicare. Infatti, fanno ricorso anche ai gesti e alle espressioni del viso.

4/6 – Alimentazione

Questo è anche il periodo in cui i bambini possono cominciare ad assumere i cibi che consumano gli adulti. È importante che questi cibi, però, siano preparati in modo leggero, quindi non molto conditi. Altra cosa importante è quella di non forzare i bambini a mangiare: i piccoli sanno dosarsi autonomamente, quindi mangiano la giusta quantità di cibo in modo naturale. Ovviamente, i primi tempi è meglio preparar loro qualcosa che gradiscono, in modo che si abituino a mangiare. Ciò, tuttavia, non significa che possiate dar loro qualsiasi cosa, purché sia gustosa: evitate i cibi elaborati, gli insaccati, in generale il cibo spazzatura, altrimenti gli trasmetterete abitudini errate.
Infine, abbiate l’accortezza di variare la dieta del bambino.

5/6 – Sonno

Il sonno subisce alcune variazioni in questa fase della vita del bambino. Infatti, adesso il piccolo comincia ad addormentarsi da solo. Ciononostante, trattandosi di una fase di transizione, è facile che il bambino continui a svegliarsi spesso di notte. Le cause possono essere varie: un nuovo dentino, lo stress per l’inserimento al nido, oppure una qualsiasi novità che lo rende eccitato. In ogni caso, abbiate pazienza: il bimbo imparerà a dormire da solo e con continuità tutta la notte, gradualmente, quindi non disperate e lasciate che si riaddormenti in autonomia. Per aiutarlo a dormire, è possibile adottare delle piccole abitudini, che il bambino assocerà al momento di dormire. Così, si preparerà inconsciamente alla notte.

6/6 – Bisognini

In ultima analisi affrontiamo un altro cambiamento molto importante nella vita del bambino di un anno: i bisognini nel vasino. Ora, infatti, è possibile privare il bimbo del pannolino e abituarlo al vasino e, successivamente, al water. All’inizio sarà difficile: il cambiamento è notevole, per cui capita sovente che i bambini si rifiutino di evacuare pur di non dover ricorrere al vasino. Anche in questo caso, tuttavia, la migliore arma è la pazienza: non bisogna costringere il bambino a fare qualcosa che non vuole, ma attendere che si senta pronto a farla. I genitori devono comunque aiutarlo: il trucco è quello di imparare a capire i segnali del bambino, cioè quelli che precedono in bisognino. In questi momenti, i genitori dovrebbero portare in fretta il bimbo sul gabinetto o sul vasino. Dopo diversi tentativi, vedrete che il piccolo imparerà. Inoltre, fate in modo, di rendere l’atto dell’evacuazione il più confortevole possibile per il bambino, sia organizzando gli spazi e fornendo al bimbo tutto ciò di cui può aver bisogno, sia ponendo un sostegno per i piedi (nel caso del water).

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