Banche del latte donato: cosa bisogna sapere

1/5 – Introduzione

Banche del latte donato: cosa bisogna sapere
Le banche del latte sono centri di raccolta del latte donato dalle mamme in allattamento.
L’Italia è prima in Europa con ben 35 punti di raccolta, cosi recita il Presidente l’Associazione Italiana banche del latte umano donato (Airblud). Le banche italiane sono distribuite in tutto il territorio con maggior concentrazione al Nord e Centro Italia, mentre non ve ne sono ne in Sardegna ne in Liguria.

2/5 – Il Latte Materno le sue caratteristiche

Il latte materno inutile dirlo, rappresenta il miglior e ineguagliabile alimento per i neonati, lungo è l’elenco dei benefici a breve e lungo termine per la salute del bambino.
Il latte materno garantisce una protezione al bambino dalla nascita, ha un effetto protettivo per numerose patologie quali, infezioni gastrointestinali, infezioni alle vie respiratorie, asma, malattie diabetiche, allergie.
L’allattamento favorisce lo sviluppo cognitivo del bimbo, riducendo il rischio di obesità, inoltre studi recenti hanno confermato una riduzione del rischio della sindrome della morte improvvisa del lattante chiamata SIDS.

3/5 – Associazione Italiana Banca del Latte Donato

La AIBLUD è una Onlus che promuove la donazione del latte materno e l’allattamento, operando sia con i Centri di Terapia Intensiva Neonatale sia con i Centri di Neonatologia.
Obbiettivo principale dell’Associazione, basandosi sulla Convenzione Internazionale sui Diritti del Minori, è incentivare l’utilizzo del latte umano donato dalle mamme partorienti, nei Centri di Neonatologia e nei Centri di Terapia Neonatale, incentivando anche l’allattamento nelle prime ore di vita del neonato.
L’AIBLUD coordina tutte le banche di latte umano donato esistenti in Italia e promuove e incentiva la costituzione di nuove Banche.

4/5 – Perchè donare il latte materno

Donare il latte materno oltre ad essere un dovere civico è un grande dono che le mamme fanno per aiutare i bambini prematuri che lottano ogni giorno per la sopravvivenza, tra mille difficoltà. La Scienza dimostra che il latte umano aumenta la sopravvivenza favorendo lo sviluppo fisico e psichico del piccolo. A causa del parto prematuro molte donne sono nell’impossibilità di poter produrre latte o non ne hanno abbastanza, mentre le mamme che hanno partorito a temine molto spesso producono una quantità di latte eccessiva.

5/5 – Cosa devono fare le Mamme per donare il proprio latte

Possono diventare donatrici tutte le mamme con un buon stile di vita che allattano il proprio bambino non oltre un anno e la quantità di latte che producono è superiore alla quantità necessaria al loro bambino. Chi sceglie di donare con responsabilità una quota del proprio latte deve compilare un questionario anamnestico e sottoporsi ad semplice controllo medico con esami sierologici quali Epatite B, Epatite C, e infezione da HIV. Se la donna risulta idonea il personale della Banca Dati assiste la donatrice per tutte le informazioni che necessitano e tutte le pratiche da seguire per raccogliere e conservare il latte destinato alla donazione. Non vi sono quantità minime o massime, ogni mamma si basa sul proprio tempo a disposizione, alla frequenza dell’allattamento e alla quantità di latte che riesce a produrre. Il latte può essere estratto a casa e riposto in contenitori sterili forniti dalla Banca di raccolta o in ospedale in apposite stanze con i tiralatte elettrici. Tutto il latte donato viene sottoposto a controlli accurati e poi pastorizzato cosi da garantire un prodotto sicuro ai piccoli ricoverati.

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