Donna pensierosa

5 modi per capire cosa vuoi davvero sul lavoro (e come raggiungere i tuoi obiettivi)

Capire ciò che ti piace davvero, procedere per tentativi, buttarti, lasciarti ispirare da modelli positivi: ecco alcune delle strategie che puoi seguire per definire meglio i tuoi obiettivi professionali

Ci sono persone estremamente decise, che sanno esattamente cosa vogliono e non hanno alcun problema a definire i propri obiettivi professionali (e non), e altre che non di rado si “perdono” e brancolano nel buio. Appartieni alla seconda categoria? Non preoccuparti, non sei certo la sola: la poca chiarezza e l’incertezza sono più comuni di quanto si tenda comunemente a credere.

Se non riesci a capire che cosa vuoi davvero sul lavoro, che tu stia ancora studiando, sia all’inizio della tua carriera o abbia già qualche anno di esperienza alle spalle, non demordere: ci sono alcune strategie che puoi mettere in atto per trovare la direzione giusta. Eccone alcune particolarmente efficaci, da attuare il prima possibile.

Rispondi ad alcune domande cruciali

Il primo passo per capire cosa vuoi davvero sul lavoro e definire i tuoi obiettivi professionali consiste nel rispondere ad alcune domande, solo apparentemente semplici. Prendi carta e penna e scrivi questi quesiti: “quali sono le cose che mi appassionano e che non mi stancherei mai di fare?”, “se penso alla me del futuro, come la immagino?”, “quali sono le mie principali qualità?”, “qual è la professione dei miei sogni?”, “cosa non mi piace?”.

E, ancora, “quali sono le attività che mi fanno alzare con il sorriso e in cui potrei fare la differenza?”, “che cosa non mi soddisfa nella mia posizione attuale?”, “quali sono i professionisti che guardo con ammirazione? Che qualità hanno?”, “a che cosa non potrei mai rinunciare?”, “se mi dedicassi alla mia passione avrei un mercato?”.

Quindi, prenditi del tempo per riflettere e scrivi tutto ciò che ti viene in mente leggendo ogni singola domanda. Appuntati anche le riflessioni che all’apparenza ti sembrano meno significative e tutti i dubbi che ti sorgono. Sii impulsiva e riflessiva al tempo stesso.  

Dedica a questa attività alcuni giorni o comunque il tempo che reputi necessario. Poi prenditi una pausa di una settimana. Alla fine, rileggi con attenzione le tue parole e rifletti. Questa sorta di brainstorming ti permette di iniziare a fare ordine nei tuoi pensieri, aiutandoti a individuare quello che ti piacerebbe davvero fare e i traguardi che vorresti raggiungere nei prossimi anni.

Sperimenta

Nonostante l’analisi iniziale, hai ancora le idee confuse o magari sei ancora più “annebbiata” di prima? Non demoralizzarti, c’è ancora speranza. E non temere: il lavoro preliminare che hai fatto non è da buttare. È arrivato, però, il momento di mettersi in moto: smetti di riflettere e passa all’azione. Visto che sei ancora smarrita e scombussolata la cosa migliore che tu possa fare è procedere per tentativi.

La parola d’ordine è sperimentare. Riprendi in mano i tuoi appunti e individua alcune attività/qualità/mansioni che hai scoperto che ti appassionano. Quindi, prova a cimentarti in tutte o in una di esse. Per esempio, puoi iscriverti a un corso, seguire dei seminari o dei laboratori, farti assegnare dei progetti che ti costringano a uscire dalla tua comfort zone, iniziare una psicoterapia.

Insomma, se c’è qualcosa che ti attira non esitare a provarlo: si tratta di un’ottima strategia non solo per definire gli obiettivi professionali, ma anche per conoscerti meglio e capire cosa ti piace davvero, qualsiasi sia la tua età e qualunque sia la fase della vita in cui ti trovi.

Fai una lista ragionata dei traguardi a cui ambisci

È arrivato il momento di procedere con una scrematura. Dopo aver elencato ciò che ti piacerebbe fare sul lavoro e aver iniziato a sperimentare, devi provare a definire i tuoi obiettivi professionali nel breve e nel lungo periodo. Non entrare nel panico: non stai facendo nulla di definitivo e immutabile, potrai sempre rivedere e aggiornare la tua lista.

Chiediti quali sono i traguardi che per te sono davvero importanti e dividili in due gruppi: alcuni saranno raggiungibili nel breve periodo, mentre per altri ci vorrà molto più tempo. L’importante è che tutti siano chiari, specifici, ben definiti, misurabili, importanti, scadenzati. Se sono troppo vaghi, poco rilevanti e/o confusi rischi, infatti, di non dissipare la nebbia e, anzi, di complicarti ulteriormente la vita e di perdere la motivazione.

Per capirci, “voglio fare carriera all’estero” non è un obiettivo funzionale, mentre “ora mi iscriverò a un corso di inglese, così entro un anno padroneggerò bene la lingua e potrò propormi a quella multinazionale che mi piace tanto” lo è. Cerca di volgere al positivo i tuoi pensieri.  

Crea il piano di azione

Una volta che hai chiarito gli obiettivi che vuoi raggiugere sul lavoro, stabilisci il percorso da seguire, con tutte le tappe intermedie e le scadenze da rispettare. Se navighi a vista, senza sapere in che direzione andare, infatti, è più facile che ti blocchi. La creazione del piano d’azione è una fase imprescindibile per chiunque voglia definire i propri obiettivi professionali.

Innanzitutto, individua tutto quello che cosa ti serve per arrivare a quel traguardo. Potrebbe essere una certificazione, un corso o un aiuto esterno. Poi appuntati le azioni che puoi fare ogni giorno per avvicinarti alla tua meta: per esempio, se vuoi imparare meglio l’inglese, potresti decidere di leggere ogni giorno tre pagine in lingua originale. 

Quindi, chiarisci gli step a breve termine: per arrivare alla meta finale, infatti, dovrai compiere tanti piccoli passi in successione. Al raggiungimento di ciascuno di esso, ti sentirai soddisfatta e motivata a proseguire.

Circondati delle persone giuste

No, non è solo un modo di dire. Le “cattive compagnie” possono davvero incidere in maniera negativa sulla tua carriera, oltre che sulla tua vita privata e sociale. Se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi professionali, dunque, è importante anche che ti circondi delle persone giuste.

Frequenta soprattutto chi ti fa stare bene e ti aiuta, mentre evita il più possibile coloro che ti ostacolano o ti bloccano. Ritornando all’esempio di prima, riduci all’osso i rapporti con il parente che ti prende in giro quando parli in inglese, mentre esci spesso con l’amica disposta a conversare con te in lingua.

Circondarsi di buone compagnie significa anche lasciarsi ispirare da modelli positivi: studia dei talenti del settore (leggendo biografie, guardando video, cercando online) su cui vuoi focalizzarti, in modo da trovare spunti da imitare. 

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