Donna sorridente con smartphone

5 cose maleducate che fai sui social network senza accorgertene

Inviare messaggi vocali, creare gruppi e taggare: 5 cose maleducate che fai sui social network senza accorgertene (da smettere di fare subito).

Il bon ton non va usato solo nella vita reale, ma anche sui social network dove è importante rispettare alcune regole e dove spesso si fanno, senza volerlo, delle cose maleducate. Il problema sta nel fatto che il più delle volte siamo convinti che Instagram, Facebook e Twitter non siano la “vera vita”, ma solo un luogo virtuale in cui esprimerci. In realtà anche in questo spazio si creano relazioni e rapporti, si incontrano nuove persone e si condividono pensieri, per questo motivo è importante essere educati. Sicura di essere stata sempre impeccabile nei tuoi rapporti virtuali? 5 cose maleducate che (quasi) tutti fanno sui social network senza accorgersene.

Inviare troppi messaggi vocali

Su WhatsApp sono frequenti, ma anche su Instagram abbondano. Inviare messaggi vocali in DM è ormai diventata una vera moda che dilaga in numerosi profili. Il risultato? Piuttosto fastidioso, soprattutto quando a inviare il messaggio non è un amico intimo, ma una persona che si conosce appena o, peggio ancora, uno sconosciuto. Di sicuro questo strumento consente di comunicare concetti, spesso piuttosto lunghi, in modo pratico e veloce. Non sempre però i messaggi vocali sono graditi da chi li riceve. Il bon ton dei social prevede che vengano inviati esclusivamente agli amici più stretti e a coloro che, con certezza, ne condividono l’uso. Al contrario non mandarli mai, per nessun motivo, a ci non conosci bene o a persona con cui non hai un rapporto informale e sufficientemente approfondito. Potresti risultare scortese oltre che fastidiosa. Il consiglio in più? Se noti che la persona risponde per iscritto non continuare a inviare messaggi vocali, ma torna sui tuoi passi rispondendo allo stesso modo.

Taggare chiunque e sempre

Il “tag facile” è un errore che compiono in tantissimi, soprattutto quando sono appena approdati su Instagram o Facebook. Condividere le foto con le amiche è bello e se sono presenti è carino taggarle. Attenzione però, la buona regola vuole che sia tu a chiedere loro se desiderano essere taggate oppure no. A qualcuno infatti potrebbe dare fastidio, soprattutto se ha un profilo che magari utilizza anche per scopi lavorativi. Un altro errore, ancora più grave, riguarda la tendenza a taggare chiunque senza discriminazione. Hai comprato un nuovo cellulare, ottenuto una promozione o sei partita per una splendida vacanza? Voler condividere grandi e piccole gioie con gli amici virtuali è normale, ma evita di taggarli tutti nello scatto postato su Instagram per informarli di quanto accaduto. Se vogliono sapere cosa fai di certo visiteranno il tuo profilo, dunque non c’è bisogno di inserire centinaia di tag per raggiungere tutta la lista delle conoscenze.  

Non ricambiare i Like

Ricambiare i Like è uno fra i primi gesti di educazione sui social network. Se cammini per strada e qualcuno ti saluta ricambi oppure continui a camminare senza dire nulla? Lo stesso discorso vale su Instagram o Facebook. Se una persona che hai fra gli amici ti mette Like a un post o a una foto, il bon ton prevede di rispondere allo stesso modo. Fai attenzione a chi aggiunge un Mi Piace e ogni tanto ricambia. Lo stesso discorso vale per i commenti: se qualcuno lascia un commento rispondi sempre. In questo modo non solo risulterai educata, ma eviterai di sembrare distante e altezzosa, finendo per non ricevere più nemmeno una reaction.

Esagerare con gli hashtag

Amati e odiati, gli hashtag sono la “ciliegina sulla torta” di ogni post. Ti aiutano a ottenere più Like, a raggiungere numerosi utenti, ma anche a tematizzare la tua foto o la frase che hai postato per arrivare a chi desideri. Attenzione però, abusarne è sempre un errore. Troppi hashtag infatti fanno perdere sincerità e genuinità a un profilo, diminuendo, di conseguenza, anche la credibilità del contenuto. Il motivo? Sembrerà che posti solamente per fare il pieno di Like o per motivi di business e non per condividere davvero qualcosa con i followers.

Creare troppi gruppi

Il troppo stroppia, lo dicevano le nostre nonne e lo dicono oggi anche gli esperti di bon ton sui social. Se su WhatsApp la creazione di gruppi è già diventato un must, anche su Facebook e Instagram questa tendenza non manca. Dopo il messaggio vocale, quello che spaventa di più sono i gruppi in cui, puntualmente, si viene invitati dagli amici. Dal gruppo della palestra a quello delle amiche delle superiori, sino al gruppo della scuola. Le notifiche viaggiano veloci e sono spesso accompagnate da centinaia di commenti fastidiosi e inutili, emoticon, foto e tag. Questo non significa che non devi più creare dei gruppi, ma cerca di limitarti a quelli essenziali e se vuoi proprio aggiungere qualcuno prima contattalo per sapere se è d’accordo.

Riproduzione riservata