1/8 – Introduzione

Il caminetto rappresenta uno dei piaceri più grandi che possiamo avere dentro la nostra abitazione (soprattutto quella di montagna). Questa costruzione è in grado di riscaldare in modo ottimale gli ambienti di casa, ma è anche sinonimo di romanticismo e distacco dallo stress.
Il caminetto fornisce un’atmosfera di calore e di appartamento d’altri tempi, ma ha bisogno di tanta cura per riscaldare al meglio l’abitazione.
Nella presente guida, parleremo nel dettaglio di come fare legna da ardere. Questo costituisce sicuramente un aspetto davvero importante. Buon lavoro!!!

2/8 Occorrente

  • Kit di pronto soccorso
  • Ascia
  • Elmetto e altre protezioni
  • Teli
  • Macete
  • Motosegna

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Pur rappresentando uno dei piaceri della casa, non tutti si possono permettere di avere il caminetto. Qualora lo si possegga, sarà necessario prendersene cura procurandosi la legna adeguata.
In effetti, non è sufficiente gettare a caso la legna nel proprio camino per far calore. Bisogna anche sapere ulteriori aspetti, tra cui il genere di materiale legnoso che riscalda di più e come eseguire la stagionatura del legno.
Reperire del legno per il caminetto è facile, soprattutto quando ci troviamo in una zona di campagna o montagna circondata dagli alberi. Se abbiamo questa fortuna, dobbiamo prestare attenzione a qualche aspetto rilevante (come scegliere gli arbusti sani e non troppo duri o morbidi).

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Ogni legno ha la sua particolarità e riscalda in maniera diversa. Per questo motivo è consigliabile mescolarne diversi tipi, per poi ottenere un calore soddisfacente.
Ricordiamo che la legna non dovrà essere umida, ma secca, altrimenti non brucerà mai correttamente.
Andiamo allora a scegliere gli alberi e tagliamo i rami che ci interessano. Per fare ciò bisogna armarsi di elemetto e protezioni di vario genere. In caso contrario ci si farebbe male. Lo strumento che ci servirà per tagliare gli alberi è la motosega. A coloro che non sono esperti nel taglio, consiglio di acquistare la legna direttamente nei negozi specializzati.

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Torniamo ora alla conditio sine qua non per quanto riguarda la legna da ardere. L’essiccatura è un processo che si effettua nella bella stagione. Bisogna disporre i vari pezzi di legno su di una superficie asciutta e lasciarli al sole. Si possono creare delle pile di legno alte circa 1.5 m e coprirle con dei teli. Per fare ciò, dobbiamo distanziare le pile di almeno un metro l’una dall’altra. Così favoriremo il passaggio dell’aria.
La superficie su cui poggeremo la legna da ardere non deve assolutamente stare a contatto con il terreno. Se così fosse, l’essicatura non avverrà mai.
Questo procedimento viene appunto effettuato per eliminare l’acqua che il legno generalmente contiene. Inoltre, si fa in modo che dia più calore al momento della combustione.

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La legna non essiccata non produce né fiamma né calore, ma soltanto parecchio creosoto che rischierà di intasarvi la canna fumaria. Per questo motivo, anche se acquistata presso i negozi specializzati o i venditori di svariato genere, la legna va sempre esaminata davvero bene.
Per valutare il grado di essiccazione della legna, basterà guardarla e toccarla. Il colore dovrà essere un marrone più chiaro rispetto a quello della legna appena tagliata. Al tatto non dovremo assolutamente sentirla umida.
L’ulteriore alternativa consiste nell’acquistare della legna verde (appena ritagliata) e di essiccarla per conto nostro.

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8/8 Consigli

  • Prestiamo attenzione quando impieghiamo la motosega e gli altri strumenti per il taglio della legna.
  • Se non siamo esperti nel taglio della legna, meglio acquistarla già tagliata.

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