

1/7 – Introduzione
Le mimose sono profumati fiori gialli che ricordano immediatamente la bellezza delle donne e del giorno a loro dedicato. Questi stupendi fiori sono stati scelti come simbolo del sesso femminile sia per la loro semplicità che per il periodo di fioritura, che avviene nei primi giorni di marzo. Le mimose si sviluppano su veri e propri alberi in maniera abbondante, alberi che sono allo stesso tempo rigogliosi, ma anche abbastanza delicati. Se volete coltivarla nel giardino, la tecnica più adatta è quella dell’innesto: in questa guida vi illustreremo come innestare una mimosa.
2/7 Occorrente
- Coltello per innesti
- Mastice per innesti
- Nastro adesivo
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La prima caratteristica da considerare è il genere cui appartiene l’albero di mimosa ovvero quello delle Acacie: questa pianta richiede lunghe giornate soleggiate sole e temperature abbastanza miti per questo motivo l’innesto deve necessariamente essere effettuato in un periodo compreso tra la primavera inoltrata e la prima metà del mese di settembre.
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Un secondo aspetto importante da considerare è il porta-innesto ovvero la pianta utilizzata come base sulla quale si effettua l’operazione: questa pianta deve avere almeno due anni di vita.
A tal proposito si consiglia di utilizzare come porta-innesto la cosiddetta Acacia Retinodes anziché la comune mimosa, perché, a differenza della seconda, la Retinodes cresce anche in terreni calcarei e si sviluppa più rapidamente. Va ricordato che l’innesto è consigliabile se si vuole coltivare la mimosa in giardino, poiché la pianta da innesto ha dimensioni ridotte rispetto a quella da seme.
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Per quanto riguarda la metodologia di innesto, per l’albero di mimosa si consiglia la tecnica per approssimazione che si può effettuare quando le due piante sono poste una di fianco all’altra. Si procede in questo modo: si scorteccia con un coltello per innesti una parte di entrambe le piante e si cerca di fare combaciare i lati scortecciati nel modo più aderente possibile; fatto ciò, si legano i due rami con il nastro adesivo e si copre con il mastice apposito.
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Una volta che le due parti avranno aderito e l’innesto sarà perfettamente cicatrizzato, sarà necessario potare la chioma del porta-innesto. Successivamente si dovrà tagliare la base della parte innestata (detta nesto) esattamente sotto il punto di congiunzione tra le due piante: è possibile procedere con la rimozione parziale della pianta (permettendo che il ramo innestato si adatti gradualmente alle nuove condizioni) oppure distaccare completamente il nesto dal suo apparato radicale.
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