Come addomesticare un’iguana

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1/7 – Introduzione

Fra i sauri, gruppo di rettili al quale appartengono le lucertole, l’iguana si presenta di dimensioni maggiori. La lunghezza varia da un minimo di 180/250 cm fino a raggiungere, in alcune specie, anche i sei metri. Dimensioni mai comunque raggiunte dall’iguana domestica. Anche l’andatura, rispetto alle lucertole, si manifesta più lenta. L’iguana è originaria di paesi come i Caraibi, il Brasile, il Paraguay ed il Messico. Si tratta di un animale da potere addomesticare anche in casa. Tenendo tuttavia conto delle sue difese naturali, come gli artigli, i denti, le parti dorsali appuntite e la potente coda. Per addomesticare un’iguana, occorre ricreare il suo habitat naturale, umido e caldo. All’interno della sua teca bisogna mantenere, per almeno dodici ore al giorno, un neon UVB-UVA. Assolutamente vitale per l’assimilazione da parte dell’iguana di precise vitamine calcio-fissatrici, fondamentali per la sua crescita. Il clima ideale diurno è di 30°C, mentre quella notturno di 25°C. Bisogna inoltre somministrare all’iguana una alimentazione corretta, a base di ortaggi, verdure, frutta e fiori. Per addomesticare un’iguana occorrono determinati metodi. Ecco come poterli applicare.

2/7 Occorrente

  • Teca di 3 x 2 metri, vaschetta per l’acqua, lampade e umidificatore, termostato e termometro.

3/7 – Studiare i comportamenti dell’iguana

Per addomesticare un’iguana, è necessario lo studio del suo comportamento. Si tratta infatti di un animale molto indipendente e di difficile sottomissione. Una volta presa familiarità con l’habitat casalingo, tende anche a divenire più aggressivo. Il preliminare studio comportamentale dell’iguana serve a comprendere le sue abitudini ed il suo modo di vivere. In tutti i casi, bisogna evitare i movimenti bruschi. E anche di avvicinarla troppo, poiché si sentirebbe minacciata. Solo dopo un certo periodo di tempo, una volta abituata alla presenza dell’uomo, è possibile avvicinarsi. Il tutto in modo graduale, anche per introdurre la mano nella sua teca.

4/7 – Creare un clima di fiducia con l’animale

Durante l’alimentazione e la pulizia della teca, è consigliabile cercare dei contatti visivi con l’animale. L’iguana è anche in grado di avvertire le vibrazioni delle corde vocali dell’uomo. Pertanto è sicuramente opportuno instaurare con l’iguana un dialogo ed un clima di fiducia. Per addomesticare l’iguana, queste saranno le basi necessarie per la sua gestione anche al di fuori del suo habitat.

5/7 – Lasciare uscire l’iguana dalla teca

L’iguana ha bisogno di uscire dalla sua teca almeno 2-3 volte al giorno. Un giardino per le sue passeggiate è il luogo più adatto. È possibile che inizialmente l’iguana si mostri insofferente ed aggressiva. In questi momenti occorre darle del tempo per rilassarsi. Questo importante passo deve effettuarsi lentamente e con attenzione. È consigliabile iniziare poco alla volta. E poi aumentare gradualmente il tempo trascorso al fuori dalla teca. Per rasserenare l’animale, occorrono alcune precauzioni. Prima di prenderlo, adagiarlo in un lato della teca. Quest azione servirà come segnale di distensione. Evitare invece la posizione della mano sopra la gabbia, che l’iguana percepirebbe come una minaccia. Non appena tranquilla, si può iniziare a muoverla. Una volta vicina e serena, l’iguana dimostrerà la sua fiducia. Si farà accarezzare e massaggiare sotto la pancia, il suo punto ottimale di relax. Nei momenti di aggressività, non bisogna mai reagire. Ma solo aspettare con calma che si tranquillizzi. Finalmente si può raggiungere un buon rapporto uomo-iguana. Tutta la gestione dell’animale risulterà più semplice: pulizia, somministrazione del cibo e carezze. https://www.notizie.it/come-addomesticare-uniguana/.

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7/7 Consigli

  • L’alimentazione dell’iguana si compone di petali di rosa, foglie, lattuga, frutti di stagione e tropicali.
  • Ricordare che l’iguana è un animale selvatico, con possibili e tipiche reazioni.
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