1/7 – Introduzione

Il gatto, in quanto felino, possiede una particolare tendenza a raffreddarsi. Gli aspetti di questa circostanza sono facilmente riconoscibili. Infatti il gatto si dimostra meno attivo, starnutisce, lacrima e cerca luoghi caldi. Generalmente si tratta di un malore temporaneo e leggero, ma del quale tuttavia bisogna prendersi cura. I sintomi che un gatto raffreddato presenta si possono trattare in casa, onde evitare complicanze e peggioramenti. La cura home made dovrà essere tempestiva e prolungarsi per qualche giorno. Almeno finché il raffreddore faccia il suo naturale corso, cercando di alleviare i fastidi al gatto. Ovviamente, se i sintomi dovessero tendere ad un peggioramento, è necessario rivolgersi immediatamente al veterinario. Di seguito, ecco come prendersi cura di un gatto raffreddato.

2/7 Occorrente

  • Umidificatore o vaporizzatore
  • Bagni di vapore
  • Cibi caldi
  • Alimenti tritati
  • Garze sterili
  • Siero fisiologico
  • Soluzione oftalmica (se necessaria)
  • Integratori naturali

3/7 – Aumentare l’umidità degli ambienti

Quando il gatto respira male, manifesta starnuti e tosse. Inoltre, con l’emissione di secrezioni dal naso e dagli occhi, ci segnala che è il momento di intervenire. Si può iniziare a prendersi cura di un gatto raffreddato aumentando l’umidità degli ambienti. A tal fine, basta un umidificatore o un vaporizzatore. In mancanza, si può ovviare con dei bagni di vapore. In questo caso, occorre utilizzare una stanza dotata di rubinetto con acqua calda chiudendo le porte e le finestre. Poi bisogna far scorrere l’acqua molto calda, finché il vapore non riempie la stanza. A questo punto, si introduce il gatto nel locale per almeno un quarto d’ora. Questo trattamento dei bagni di vapore si rivelerà liberatorio per le vie nasali del gatto.

4/7 – Stimolare l’appetito del gatto

Durante il raffreddore, il gatto darà segnali di inappetenza. Ma, in questa fase così delicata, è importante che continui a mangiare regolarmente. Per prendersi cura di un gatto raffreddato, sarà bene aiutarlo con dei cibi caldi. Come ad esempio un mangime bagnato in un brodo di pollo. Un valido aiuto per un gatto raffreddato è anche quello di tritare il cibo, perché possa ingerirlo più facilmente. Infatti, nella fase del raffreddore, il gatto non riuscirà ad avvertire odori e sapori, come al solito. È importante dunque somministrargli dei cibi dall’odore intenso, come anche del tonno in scatola. Se proprio si dimostra restio a mangiare, si può provare ad avvicinargli gli alimenti alla bocca. Oppure intingergli una delle zampe anteriori nel cibo. Di modo che, non appena il gatto si lecca, si possa stimolare il suo appetito. Senza dimenticare, infine, di fargli bere il più possibile dell’acqua fresca per idratarlo convenientemente.

5/7 – Pulire le secrezioni dal viso del gatto

Prendersi cura di un gatto raffreddato significa anche tenerlo pulito. È fondamentale asportare il muco e le lacrime, affinché non creino delle croste. Occorre pertanto munirsi di garze sterilizzate ed inumidite con del siero fisiologico. Poi si potranno utilizzare delicatamente una alla volta per ogni zona interessata (una per ogni occhio, una per il naso ed una per la bocca). Procedendo in questo modo, si eviterà ogni possibile ed ulteriore contagio. Si tratta di un ottimo sistema per migliorare la sua vista ed il suo odorato. In caso di naso molto chiuso, dietro indicazioni del veterinario, si può intervenire con delle somministrazioni nasali di siero fisiologico. In presenza di congiuntivite, su prescrizione del veterinario, si potranno pulire gli occhi del gatto con un’apposita soluzione oftalmica. È altrettanto importante prendersi cura di un gatto raffreddato lasciandolo riposare tranquillamente. L’amato felino ha infatti bisogno di riprendere le sue forze. Una volta superato questo difficoltoso momento, si dovranno evitare eventuali ricadute. Basteranno degli integratori naturali adatti che rinforzino il suo sistema immunitario. Anche in questo caso, sarà bene consultarsi con il veterinario.

6/7 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=UB716H1V6dA

7/7 Consigli

  • Il raffreddore dei gatti è diverso da quello umano e pertanto non esiste alcuna eventualità di contagio reciproco.
  • Se dopo circa 4-5 giorni di applicazione dei trattamenti suggeriti non si dovesse verificare alcun miglioramento, rivolgersi immediatamente al veterinario.
  • Tenere il gatto al caldo evitando le correnti d’aria, monitorando la temperatura ambientale ed utilizzando delle coperte.

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