Usi dei funghi

Funghi e versatilità: da ingredienti in cucina a boom nel mondo della moda, del design e del beauty

Da principi del superfood a nuova frontiera della sostenibilità multifunzionale: perché i funghi sono la scommessa su cui puntare per il futuro green della moda, del design e dell’universo beauty

Tutto nasce dalle radici. La nuova sfida green a zero impatto arriva dai molteplici usi dei funghi e – in particolare – dei miceli, il cui potere di aggregazione potrebbe rappresentare una svolta epocale in tema di eco-sostenibilità, con un approccio a tutto campo che spazia dalla moda al design.

Il potenziale delle proprietà miceliali è allo studio ormai da anni, ma solo di recente ha catturato l’attenzione delle grandi case di moda che hanno deciso di puntare tutto sulle pelli vegetali estratte dalle cellule filiformi contenute nelle prime radici e nel fusto, solitamente scartato dalle preparazioni culinarie.

Ad accettare la sfida sono stati Stella McCartney ed Hermès, ma anche i grandi marchi del beauty. E sì, perché il fungo non è solo un biomateriale di pregio ma anche un valido componente dei migliori prodotti di bellezza, quelli ad alto potere antiossidante ed anti-aging. Il loro impiego ha conquistato alcuni dei maggiori beauty brand – come Origin e Ren – che oggi sfruttano i benefici dei beta-glucani nelle loro creme, nei sieri e nelle maschere per il viso.

I funghi protagonisti della moda sostenibile

È Stella McCartney a muovere i primi passi nel campo della moda sostenibile permessa dalla lavorazione dei miceli. Sono suoi i primi capi al mondo realizzati in Mylo, una pelle vegetale pregiatissima ottenuta dalla trasformazione delle radici dei funghi. E per presentare i primi capi, sceglie l’amica del brand Paris Jackson.

I tessuti sono stati creati in collaborazione con Bolt Threads e si avvalgono della certificazione biologica. Bando alle plastiche, quindi, di cui si compongono le attuali pelli sintetiche, ma solo risorse vegetali non in competizione con quelle alimentari, poiché non edibili.

Le caratteristiche di questo nuovo biomateriale sono totalmente affini a quelle della pelle animale. Il tessuto è morbido, modellabile e composto da materiali completamente reperibili in natura. Il processo di lavorazione è a basso impatto benché realizzato in laboratorio e si sviluppa con un combinazione di acqua, terra e aria.

Nella gara alla moda sostenibile, a tagliare il traguardo è anche Hermès, con la prima Victoria bag interamente realizzata in pelle di fungo.

Il nuovo accessorio, di cui è stato appena annunciato il lancio, sarà realizzato in pellame vegetale e rifinito dai maestri conciatori di Hermès in Francia, per garantire la massima qualità e durevolezza nel tempo.

I biomateriali a base di funghi nel design

L’impiego dei materiali eco-sostenibili ha già affascinato anche il mondo del design. Se da un lato può rappresentare una valida alternativa all’uso delle plastiche industriali, il biomateriale estratto dalle cellule filiformi dei miceli può affiancarsi anche all’uso del legno, con le medesime caratteristiche di resistenza conferite dall’apporto della lignina.

La svolta dei materiali sostenibili a base miceliale, oltre alle proprietà amiche dell’ambiente, è costituita dalla totale eliminazione di colle e resine. Si sfrutta, infatti, la loro capacità di unire saldamente lignina e cellulosa in una trama fittissima e resistente che ne consente l’utilizzo in sedie, sgabelli, mobili, vasi e altri complementi d’arredo. Sono anche impiegati in edilizia come moduli strutturali e come validi isolanti.

I benefici dei funghi sulla pelle

I funghi sono piccoli scrigni di sostanze benefiche che possono essere impiegate nella realizzazione di maschere, creme e sieri a elevato potere anti-aging. A sfruttare le proprietà dei miceli sono i grandi marchi del beauty come Origin e Ren, che li hanno già inseriti nei loro principali prodotti di bellezza.

Mutuati dalla medicina cinese per gli effetti antiossidanti, anti- invecchiamento, illuminanti, idratanti e anti-infiammatori, i funghi sono diventati i maggiori alleati della bellezza della pelle anche per l’alta concentrazione di vitamina D, che rafforza il sistema immunitario dell’epidermide.

Il reishi e il maitake, ad esempio, hanno elevato potere adattogeno regolando i livelli di stress e proteggendo la pelle dall’invecchiamento, mentre il Ganoderma lucidum, il Tuber aestivum e l’Albatrellus ovinus sfruttano le loro proprietà lenitive. Il Tremella fuciformis, ampiamente impiegato nella medicina coreana, è invece utilizzato per le sue caratteristiche affini all’acido ialuronico e per la prevenzione delle macchie cutanee.

I funghi sono quindi un booster di idratazione per la pelle grazie alla concentrazione di metaboliti attivi ad ampio spettro, senza dimenticare il prezioso apporto dei beta-glucani di cui sono ricchi e che proteggono dai radicali liberi e dall’inquinamento.

Grazie alle continue ricerche in quest’ambito, i funghi potrebbero anche sbarcare nel packaging dei cosmetici e sostituire completamente le plastiche sintetiche.

Usi dei funghi sui capelli

I funghi non sono solo alleati di un pelle sana e luminosa, ma sono anche amici dei capelli per il loro potere antibatterico e antimicrobico. In particolare, il Lactobacillus protegge dallo stress dei trattamenti chimici oltre che dal calore di asciugacapelli e piastre per lo styling. Per le sue caratteristiche, è in grado di chiudere le cuticole e proteggere le fibre capillari e ristrutturarla. Sono, inoltre, fonte di selenio e vitamine del gruppo B, indispensabili per la salute del cuoio capelluto, la pelle e le unghie.

Altri usi dei funghi

Nei prossimi mesi, i funghi faranno ancora la parte del leone anche in ambito alimentare. Non solo pellame, complementi d’arredo e packaging a base miceliale ma anche bevande istantanee con infusi a base di funghi. La ricerca corre veloce anche nel campo della nutraceutica, con lo studio di nuovi medicinali a base di funghi che contengono psilocibina.

L’effetto fungo, infine, non poteva esimersi dal rincorrere i temi di stretta attualità. I loro polisaccaridi sono oggi i componenti attivi dei gel igienizzanti per le mani, largamente diffusi in tempo di pandemia. La loro azione idratante, infatti, mitiga quella astringente della base alcoolica impiegata per l’igienizzazione, lasciando le mani morbide e vellutate.

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