I bambini spiegano

«Spero che lo vedano i nostri genitori. Così ci capiranno meglio». Lo dice uno dei 39 bambini intervistati da Walter Veltroni, da Nord a Sud, nel suo docufilm I bambini sanno, ora nelle sale. Un progetto che dà voce ai sogni e alle opinioni dei più piccoli.

«Ho sempre guardato con grande interesse all’infanzia, un tempo della vita molto bello, speciale e intenso» spiega il regista che abbiamo raggiunto in occasione dell’anteprima. «Le risorse dei bambini sono la cosa più bella della vita. La loro fantasia non è stata ancora imbrigliata e hanno “tutti i valori al posto giusto”: se non vengono condizionati dagli adulti, sono privi di pregiudizi su temi come la fede religiosa, l’omosessualità o il colore della pelle e hanno un profondo senso della giustizia. Ascoltare le loro parole aiuta noi grandi a riflettere, a capire meglio la realtà».

Così i bambini ci spiegano il mondo

Sono un terzo di quelli che c’erano nell’Italia degli anni Sessanta. Eppure si sentono molto soli e distanti da mamma e papà. Un film ci aiuta a guardare la realtà attraverso gli occhi dei nostri figli. E ad ascoltarli di più

La locandina del film I bambini sanno, prodotto da Sky Cinema e distribuito da Bim, nelle sale dal 2

La locandina del film I bambini sanno, prodotto da Sky Cinema e distribuito da Bim, nelle sale dal 23 aprile.

DAGLI 8 AI 13 ANNI, di ogni condizione sociale, italiani o immigrati. Sono i piccoli protagonisti del film di Walter Veltroni. Che ha una convinzione: «Un Paese in cui spariscono i bambini è un Paese senza fiducia, senza voglia di futuro, più conservatore. È anche un Paese con meno fantasia».

I bambini si raccontano

Risposta dopo risposta, i bambini ci rimandano l’immagine di una realtà sociale e famigliare in profonda trasformazione (non sempre, per loro, in modo indolore). «Il paradosso è che oggi ai piccoli, che sono anche un po’ più soli di quando noi  avevamo la loro età, viene chiesto di diventare grandi in fretta. Mentre  gli adulti, spesso, indugiano in un’eterna adolescenza» continua  Veltroni. Ma, in definitiva, cosa dovremmo imparare noi grandi? «A sintonizzarci sul loro tempo, che non può essere affollato di impegni serrati come il  nostro, a permettere ai piccoli di annoiarsi e di stare con i coetanei.  Ma la cosa più importante da fare è ascoltarli».

In questo film i bambini hanno detto la loro su tanti temi. Con l’aiuto del regista, abbiamo selezionato tre tra i più importanti. E sulle frasi dette dai piccoli intervistati abbiamo riflettuto insieme allo stesso Walter Veltroni e a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e presidente della Fondazione movimento bambino.

Cosa pensano i bambini della famiglia

LE LORO FRASI

«Il momento più bello della mia vita? Quando, con il mio papà, ho imparato ad andare in bici». «Da grande sogno di essere sposato e con tanti bambini». «Per me la famiglia è la felicità». «La mia famiglia è la cosa che mi piace di più della vita. Infatti mi manca tanto che non siamo più tutti insieme».

In questa nuova geografia famigliare, tra genitori separati, nuovi compagni e fratelli acquisiti, i bambini di oggi sono come quelli di ieri. Cioè restano fortemente attaccati alla mamma e al papà. «Nell’infanzia i genitori sono i due pilastri dell’esistenza» commenta Veltroni. « Ma, come ho compreso dalle interviste, la sofferenza di vedere mamma e papà litigare lo è ancora di più. Il clima di odio che si può creare in casa è, per i figli, l’esperienza più terribile».

I CONSIGLI DELLA PSICOLOGA

«La famiglia, nonni compresi, è la “casa” dei bambini» spiega Maria Rita Parsi. «Non dobbiamo dimenticare, quindi, che loro da noi si aspettano appoggio, ascolto e buone regole, soprattutto nei momenti difficili. Per esempio, quando mamma e papà si separano o incontrano un nuovo compagno. Sono tutti passaggi delicati, che richiedono grande vicinanza e capacità di ascoltare i figli».

Cosa pensano del futuro i bambini

LE LORO FRASI

«Cosa serve davvero nella vita? Sognare!». «Da grande non so se starò in questo Paese: l’Italia non è tanto bella adesso». «Io non lascerò mai la mia isola. Sarebbe come abbandonare una moglie, un cane». «Le cose non vanno bene, a Dio chiederei di perfezionare un po’ il mondo». «Io sto tenendo da parte le paghette e i soldi dei dentini. Così da grande non dovrò pagare il mutuo. Sarà una cosa di meno».

Fantasiosi, consapevoli, poetici. I bambini sono così anche quando pensano al domani. «E sono incapaci di pessimismo» commenta Veltroni. «I bimbi hanno un loro mondo, una meravigliosa sincerità. E pensieri grandi, svincolati dalla fatica del quotidiano».

I CONSIGLI DELLA PSICOLOGA

«I piccoli non hanno esperienza ma posseggono il dono sacro dell’intuizione» racconta la dottoressa Parsi. «Captano i problemi di mamma e papà, da quelli pratici, di lavoro, a quelli di coppia. Ne sono partecipi ma non perdono la speranza. Da loro dovremmo imparare a guardare avanti con fiducia e cuore».

Cosa pensano i bambini di noi adulti

LE LORO FRASI

«Io non parlo con nessuno dei miei problemi. Perché i miei problemi non sono così importanti». «Secondo me gli adulti non sanno quanto sia difficile vivere per noi bambini». «Noi siamo più intelligenti dei grandi perché abbiamo ancora la mente fresca».

I piccoli sembrano convinti che gli adulti, presi da loro stessi, non capiscano un mucchio di cose. Della vita e, soprattutto, dell’infanzia. «C’è del vero. Purtroppo noi, spesso, troppo impegnati nel frettoloso consumo di tempo e senso, non sappiamo sintonizzarci sulla lunghezza d’onda dei nostri figli» commenta il regista. «Invece i bambini, non dovremmo dimenticarlo mai, osservano e giudicano i grandi».

I CONSIGLI DELLA PSICOLOGA

«I piccoli riflettono, a lungo e in profondità, su quello che li riguarda e accade nel mondo» spiega Maria Rita Parsi. «E non si capacitano di certe azioni di noi adulti. Sono stata a lavorare in scuole dove convive serenamente un’infinità di etnie diverse: è stato difficile spiegare agli alunni perché ci sono terroristi che uccidono in nome della religione. È al di fuori della loro capacità di comprensione. Perché l’odio è la risposta spaventata di chi non sa amare. Ecco, io credo che un’altra preziosa lezione che possono darci i nostri figli sia proprio questa: non dobbiamo avere paura di amare il prossimo».

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