Vivere l'estate

PIACERE O DOVERE?

Una cosa è certa: la scuola è finita e tutti, proprio tutti, abbiamo voglia di spensieratezza, libertà, pomeriggi al sole senza limiti d'orario. Se il tempo del dovere è finalmente terminato dopo un anno di impegno, per grandi e piccoli le vacanze segnano l'ora di riappropriarsi dei propri ritmi e dimenticare per un po' l'orologio. Ecco lo spirito giusto con cui affrontare i compiti delle vacanze. Noi adulti siamo i primi a sospirare pronunciando l'appuntamento temibile con i compiti delle vacanze. Il primo passo è cambiare atteggiamento. Proviamo a metterci un pizzico di piacere in più e meno senso del dovere. Invece di sospirare, ecco le piccole strategie per vivere l'estate col sorriso senza dimenticare che ogni giorno la vita ci offre nuove occasioni per imparare.

Come aiutare i figli con i compiti delle vacanze

6 ispirazioni per godersi l'estate senza dimenticare la scuola

 

Stimolare la lettura

UN RIFUGIO SEGRETO

È preferibile che un bambino svolga da solo i propri compiti, prima di tutto perché conosce il metodo utilizzato in classe, che potrebbe essere notevolmente differente dal nostro. Inoltre, affrontare da solo lo studio lo aiuta a diventare più autonomo e lo responsabilizza. Tuttavia, soprattutto in estate sedersi a un tavolo quando fuori c’è il sole può sembrare noioso. Di solito durante l’estate la scuola raccomanda la lettura di diversi libri: accompagna i tuoi bambini in biblioteca e, a parte i titoli consigliati, permetti loro di scegliere ciò che più accende la fantasia, dai fumetti alla musica, la narrativa o persino la manualistica. I libri sono un luogo segreto dove vivono mondi di immaginazione, ma è possibile accedere a questa magia solo attraverso la curiosità autentica. Fermarsi a leggere fra le sale della biblioteca può essere un’esperienza divertente, perché aiuta i bambini a conoscere gli spazi cittadini e usufruire di un luogo (fresco!) diverso da casa, con tanti stimoli e laboratori a cui possono partecipare.

L'ora giusta per studiare

QUANDO STUDIARE

Qual è l’ora giusta per studiare? In mattinata la mente è più fresca e lucida, ma attenzione, ognuno di noi è diverso. Come gli adulti, anche i bambini hanno preferenze e ritmi diversi: osserva i tuoi figli in modo da capire quale possa essere il momento della giornata più idoneo per le loro esigenze. Molti bambini appena svegli hanno voglia di correre, giocare, essere attivi, per questo i compiti di mattina non sempre costituiscono una buona soluzione, soprattutto quando la voglia di muoversi è tanta. Per chi è più grande le prime ore del pomeriggio possono essere un buon momento per un’ora o due di compiti: quando fuori l’afa e il silenzio interrompono ogni attività, la casa o il giardino diventano un luogo di calma in cui fermarsi e aprire i libri.

Condividere per stare insieme

SPAZIO DI CONDIVISIONE

Orari fissi? Non è detto che funzionino. L’estate segna l’inizio di un tempo differente, in cui sostituire al tempo del dovere il piacere, la curiosità, l’ispirazione. Evita di minacciare i bambini al grido “È l’ora dei compiti!”: nella stessa situazione anche tu perderesti ogni entusiasmo. È importante evitare anche la tendenza a sedersi a fianco del bambino e guidarlo passo passo. Da un’indagine effettuata da un team di ricerca dell’Università di Harvard è emerso che per favorire una buona riuscita a scuola è preferibile aiutare i bambini a essere autonomi e, anziché fare i compiti insieme a loro, accompagnarli intervenendo solo quando essi richiedono il nostro aiuto. Se puoi, resta nella stessa stanza: mentre i bambini fanno i compiti, puoi prenderti un momento per leggere, controllare le bollette, terminare un lavoro o stare al computer. Avere uno spazio in cui ognuno condivide il proprio tempo e la presenza, pur facendo attività diverse, è appagante e stimola l’interesse.

Affrontare i corsi di recupero

RECUPERARE SENZA DRAMMI

Se durante l’anno ci sono state gravi difficoltà può essere necessario un intervento ulteriore: le ripetizioni private possono aiutare a colmare le lacune. Spiega ai ragazzi che non si tratta di una punizione, ma di una possibilità in più, perché attraverso qualche lezione mirata potranno ripartire a settembre con più tranquillità, senza affaticarsi per stare al passo. Scegli una persona competente, ma che sappia trasmettere passione per la materia: siamo in grado di imparare tutto, sono il metodo e le modalità con cui ci vengono insegnate le cose nuove ciò che talvolta può creare un ostacolo. Organizza un piano d’azione e fai in modo che le lezioni siano concentrate in un periodo preciso e delimitato.

Fare pausa

IL VALORE DELLE PAUSE

Quando si studia? L’importante non è la durata, bensì l’efficacia. Aiuta i tuoi bambini a raggiungere un livello profondo di concentrazione e tranquillità mentale, sarà utile in qualsiasi contesto della vita. Per farlo crea un ambiente intimo: no alla televisione, che attira l’attenzione. Non è necessario un ambiente completamente privo di rumori, ma tranquillo, invitante e ricco di pace. La radio, soprattutto con musica classica e, in generale, strumentale accende la fantasia e accompagna senza creare eccessive distrazioni. Quando c’è la concentrazione giusta, un’ora di studio è sufficiente per procedere con entusiasmo e dare risultati: ricorda che le pause sono fondamentali per ritrovare freschezza e vitalità. Anche i bambini durante l’estate hanno bisogno di fare ciò che amano, andare più lentamente, perdersi nei pensieri e rilassare la mente. Buone vacanze!

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