Gli abiti e gli accessori must della storia della moda dal 1960 ad oggi
Ci sono classici intramontabili anche nel mondo della moda e dello stile. In genere si tratta di vere e proprie pietre miliari che hanno generato una piccola rivoluzione nella storia del costume oltre che del fashion. Ripercorriamo insieme gli ultimi quasi 60 anni di moda, dal 1960 a oggi, dalle it girl di quegli anni a quelle di oggi, e scopriremo quali sono i cult che dovremmo non avere, ma conoscere, perchè per essere alla moda oggi bisognerebbe sapere come ci si è arrivati, e tutto ci sembrerà relativo e ci farà comprendere perchè, di alcuni capi, si dice che sono senza tempo.
Libri per conoscere la moda: dalla storia del costume ai fashion blogger. Una selezione di titoli
Video: I must della moda dal 1960 ad oggi
Abiti e accessori cult della decade 1960-1969
-
LITTLE BLACK DRESS DI GIVENCHY – Indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, il tubino nero è un classico intramontabile, entrato nel nostro immaginario e che rimarrà lì per sempre anche se per indossarlo bene bisogna sempre ricordarsi di non esagerare con troppi accessori
-
SCARPE DI ROGER VIVIER – Trasformate in un must da un’altra icona di bellezza, la Catherine Deneuve di Belle de jour, queste iconiche e comodissime seppur super eleganti, calzature francesi hanno poco tacco, sono realizzate in tantissimi pellami e colori e sono caratterizzati dalla fibbia dorata a decorare la semplice tomaia. perchè niente è più chic del semplice lusso francese
-
HAPPY BIRTHDAY MR PRESIDENT – Chi non ricorda lo scintillante abito indossato da Marilyn Monroe mentre fa gli auguri al presidente in una versione del classico “Buon compleanno” che più sexy non si poteva, La relazione clandestina tra i due era in atto e l’abito con il quale la diva cantò quella canzone è passato alla storia tra i vestiti più sexy. Nude, tempestato di strass, pareva disegnato addosso alle sue curve e l’effetto sotto le luci del palco risultò esplosivo e scandalosissimo
-
STIVALETTI ANDRE’ COURREGES – Bassi, bianchi, sportivi e innovativi: una vera rivoluzione nel mondo delle calzature di quegli anni. Gli abiti e le calzature dell’avverinistico stilista francese sembravano arrivare direttamente dallo spazio e l’effetto fu dirompente
-
ABITO MONDRIAN DI YSL – Come trasformare uno stile pittorico in un’opera d’arte. Fu proprio nel 1965 che Yves Saint-Laurent stampò sul jersey di lana col quale pensò un abito semplice da giorno dal taglio ad A, le geometrie artistiche di Mondrian. Il miniabito diventò subito cult e uno dei simboli della griffe. Una curiosità? Nel 1965 quando fu lanciato costava la bellezza di 133.000 Lire italiane, una piccola fortuna
-
BABY DOLL DRESS – Un tenero completo lanciato da una giovane Mia Farrow ai tempi del suo legame con Frank Sinatra. Un delizioso e ancora attuale abito bianco, dall’allure pura e virginale con pochi dettagli e facile da portare, uno dei modelli più acquistati e imitati dell’epoca
-
CONVERSE – Per essere sportive, colorate e trendy oggi molte di noi scelgono e riscengono uno tra la miriade di modelli di calzature Converse, ma lo sapevate che le Converse hanno una storia lunghissima alle spalle e non sono un’azienza così giovane come potrebbe sembrare? Furono prodotte per la prima volta nel 1917 e assomigliavano a quelle che usiamo oggi ed erano state progettate per il basket. Negli anni Sessanta quindi le All Star erano le scarpe più diffuse tra i giocatori di basket ma il loro uso divenne popolarissimo anche tra i non sportivi
-
MICRO-DRESS – Oltre il mini dress c’è solo la versione micro indossata da Twiggy storica modella Sixties, magrissima e da qui il nomignolo che significa ramoscello, lunghe gambe da fenicottero che lei amava mostrare da sotto micro minigonne e miniabiti subito copiatissime dalle sempre più disinibite ragazze dell’epoca
-
ABITO A CLESSIDRA – Nato per mettere in risalto le curve di Brigitte Bardot. L’abito a clessidra infatti accompagnava le curve della bella attrice sottolineando sia seno che fondoschiena ed esaltando ulteriormente il decollete con uno scollo a barca o sceso sulle spalle che ha preso proprio il nome di scollo Bardot
-
STIVALI SOPRA LA CAVIGLIA – Vero trend lancianto niente meno che da i Beatles e che resiste tuttora. Stivaletti solitamente in pelle nera di vitello o in vernice nera semplice, con punta non troppo a accenstuata, comodi ma perfetti nella linea
-
TUXEDO DA DONNA DI YVES SAINT LAURENT: Nel 1966 Yves Saint Laurent propose, per la prima volta, la versione femminile di un completo esclusivamente maschile: uno smoking da donna, con i revers lucidi. Da allora questo tipo di indumento non è mai mancato nelle sue collezione offrendosi a mille rivisitazioni come la versione con gli shorts del 1971, o la versione tuta del 1975.
Abiti e accessori cult della decade 1970-1979
-
MANOLO BLAHNIK – Negli anni ’70 spopola il suo stiletto vertiginoso che rimarrà in auge per molti molti anni diventando un vero e proprio oggetto da collezione per le collezioniste di scarpe
-
WRAP DRESS – Un abito che si avvolge e che si chiude con una deliziosa cinta di stoffa. Inventato dalla stilista Diane von Furstemberg non si contano nemmeno più le varianti che ne sono state prodotte nel corso degli anni e quanti esemplari ne siano stati venduti. Amano da dive e donne comuni, è uno degli abiti più famosi (e comodi) del mondo
-
JACKIE ‘O BAG BY GUCCI – Creata nel 1950 con il nome di “Constance”, questa borsa senza tempo firmata Gucci diventò in seguito l’accessorio dal quale Jacqueline Onassis non si separava mai, per questo negli anni ’70 la Constance venne ribattezzata “Jackie O”, proprio in onore dell’ex sfortunata first lady americana a quei tempi già moglie dell’armatore greco Onassis. A dimostrazione del suo essere un’icona, la Jackie O oggi è esposta al Museo Gucci a Firenze
-
DR MARTENS – Le Dr Martens sono l’anfibio cool per eccellenza e nascono in Inghilterra, ma non certo come accessorio moda, anzi. Vennero all’inizio pensate per i soldati e in seguito poi destinate agli operai. Il modello originale era quasi uguale a quello che indossiamo oggi, filo giallo compreso, ed era una vera e propria scarpa da lavoro, prima di farsi bandiera di vari movimenti giovanili e sottoculture, dai mods agli skinheads passando per i punk degli anni Settanta. Negli anni ’60 da scarpe basse e con tre bottoni, le Dr. Martens diventarono alte come le conosciamo, oltre la caviglia.
-
HALSTON MAXIDRESS – Possibilmente rosso, ha conosciuto il suo momento di gloria negli anni del mitico club neyorkese Studio ’54 ed è un abito lungo, scollato, in varie versioni, molto sexy e in stile boho chic tipico di quegli anni
-
SCARPE VARA – Disegnate da Salvatore Ferregamo sono fra le scarpe più eleganti mai disegnate e tuttora in vendita con successo negli store del brand fiorentino. Scarpe senza tempo, con poco tacco e abbinabili facilmente
-
ABITO IN MAGLIA DORATA – Molto chic e appariscente, reso famoso da Farrah Fawcett o da Michelle Pfeiffer in Scarface, era una sorta di canotta che copriva a malapena il corpo, portato spesso senza biancheria intima, uno dei simboli dell’epoca d’oro delle discoteche e della febbre del sabato sera
-
SANDALO CON ZEPPA KORK – EASE – Nato più di 100 anni fa a Brooklyn il brand KORK-EASE ha inventato la zeppa e negli anni ’70 non c’era nessuno che non portasse un paio di zeppe, tanto che queste calzature comode e stylish diventarono così iconiche da meritare un posto al Metropolitan Museum of Art
-
ABITO GYPSY – Una tendenza che torna spesso sulle passerelle dagli anni Settanta ad oggi è quella un po’ boho, un po’ gipsy dei tessuti patchwork, dei lunghi abiti con la scollatura chiusa da laccetti e le balze. Un trend che pare non annoiare mai
Abiti e accessori cult della decade 1980-1989
-
BORSA BIRKIN BY HERMES – E’ talmente una borsa di culto che per averne una c’è una vera e propria lista d’attesa. La Birkin prende il nome da Jean Birkin, musa di registi come Antonioni e interprete insieme al compagno Serge Gainsbourg della scandalosa canzone “Je t’aime… moi non plus”. La leggenda della nascita di questa borsa fa riferimento all’episodio in cui lo stilista Jean Louis Dumas, diventato in seguito presidente di Hermès, viaggiando in aereo con l’attrice, la sentì lamentarsi della mancanza di una borsa spaziosa ma chic, e lui promise di realizzargliela
-
ABITO IN JERSEY DI DONNA KARAN – Diventato un vero must per ogni donna, è uno dei capi più amati degli anni ’80, decade nella quale moltissime donne entrarono nel mondo del lavoro ed ebbero bisogno di abiti comodi per viaggiare ma eleganti