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Upcycling: le buone pratiche per essere fashion in modo sostenibile

Cosa fare con quel vecchio jeans che non mettiamo da anni? E con quel vestito dimenticato in fondo all'armadio? Basta un tocco glam, un po' di bling, per essere fashion senza sprecare. Non parliamo di riciclare l'abitino della mamma che tanto ci piaceva, ma di dargli nuova vita e renderlo attuale. Siate creative e avrete capi unici. Senza sprecare e facendo del bene all'ambiente!

Cos’è l’upcycling?

Riuso, riciclo creativo, riutilizzo. L’upcycling è solitamente definito con uno di questi sinonimi anche se la differenza fondamentale sta nel valore aggiunto che l’oggetto assume dopo la modifica dall’originale. Il commercio degli abiti di seconda mano è esploso ormai: mercati e i negozi di abbigliamento second hand pullulano in tutta Italia. All’estero -Berlino e Londra, su tutte- esistono dei veri e propri circuiti di negozietti vintage in cui fare ricerca durante un viaggio. Ma parliamo di upcycling, che è cosa ben diversa dal semplice riuso. Tutte possediamo quel capo che non ci convince più, che non si adatta al cambiamento del nostro fisico o che non rappresenta lo stile che abbiamo rinnovato. Con qualche piccola aggiunta di sartoria fai da te, possiamo dare nuova vita a quel pantalone demodè o al quell’abitino un tantino anonimo. Senza contare che, riciclando, si contribuisce a far del bene al pianeta. Tutto ciò che acquistiamo, compresi i vestiti, contribuisce alla produzione di gas serra, quindi è tempo di tirare fuori la macchina da cucire -ma non solo- e sbizzarrirsi.

Riciclare vestiti fa bene all’ambiente

L’upcycling non è soltanto un passatempo divertente che esprimere la fashion designer che è in noi, ma un atteggiamento consapevole che ci convince ad evitare di acquistare decine di vestiti nuovi. I vantaggi sono molti, legati principalmente al risparmio di energia e alla tutela ambientale. Eccone alcuni:

  • Si risparmia energia. Rispetto alla produzione di un capo nuovo, con l’upcycling, l’energia necessaria a creare un abito rinnovato è nulla o molto bassa.
  • L’upcycling è divertimento e risparmio. Riciclare e prolungare la vita di un abito è un hobby piacevole e rilassante. In più si contengono le spese pazze (una spesa media di mille euro l’anno risparmiata!).
  • Si contribuisce a ridurre il costo della produzione di nuovi oggetti. Produrre da sé o acquistare capi realizzati con materiali di scarto permette di ridurre i costi (ambientali e monetari) delle materie prime e, spesso, il tempo di produzione dell’oggetto.

Da dove si inizia?

Non lasciatevi scoraggiare dai mezzi a disposizione. Non avete la macchina da cucire? Siete poco abili con ago e filo? Niente paura. Si prende in prestito e si impara. Sono moltissimi i centri in cui partecipare a corsi di cucito o addirittura noleggiare l’attrezzatura. Anche senza una macchina professionale, un paio di jeans può rinascere con l’applicazione di decorazioni, o un tocco “bling” con paillettes, perline e strass. Lo stesso vale per vecchi maglioni, camicie anonime che diventano glam nel colletto ormai smunto. Non solo: un vestito può diventare una gonna, un golfino una federa shabby per il cuscino del divano, e ancora, una normalissima t-shirt bianca, con un semplice ricamo o l’applicazione di un taschino tartan (si può fare anche con un tovagliolo o un fazzoletto del papà!) essere il capo da sfruttare d’estate, ma anche sotto il blazer d’inverno.

Upcycling fashion: lasciati ispirare

Ora che hai trovato bottoni, passamanerie, e pizzi, e il progetto per il tuo nuovo jeans è pronto, lasciati ispirare. Ci sono siti come Instructables e Love Your Clothes, in cui trovare diverse idee per dare nuova vita ai vestiti. Ma anche canali You Tube e pagine Facebook come The Upcycled Cloth Collective, in cui si condividono centinaia di lavori. Colpo d’occhio e progetti super su Pinterest, dove il re-fashionable è un must. La moda del riuso cool ha conquistato anche alcuni brand come Diesel che ha lanciato Diesel Upcycling for 55DSL. Si tratta di una collezione sostenibile con pezzi di archivio e prototipi rielaborati per creare un’edizione limitata caratterizzata da trattamenti tye and dye, materiali misti e loghi sovrapposti. Tra i capi più gettonati per l’upcycling ci sono i jeans. RE/DONE è un brand specializzato in riciclo dei LEVI’S: il denim viene tagliato a mano a partire dalle cuciture e il tessuto viene riutilizzato per confezionare nuovi modelli sia vintage che di tendenza. Non solo abiti vecchi: le sneakers in tela sono perfette da customizzare. I modelli ideali sono quelli intramontabili come Superga e Converse All Star. Se il tessuto è used, puoi aggiungere borchie dorate o d’ottone per un effetto grunge. Cambiando semplicemente le stringhe avrai un paio di scarpe nuove, a seconda dello stile. Usa cordoncini bicolor, nastri in raso (ricordate quella bomboniera?), passamanerie di pizzo o stringhe di yuta.

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