Arianna Alessi

Arianna Alessi con OTB Foundation promuove il talento femminile

Una porta sbattuta in faccia dopo la laurea è stata la molla per la sua carriera nella finanza. Oggi, con OTB Foundation, Arianna Alessi promuove il talento femminile. E alle ragazze consiglia: «Ai colloqui dite dove avete sbagliato. E cosa avete imparato»

«Faccio un po’ di tutto». È la presentazione, sintetica ma corretta, con cui Arianna Alessi, 46enne bassanese, racconta la sua agenda di lavoro. Lei è infatti vicepresidente di OTB Foundation, la non profit del gruppo OTB di Renzo Rosso (fondatore e presidente di OTB Group, che controlla marchi di moda che vanno da Diesel a Maison Martin Margiela, da Marni a Jil Sander, da Amiri a Viktor&Rolf) e con questa fondazione si batte contro le disuguaglianze sociali e per lo sviluppo sostenibile.

Arianna Alessi e Red Circle Investments

Arianna Alessi è anche ceo sia di Red Circle Investments, società di investimento in venture capital e private equity, sia di Diesel Farm, azienda agricola dedicata alla coltivazione di uva e olivi senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi sulle colline di Marostica (Vi). L’elemento che raccorda attività così vivaci e disparate è la voglia di puntare su ciò che ha la potenzialità di disegnare il futuro. A cominciare dai giovani, in particolare le giovani.

Arianna Alessi con OTB Foundation e Università Bocconi

Proprio con OTB Foundation, insieme all’Università Bocconi, ha dato il via ai Brave Women Awards, un progetto per formare una nuova generazione di leader e grazie al quale ora le prime 8 ragazze selezionate stanno frequentando un master biennale in management aziendale e pubblica amministrazione presso l’ateneo milanese.

Arianna Alessi

Cosa ha detto alle vincitrici del premio?

«Di dare la stessa opportunità che stanno ricevendo ora: una borsa di studio a un’altra ragazza, quando ne avranno la possibilità. E un consiglio per i colloqui di lavoro, perché negli ottimi curricula che hanno presentato mancava una cosa fondamentale: la lista dei fallimenti. Devi spiegare dove sei caduta, come ti sei rialzata, cosa hai imparato dai tuoi errori. Da quello si capiscono il tuo approccio e le tue attitudini».

E lei Arianna Alessi dove ha fallito?

«Arrivo da una famiglia di imprenditori veneti, orafi da generazioni. Mi ero detta: “Sono la prima che si laurea (in Bocconi, in Economia e legislazione per le imprese, ndr), vuoi che non mi prendano?”. Invece, data la mentalità patriarcale, mi hanno chiuso la porta in faccia. Quello fu un fallimento, ma ora ne sono grata perché ha fatto scattare la molla per diventare la persona che sono oggi: ho trovato lavoro in una banca d’affari che mi ha fatto fare carriera nella finanza internazionale. E ho anche conosciuto Renzo Rosso, il mio grande amore e mio marito».

Professionalmente si è sganciata dalla famiglia e non si è sentita “la figlia di”. Non teme di passare per “la moglie di”?

«No, perché quando l’ho incontrato avevo un solido percorso alle spalle. Avevo già lavorato molto tra Milano, Londra, Dubai e New Delhi, mi ero fatta la mia rete di conoscenze di alto livello: dai banchieri ai fondi internazionali. Renzo era stato lontano dalle banche, lui stesso dice ridendo: “Sei tu che mi hai tirato dentro le banche”».

Cristiana Schieppati: «Chi fa rete vince»

VEDI ANCHE

Cristiana Schieppati: «Chi fa rete vince»

In quali settori investite con la Red Circle Investments?

«Nel mondo tech applicato all’agricoltura: per esempio, Planet Farms, per lo sviluppo delle coltivazioni verticali, e Cortilia, che in modo sostenibile porta la campagna in tavola. Poi nel med tech, in diverse realtà in Israele dove hanno già sviluppato operazioni mini-invasive a cuore, intestino, cervello. Puntiamo su società che abbiano il coraggio di innovare, che vogliano creare benessere per chi vi lavora e siano attente al loro impatto ambientale e sociale. Sono valori forti per i giovani e, non a caso, l’età media dei dipendenti di molte di queste società è 24 anni. E con Brave Women Awards abbiamo dato l’opportunità a studentesse meritevoli di accedere a un’istruzione di qualità: è ciò che permette di avere un lavoro che ti dà dignità, libertà, indipendenza».

Promuove la parità di genere?

«Quell’espressione non voglio neppure sentirla. Valorizziamo la diversità di genere, la donna ha valore proprio perché è diversa dall’uomo».

Da madre, cosa insegna a sua figlia?

«Sydne è una bambina generosa. Desidero che abbia autostima ma senza arroganza, coraggio ma con la giusta cautela. E poi l’ironia. Io stessa ho imparato a ridere di più insieme a lei. Soprattutto, vorrei che a qualsiasi tavolo si trovi abbia qualcosa da dire; perciò studiare è fondamentale. Lei è in seconda elementare e fa i compiti con me. Una sera mi ha detto: “Non ho voglia di studiare, voglio giocare”. Ho risposto: “Va bene, mettiamo via i quaderni, tanto la brutta figura la fai tu”. Ho avvertito la maestra, il giorno dopo lei ha fatto una figuraccia in classe e ora sa che i compiti li deve fare per se stessa».

Affronta sempre i problemi così di petto?

«Sul lavoro e nelle amicizie cerco di dare subito una mano a risolvere, poi mi faccio da parte. Uso lo stesso approccio nel non profit: devi esserci per alleviare la pressione proponendo una soluzione per uscire dalla difficoltà, poi devi lasciare che gli altri crescano e procedano da soli». Lei opera nella finanza e nel Terzo settore: come tiene insieme questi due mondi? «Li faccio dialogare, portando il cuore nelle imprese e la competenza organizzativa e finanziaria nel volontariato. Tutti abbiamo qualcosa da imparare dagli altri e qualcosa da dare».

Cristina Bowerman, chef, lotta per smascherare il maschilismo in cucina

VEDI ANCHE

Cristina Bowerman, chef, lotta per smascherare il maschilismo in cucina

OTB Foundation

OTB Foundation è la onlus del gruppo OTB, il polo di moda fondato da Renzo Rosso. È operativa dal 2008 con centinaia di progetti di sviluppo sociale nel mondo.

Ora ripartono i Brave Women Awards, iniziativa che mira a formare una nuova generazione di donne che guideranno le aziende e il Paese. La Fondazione mette in palio 55 borse di studio (per complessivi 550.000 euro) con cui saranno finanziati i costi del biennio magistrale del Master of Scienze in Economia e Pubblica Amministrazione per le studentesse che verranno selezionate presso queste 5 università: Università Luigi Bocconi di Milano Università LUISS Guido Carli di Roma, Università Alma Mater di Bologna, Università degli Studi di Padova, e Università Ca’ Foscari Venezia.

Le informazioni per partecipare alle selezioni, che si chiudono a gennaio 2024, si trovano ai link dei singoli atenei e sono i seguenti:

Università Bocconi di Milano, link al bando

OTB FOUNDATION è la onlus del gruppo OTB, il polo di moda fondato da Renzo Rosso. È operativa dal 2008 con centinaia di progetti di sviluppo sociale nel mondo.

Ora ripartono i BRAVE WOMEN AWARDS, iniziativa che mira a formare una nuova generazione di donne che guideranno le aziende e il Paese. La Fondazione mette in palio 55 borse di studio (per complessivi 550.000 euro) con cui saranno finanziati i costi del biennio magistrale del Master of Scienze in Economia e Pubblica Amministrazione per le studentesse che verranno selezionate presso queste 5 università: Università Luigi Bocconi di Milano Università LUISS Guido Carli di Roma, Università Alma Mater di Bologna, Università degli Studi di Padova, e Università Ca’ Foscari Venezia.

Le informazioni per partecipare alle selezioni si trovano ai link dei singoli atenei e sono i seguenti:

Università Bocconi di Milano, link al bando:

https://www.unibocconi.it/wps/wcm/connect/bocconi/sitopubblico_it/albero+di+navigazione/home/corsi+di+studio/studenti+iscritti/servizi/agevolazioni/lauree+magistrali/2023+2024+esonero+parziale+60

Università Luiss Guido Carli di Roma Link al bando:

https://www.luiss.it/studenti/agevolazioni-economiche/esoneri-e-borse-di-studio/futuri-studenti-lauree-magistrali

Università degli Studi di Padova, link al bando: 

https://www.unipd.it/premi-studio-studenti

Università Ca’ Foscari Venezia, link al bando: 

https://www.unive.it/pag/8325/

Università Alma Mater Bologna, link www.unibo.it

Riproduzione riservata