Vento fortissimo, scariche continue di fulmini, tuoni a ripetizione, strade che si trasformano in fiumi in pochi minuti, allagamenti, alberi caduti e tetti scoperchiati: Milano ha vissuto una notte da incubo. Il violentissimo temporale ha colpito, intorno alle 4 di notte, il capoluogo lombardo e una buona parte della Brianza e della zona settentrionale della Lombardia. Centinaia le chiamate ricevute dai vigili del fuoco. Il violento nubifragio, che in una ventina di minuti ha messo in ginocchio la metropoli, è stato caratterizzato in particolare dalla potenza delle raffiche di vento: si parla in questi casi di un “downburst”, un fenomeno meteorologico simile da un tornado, ma più esteso.
Sindaco Sala: “Venti a oltre 100 chilometri orari”
“Abbiamo vissuto una notte insonne. Solo per dare un’idea il vento in città ha superato i 100 chilometri all’ora”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video sulle sue pagine social, dove ha fatto il punto della situazione. “Ho visto nella mia vita passare 65 estati e quello che sto vedendo ora non è normale, – ha aggiunto Sala – non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita“.
Chiuso per sicurezza il Castello Sforzesco
Il Castello Sforzesco di Milano è chiuso al pubblico “a causa di calamità naturali”. Ne dà notizia il sito ufficiale: “Si comunica che il Castello Sforzesco resterà chiuso al pubblico per motivi di sicurezza a causa di danni causati dal forte maltempo”.
Lombardia chiederà lo stato di emergenza
Dopo i danni causati dal maltempo la Regione Lombardia chiederà al governo lo stato di emergenza. Lo ha fatto sapere in Consiglio regionale l’assessore a Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa: “Ieri abbiamo fatto un primo conteggio – ha spiegato – i danni già ammontavano a 50 milioni. Oggi i danni superano i 100 milioni di euro e credo saremo costretti a veder crescere questo dato”. Motivo per cui “con il presidente Attilio Fontana, entro oggi chiederemo al governo lo stato di emergenza”.
Milano, chiuse le aree verdi per sicurezza
Il Comune di Milano ha predisposto la chiusura di tutti i parchi recintati e ha disposto il divieto di accesso ai parchi non recintati e alle aree alberate aperte. Da questa notte – spiega Palazzo Marino – sono in corso le prioritarie e urgenti operazioni di sgombero delle strade dai rami e dagli alberi caduti a centinaia, per consentire il ripristino della viabilità nei quartieri per il trasporto pubblico e il traffico privato. Risolta l’emergenza strade, nei prossimi giorni si interverrà nei parchi, nei giardini e nelle aree verdi.
Che cos’è un downburst
I downburst, noti anche come “raffiche discendenti”, sono potenti fenomeni meteorologici che possono causare danni significativi a terra. Questi eventi, spesso associati a temporali con grandine, sono caratterizzati da raffiche di vento intense e concentrate, che si propagano rapidamente verso il basso, raggiungendo il suolo con grande impatto.
Caratteristiche dei downburst
I downburst si distinguono per la loro natura distruttiva e la rapida estensione delle raffiche di vento. Possono generare velocità del vento superiori a 160 chilometri all’ora, producendo forza sufficiente a causare danni strutturali, abbattere alberi e danneggiare linee elettriche. La loro durata varia, ma di solito si verificano per un breve periodo, tipicamente 5-30 minuti.
Origine dei downburst
I downburst si originano all’interno delle nuvole temporalesche, durante la fase di sviluppo o di dissolvimento. Il processo inizia con l’acqua piovana che si accumula nelle nuvole, dove viene raffreddata. Questo processo di raffreddamento causa l’evaporazione dell’acqua, che si traduce in aria più fredda e pesante. L’aria fredda inizia quindi a discendere verso il basso, accelerando man mano che raggiunge quote più basse. Quando raggiunge il suolo, si propaga in tutte le direzioni, generando un downburst.
Downburst in Europa
In Europa, le aree più soggette a downburst sono quelle che sperimentano frequentemente temporali estivi e forti variazioni termiche. L’Europa centrale e meridionale, incluse le Alpi, sono particolarmente esposte a questo fenomeno meteorologico. In Italia, le aree montuose, come le Alpi e gli Appennini, forniscono il contesto ideale per la formazione di downburst, poiché la combinazione di masse d’aria calde e umide provenienti dal Mar Mediterraneo e l’instabilità atmosferica può innescare temporali intensi.
I precedenti in Friuli e a Milano
Negli ultimi anni, l’Italia ha subito diversi downburst disastrosi che hanno causato danni significativi. Il 29 luglio 2018 un violento downburst ha colpito diverse zone della regione Friuli-Venezia Giulia. Le raffiche di vento hanno raggiunto velocità superiori ai 150 km/h, causando la caduta di alberi e danneggiando case e infrastrutture. La stessa Milano, il 12 agosto 2017, fu colpita da un downburst devastante, con venti molto forti, pioggia intensa, numerose strade allagate e alberi sradicati.