Nanni Moretti a Cannes per Il sol dell'avvenire

Moretti, red carpet a Cannes per “Il sol dell’avvenire”

Nanni Moretti, per l'ottava volta alla Croisette, ha presentato il suo "Il sol dell’avvenire"

Per Nanni Moretti è stata l’ottava partecipazione a Cannes. Il regista, Palma d’oro nel 2001 con “La stanza del figlio”, ha presentato “Il sol dell’avvenire”. Un film malinconicamente “morettiano”, ironico e avvincente, che a partire dall’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956 e dalla reazione della base del Pci, affronta temi personali, ossessioni, riflessioni politiche care al cineasta di “Ecco bombo”. La pellicola ha già incassato quattro milioni di euro al botteghino e superato i 500mila spettatori. Hanno sfilato sul red carpet della Croisette, accanto a Moretti, gli attori del film Mathieu Amalric, Barbora Bobulova e Margherita Buy.

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Nanni Moretti e Il sol dell’avvenire

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Nanni Moretti e Il sol dell’avvenire

Un film malinconico e visionario

Nanni Moretti a Cannes per Il sol dell'avvenire

Alter ego di Moretti ne “Il sol dell’avvenire” è un regista, Giovanni, che sta girando un film ambientato nell’Italia del 1956: il protagonista della pellicola, Ennio (interpretato da Silvio Orlando), è un funzionario locale del Pci che si trova a dover “gestire” la reazione della base del partito di fronte all’invasione sovietica dell’Ungheria. Un film visionario, che si svolge su più livelli. La sceneggiatura incrocia il matrimonio in crisi fra Giovanni e la moglie Paola (Margherita Buy), che a sua volta fa la produttrice cinematografica; e l’idea di un nuovo film, sulla storia di una giovane coppia, scandita da canzoni note italiane.

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“Sapevo di essermi messo a nudo”

“Sapevo di essermi messo a nudo, è un film pieno di cose. Mi ha fatto piacere che tanti giovani registi abbiano detto di aver ritrovato grazie al film energia e fiducia nella potenzialità del cinema. Succede anche a me, quando vedo una bella storia mi viene voglia di mettermi all’opera”.

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Il Pci e i fatti dell’Ungheria

A chi ha chiesto al regista se il Pci si fosse staccato da Mosca con
l’invasione dell’Ungheria nel 1956, Moretti ha risposto: “Nel 2010 in un’intervista che feci a Pietro Ingrao glielo chiesi e lui mi fece sentire il più ingenuo degli ingenui, nel senso che era impossibile”. Sull’attualità politica il cineasta ha tagliato corto: “La destra fa la destra e la sinistra piano piano ricomincerà a fare la sinistra”.

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La prima volta di Moretti a Cannes nel 1978

“Sono venuto la prima volta al festival nel 1978 con ‘Ecce bombo’, – ha dichiarato Moretti a Cannes – non c’era il tappeto rosso e i film si vedevano di pomeriggio nel vecchio palazzo al centro della Croisette. Ricordo che avevo una giacca gialla a quadretti comprata di seconda mano ed ero totalmente inconsapevole dell’importanza dell’evento. Quell’anno vinse Olmi con ‘L’albero degli zoccoli'”.

“Caro diario” premiato per la miglior regia

Nanni Moretti è amatissimo in Francia. Il primo riconoscimento sulla Croisette arrivò per “Caro diario”, premiato per la migliore regia. “Clint Eastwood – ha ricordato Moretti – era presidente della giuria, mi colpì che molti anni dopo ancora si ricordasse della mia Vespetta”.

Nanni Moretti a Cannes per Il sol dell'avvenire

L’esperienza di Moretti nella giuria di Cannes

“Essere in giuria mi è sempre piaciuto molto, ci si diverte, è bello”, ha detto Moretti ricordando le due volte che è stato giurato sulla Croisette. “Nel 1997 con Isabelle Adjani e Tim Burton, simpaticissimo e sempre sorridente, tranne la mattina in cui ci chiusero in una villa guardata a vista dalla polizia per decidere il palmares. Disse di aver fatto sogni terribili”. Nel 2012, come presidente della giuria, assegnò la Palma d’Oro ad Haneke per “Amour”.

I film che piacciono a Moretti…

A Cannes Moretti si è espresso sulle sue preferenze in fatto di cinema. Il registi che preferisce? “Quelli capaci di fare film che costano pochissimo e non sono modaioli. – ha risposto – Perfetti per la rassegna che dedico ai talenti esordienti, ‘Bimbi belli'”. A Moretti invece non piacciono “i film solo teoricamente commerciali. Spesso si dice che sono fatti per il pubblico, però un po’ di attenzione in più sarebbe auspicabile. La vitalità di un’industria si vede anche dalla confezione”.

La prima regia teatrale

Tra poco Nanni compirà 70 anni, che progetti ha? «Due giorni dopo il compleanno comincerò le prove della mia prima regia teatrale su due testi di Natalia Ginzburg. Sarò molto impegnato a studiare».

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