Chi è Margaret Zhang, la nuova direttrice di Vogue Cina

A soli 27 anni è la più giovane ad aver ottenuto il prestigioso ruolo. Art director, regista e influencer, fotografatissima alle sfilate, è stata scelta perché considerata in grado di comprendere e indirizzare il gusto dei giovani cinesi

Sarà la più giovane direttrice nella storia di Vogue: a soli 27 anni, infatti, Margaret Zhang è stata recentemente nominata a capo dell’edizione cinese del prestigioso magazine. «Sono davvero felice che Margaret sia la nostra nuova direttrice di Vogue Cina. La sua esperienza internazionale, l’eccezionale competenza digitale che attraversa diverse piattaforme e i suoi interessi di ampio respiro sono la combinazione perfetta per guidare il magazine nel futuro», ha detto di lei Anna Wintour, direttrice di Vogue America e Global Chief Content Officer di Condé Nast. La stessa Wintour era arrivata a dirigere Vogue all’età di 39 anni, nel 1988, un’età che all’epoca era considerata precoce e in effetti lo era.

I genitori di Zhang sono originari di Huangyan, una città nella provincia cinese dello Zhejiang, e si sono trasferiti in Australia per via del lavoro del padre, che è stato professore di Ingegneria meccanica presso l’Università di Sydeney. Zhang è quindi cresciuta in Australia, ma ha vissuto anche per lunghi periodi a New York ed è sempre tornata in Cina. Ha raccontato in più interviste che la passione per la moda le è nata grazie all’educazione ricevuta dai genitori, che lei ha definito “olistica”, e in particolare dall’aver praticato sin da bambina musica e danza. Per affrontare la nuova avventura a capo di Vogue, ha in programma di trasferirsi a Pechino non appena la pandemia lo permetterà. Nonostante la giovane età, Zhang è giù molto conosciuta tra gli addetti ai lavori. Fotografatissima alle sfilate, grazie ai suoi look e agli inconfondibili capelli blu, nasce sul web come molti dei nuovi professionisti dell’industria

A soli 16 anni, infatti, ha aperto il suo blog, “Shine by Three”, dove condivideva le sue riflessioni personali ma anche tutte le immagini che la stimolavano visualmente, iniziando così a farsi conoscere. Zhang è laureata in Economia e Giurisprudenza all’Università di Sydney, ma a quella carriera ha preferito la moda dove, proprio al blog, è ben presto diventata una delle presenze fisse nelle prime file degli show e negli scatti di street style. Fare l’influencer, però, non è mai stato il suo obiettivo: sin da subito, Zhang è stata infatti attratta dalla parte più creativa dei media legati alla moda, dalla fotografia allo styling. Questa non sarà la sua prima esperienza da Vogue: nel 2016, Zhang ha prodotto due copertine digitali per il numero di lancio di Vogue Me China, apparendo su entrambe.

È inoltre fondatrice di Background, una società di consulenza globale che ha lavorato con aziende come Airbnb eYouTube e con marchi di moda come Moncler e Mulberry. Su Instagram la seguono più di un milione di persone e nella sua biografia i titoli, e le esperienze, si sprecano: è regista, art director, fotografa, stylist e talvolta anche modella. Insomma, una creativa digitale a tutto tondo, alla quale è affidato il compito di interpretare il gusto dei giovani cinesi, a oggi la categoria di clienti alto spendenti più importanti nel mercato del lusso. Grazie alla sua esperienza internazionale, poi, uno dei suoi compiti sarà quello di costruire dei “ponti culturali” tra la Cina e il resto del mondo, in particolare l’Occidente.

«Ci sono tante cose che spesso all’estero non vengono capite della Cina», ha detto in un’intervista su Vogue America, «Il Paese viene visto come questa entità monolitica, più che come un Paese fatto di singoli individui e capacità di innovazione. Penso che Vogue Cina abbia una piattaforma immensa per raccontare queste persone, non solo al mondo ma agli stessi cittadini cinesi. C’è un’opportunità enorme per scovare e far crescere i talenti locali, nel cinema, nella musica e nelle belle arti, oltre che nella moda, e portarli su un palcoscenico globale visto che Vogue è un marchio così riconoscibile, di cui la gente si fida». Ha anche dichiarato di voler accendere i riflettori su quanti, in Cina, si stanno distinguendo per innovazione, sostenibilità e creatività: siamo davvero curiosi di vedere come sarà il suo magazine.

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